La famiglia
Invitti, originaria di Milano, passò nel Napoletano nel XIV
secolo. Nel 1508 ottenne S. Martino, casale di Marigliano in
Terra di Lavoro, sempre nella stessa Provincia del Regno di
Napoli, nel 1595 acquistò il feudo di Prata; il feudo di Conca
(oggi Conca della Campania) nel 1419 appartenne a
Giaovannantonio
Marzano, duca di
Sessa, nel 1467 a Matteo
di Capua, nel 1481 a Bartolomeo di Capua col titolo di
Contado, ed infine nel 1706 alla famiglia Invitti, oltre le
terre di Pratella e di Mastrate, che il Casato già possedeva da
tempo.
Carlo Invitti
nel 1694 fu investito del titolo di
marchese di Prata.
Cesare
Invitti,
figlio di Carlo, fu giudice della
Gran Corte della Vicaria e nel 1707 ottenne il titolo di
duca di Roccavecchia, feudo
rustico in tenimento di Pratella che la famiglia già possedeva.
Nicola
Invitti, fratello di Cesare, nel 1727 fu decorato col titolo di
principe di Conca.
Nicola,
principe di Conca, discendente del precedente, sposò Maria
Grazia
Mascaro
(1796 † 1884), figlia di Luigi (di Girolamo, marchese di Acerno,
e di Ippolita Mirabelli) e di Elisabetta
Carafa di
Montecalvo (1773 † 1821) ed ebbero per figlio
Filippo
(1832 † 1898)
principe di Conca, sposato ad Antonia
Garofalo di Rotino generarono:
Maria Grazia,
Carlo,
e
Cesare
(1881 † 1952), principe di Conca, duca di Roccavecchia, marchese
di Prata, barone di Pratella e
Mastrate, successe
de jure
al pro-cugino Giuseppe
Caracciolo,
morto celibe, al titolo di marchese
di Acerno, iscritto nell’Elenco Ufficiale Nobiliare
Italiano del 1921, impalmò a Portici nel 1902 Rosa dei baroni
Rapolla,
figlia di
Diego (1845
†
1922),
ed hanno avuto per figli:
Diego
(1912 † 1983), sposato ad Eleonora
Rossi dei
marchesi di Vinchiaturo, ebbero prole; ed il primogenito
Filippo
(1903 † 1978), sposato ad Antonia dei baroni Reytano di Reggio
Calabria, hanno avuto per figlie fenmmine:
Rosa,
Eleonora,
Maria,
Stefania,
Giovanna,
e
Giuseppina,
per figli maschi
Pier
Luigi
(1943);
Raimondo
(1936); ed il primogenito
Francesco Saverio
(1932 † 1993), principe di Conca etc., sposato a Maddalena
Pasetti hanno avuto per figli:
Eleonora;
Giulia;
Aldo
(1969), sposato ad Isabella Borromeo d'Adda dei marchesi di
Pandino hanno per figli
Francesco Saverio
(2001) e
Gian Filippo
(2004); e
Cesare
(1965), principe di Conca etc., sposato a Valentina Manzionna
hanno per figlia
Matilde.
Il feudo di Castelmenardo (oggi
frazione del comune di Borgorese in provincia di Rieti) nel
Catalogus Baronum risulta appartenere a Gentile Vetulo, che per
esso doveva fornire un milite. Il feudo divenne proprietà della
famiglia Cesarini Sforza sino a quando il duca Gaetano lo
vendette alla nobile famiglia degli Invitti. Agli inizi del
XVIII secolo,
Chiara
Invitti dei marchesi di Prata, sposò nel 1692 Flavio
Gurgo († 1720), portando in dote la terra di Castelmenardo. |