Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.   

Famiglia Albani

Arma: d'azzurro alla fascia d'oro, accompagnata nel capo da una stella di otto raggi d'argento e da un monte di tre cime d'oro movente dalla punta (1).

© Foto proprietà www.nobili-napoletani.it
© Stemma Famiglia Albani con le insegne papali - Sec. XVI

La famiglia Albani dall'Albania si trasferì in Italia nel 1468 al seguito di Giorgio Castriota Scanderbeg (Skenderbeu), con Filippo de Lazj.
Godette di nobiltà a Urbino, San Marino, Venezia, Genova, Viterbo e Napoli dove fu ascritta al
Patriziato Napoletano del Seggio di Portanova con Orazio Albani (1717 † 1792), principe di Soriano al Cimino e del Sacro Romano Impero; dopo la soppressione dei Sedili (1800) la famiglia fu ascritta nel Libro d'Oro Napoletano.
Orazio Albani, 2° principe di Soriano del Cimino, sposò Maria Anna Matilide (1726 1797) Cybo Malaspina, figlia di Alderano (1690 1731), 5° duca d'Aiello.
La principessa Maria Anna Giuseppa Albani, figlia di Carlo,
principe di Soriano al Cimino, sposò nel  1740 Carlo Loffredo († Napoli, 1791),  principe di Migliano, marchese di Trevico e  Sant’Agata.

Gian Francesco Albani (Roma, 1720  ivi, 1803), figlio di Carlo, principe di Soriano e del Sacro Romano Impero, e pronipote di papa Clemente XI, ricoprì diverse cariche ecclesiastiche e nel 1747 fu nominato cardinale.

Il Cardinale Gian Francesco Albani (1720  1803)
                              Di lato: Roma, Basilica di Santa Maria Maggiore,
                                  lapide del Cardinale Gian Francesco Albani.


Concessione del Privilegio di Familiarità del Cardinale Gian Francesco

Nel 1780 fu istituito a Napoli, per la prima volta nel Mondo, il primo Albo degli Avvocati elaborato dal legislatore del Regno di Napoli, il cui originale è conservato all’Archivio di Stato di Napoli; tra gli iscritti figurano, tra gli altri, Bellissario de Bellis e Michelangelo Cianciulli (Avvocati censori), Alessio del Pozzo, Carlo Mastellone, Cesare Coppola, Cesare della Ratta, Domenico Ciccarelli, Ermenegildo Albani, Filippo Sabatini d’Anfora, Francesco d’Alitto, Francesco e Nicola Carrano, Francesco Daniele, Giuseppe Cavallo, Giuseppe e Leonzio Ferri, Giuseppe e Nicandro Riccardi, Giuseppe Domenico Longo, Matteo Caravita, Michele Basile, Nicola Cito, Nicola Luigi e Vincenzo Mancini, Pasquale d’Auria, Trojano Petra, ed altri.

C.Capuano-B
© Napoli - Albo degli Avvocati del 1780.

Per la genealogia si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace.

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Nota:
1) - Libro d'Oro Napoletano - Archivio di Stato di Napoli - Sezione Diplomatica.


Continua sul sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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