Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Mauro o di Mauro

Arma:
la più antica: d’argento, alla fascia d’azzurro, accompagnata da quattro stelle d’oro, 3 nel capo ordinate in fascia ed 1 in punta.
poi: d’azzurro, alla fascia d’argento, accompagnata da quattro stelle d’oro, 3 nel capo ordinate in fascia ed 1 in punta.

Titoli: duca di Morrone, marchese di Polvica, nobili, patrizi di Aversa.

Dimora: Napoli

V.d.P.
Napoli, stemma famiglia di Mauro

La famiglia di Mauro (Mauro, de Mauro o Mauri), originaria della costiera amalfitana, si stabilì in Aversa dove fu ascritta al Seggio di S. Luigi nel 1787.
Il casato possedette il feudo di Morrone, sito in Terra di Lavoro, sul quale ottenne il titolo di duca con Regio Privilegio del 18.8.1661; titolo e feudo fu ereditato nel 1777 da  Carlo Capecelatro (1743 † 1805), figlio di Scipione e di Antonia di Mauro.
Sempre in Terra di Lavoro, Giuseppe Mauro, Consigliere del Sacro Regio Consiglio, acquistò da Costanza Santomango duchessa di Minervino, il feudo di Polvica; su detto feudo Carlo Mauro seniore nel 1752 ottenne il titolo di marchese. Ultimo intestatario del feudo fu Carlo Mauro (o Mauri), marchese di Polvica, che avendo partecipato attivamente in favore della Repubblica Napoletana del 1799, fu decapitato 14 dicembre dello stesso anno, all’età di 27 anni, e gli furono confiscati beni e titoli.


Napoli, targa in memoria dei martiri della Repubblica Napoletana del 1799, spicca il nome del marchese Carlo Mauri

Nel 1896 il titolo di marchese di Polvica fu riconosciuto ad Elvira Galiani in Sambiase Sanseverino, figlia di Marianna Mauro, nipote del citato Carlo.
La famiglia vestì l’abito di Malta nel 1900 con Francesco di Mauro.


Aversa, Cappella famiglia di Mauro


Aversa, stemma di Mauro

Nel 1897 Giuseppe di Mauro fu riconosciuto nel titoli di nobile (mf) e patrizio di Aversa (mf); nel 1912 ottenne di aggiungere al proprio il cognome di Capua Sanseverino e gli fu concessa la seguente arma: “interziato in palo; nel 1° d’azzurro alla fascia d’argento accompagnata da quattro stelle d’oro, 3 in capo ordinate in fascia ed 1 in punta (di Mauro); nel 2° d’oro alla banda d’argento bordata di nero (di Capua); nel 3° d’argento alla fascia di Rosso (Sanseverino).

Per la genealogia si consiglia di consultare le “Tavole genealogiche di Serra di Gerace” e per Errico di Mauro il Registro della “Real Commissione dei titoli di nobiltà”.


Continua sul sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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