Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia
d'Alessandro |
Castello
di Pescolanciano |
Il castello di Pescolanciano, di forma esagonale irregolare,
sorge sullo sperone di roccia che domina la valle del paese di
Pescolanciano, in Provincia d’Isernia (Molise). |
La prima
costruzione difensiva, una torre risalente all’epoca di Albonino
nel 573, dei Longobardi o almeno all’epoca di Carlo Magno nel
1810, divenne un’area strategica difensiva sotto re Corrado “il
Salico” nel 1024.
Nel 1224 Federico
II di Svevia diede ordine a Ruggiero,
feudatario di Pescolanciano, di sconfiggere i Caldora di
Carpignone e di distruggere il loro castello.
Dopo il terremoto del 1456 che distrusse il casale di Vignali, i
Carafa cinsero la roccaforte di casa-mura a difesa del nascente
borgo cittadino.
Nel 1576 Giovan Francesco d’Alessandro, patrizio napoletano,
acquistò da Andrea d’Eboli il
feudo di Vignali e di Pescolanciano. |
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Sotto la signoria dei d’Alessandro, il castello è giunto
all’attuale configurazione; nel 1628 fu completata la cappella
gentilizia dove si può ammirare un sarcofago con le reliquie del
martire Sant’Alessandro di Bergamo traslate da Roma per volontà
del duca Fabio junore, 1° barone di Agapito e 1° duca di
Pescolanciano nel 1654 . Dopo il 1691 fu aggiunto un ponte
elevatoio e ampliata nella parte nord. oggi il castello è in
parte di proprietà della famiglia d’Alessandro e in parte della
Provincia di Isernia. |
Agli inizi del ‘700 nei locali interni del castello, il duca
Pasquale d’Alessandro,
chiamando i migliori artigiani di Capodimonte, fece realizzare
una fabbrica di ceramiche che andò distrutta in un incendio.
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Nella seconda metà del XVII secolo, Giuseppe d’Alessandro,
3° duca di Pescolanciano, poeta barocco, visse nel castello
dedicandosi alla passione letteraria ed equestre. |
Oggi
il castello è in parte di proprietà della famiglia d’Alessandro
e in parte della Provincia di Isernia. |
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