Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Reale Ordine Cavalleresco di S. Ferdinando e del merito
a cura di Mario Manzo


Insegna del Reale Ordine Cavalleresco di S. Ferdinando e del merito

Ferdinando IV di Borbone, riconquistato il Regno di Napoli, il 1 aprile 1800 istituì un ordine cavalleresco intitolato a San Ferdinando Re di Castiglia, la cui effigie era sulla croce dell'ordine con i colori ed i gigli borbonici, essendo il Santo un antenato della Real Casa.


San Ferdinando (1198 1252), Re di Castiglia dal 1217

L'ordine fu fondato per gratificare coloro i quali avevano dato prova di straordinaria fedeltà durante il periodo di esilio e per ricompensare coloro che avevano o avrebbero reso qualche straordinario ed importantissimo servigio, nonchè per stimolare ed incoraggiare in particolare la nobiltà delle Due Sicilie nel sentiero dell'onore e della vera gloria(1).
L'Ordine che ebbe sempre il numero minore di insigniti, venne diviso in tre classi: grancroce, chiusa a ventiquattro insigniti,  commendatori e cavalieri(2).
Con la grancroce venivano di solito insigniti Imperatori, Re e Principi di case regnanti. Gli Ufficiali dell'ordine furono stabiliti in numero di quattro: Gran Segretario, Gran Cancelliere, Gran Tesoriere  e Gran Maestro delle Cerimonie.
Il motto impresso sul bordo smaltato di azzurro che attornia l'immagine del Santo è: Fidei et Merito
Tra gli insigniti vi furono molti Gentiluomini della Chiave d'Oro
(3).

Tra coloro che ricoprirono cariche all'interno dell'Ordine vi furono (tra parentesi è indicata la data di nomina. Gli uffici o le altre onorificenze indicati in alcuni casi sono successivi al conferimento dell'ordine):

Amati D. Felice, Marchese, componente della Giunta della Cassa sacra, membro della Commissione feudale, Ministro delle Finanze, Ministro degli Affari Interni, Cavaliere dell'Insigne e Real Ordine di S. Gennaro, Gran Maestro delle Cerimonie (1827);

Cappelli D. Orazio Antonio, Marchese, Segretario del Governo di Sicilia, Direttore di Grazia e Giustizia, Annona, Alta Polizia, Affari ecclesiastici, Ministro Segretario di Stato e degli Ordini Cavallereschi del Regno delle Due Sicilie, Consigliere di Stato, Gran Maestro delle Cerimonie (1816);

Caprioli D. Giuseppe, Segretario di S. M., Gran Segretario (1833);

Ceva Grimaldi Pisanelli D. Giuseppe, Marchese di Pietracatella, Sovrintendente Generale degli Archivi del Regno delle Due Sicilie, Consigliere Ministro di Stato Presidente ad interim del Consiglio dei Ministri, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, Gran Cancelliere (1829);

Ferreri D. Gioacchino, Marchese, Ministro Cancelliere, Gran Cancelliere (1816);

Gregorio (di) D. Marcello, Maresciallo di Campo, Gran Tesoriere (1801);

Lucchesi Palli D. Francesco, Vice Ammiraglio, Ministro provvisorio della Marina, Consigliere della Real Commissione dei titoli di nobiltà, Cavaliere di Gran Croce del Real Militare Ordine di S. Giorgio della riunione, Assessore del Real Militare Ordine di S. Giorgio della riunione, Gran Tesoriere (1824);

Monforte Mons. Giovanni Vincenzo, Arcivescovo di Napoli, Gran Cancelliere (1800);

Tommasi D. Donato Antonio, Marchese, avvocato fiscale, Ministro Cancelliere, Ministro di Giustizia e Culto, Ministro interino degli affari interni, Gentiluomo di Camera, Cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Carlo III, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro,  Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro, Cavaliere di Gran Croce del Real Ordine di Francesco I, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di S. Ferdinando e del merito (1827), Gran Segretario (1816).

Tra gli insigniti nella classe di Cavalieri di Gran Croce vi furono (tra parentesi è indicata la data di nomina. Gli uffici o le altre onorificenze indicati in alcuni casi sono successivi al conferimento dell'ordine):

Danero D. Giovanni, Capitan Generale della Real Marineria del Regno delle due Sicilie, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, (1820);

Filangieri D. Carlo, Principe di Satriano, Duca di Taormina, Tenente Generale, Luogotente Generale, Gentiluomo di Camera con esercizio, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro,  Cavaliere di Gran Croce del Real Ordine di S. Giorgio della riunione,  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Carlo III, (1848) (4);

Grifeo Migliaccio D. Vincenzo, Principe di Partanna, Gentiluomo di Camera del Re, Consigliere di Stato, Ambasciatore,  Cavaliere del Toson d'Oro, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, Cavaliere di Gran Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio, Commendatore del Sovrano Militare Ordine di Malta,  Cavaliere dell'Ordine di Carlo III, (1827);

Lucchesi Palli D. Antonio, Principe di Campofranco, Luogotenente Generale in Sicilia, Maggiordomo Maggiore di S. M. Francesco I, Consigliere di Stato, Ministro di Stato, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, (1820);

Maresca D. Nicola, Duca di Serracapriola, Presidente della Consulta di Stato, Consigliere di Stato, Ministro Segretario di Stato degli Affari Esteri, Presidente del Consiglio dei Ministri, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro, Cavaliere di Gran Croce del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio, Commendatore del Sovrano Militare Ordine di Malta, (1815);

Marulli D. Trojano, Duca di Ascoli, Consigliere di Stato, Tenente Generale, Gentiluomo di Camera con Esercizio, Aiutante Generale di S. M., Soprintendente Generale di Polizia, Cavaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta, Cavaliere di Gran Croce del Real Ordine di S. Giorgio della riunione, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Carlo III; (1800)

Medici (de') di Ottajano D. Luigi, Avvocato, Reggente della Gran Corte della Vicaria, Ministro delle Finanze, Presidente interino del Consiglio, Ministro interino di Polizia, Ministro interino degli Affari Esteri,  Gentiluomo di camera di S.M. di entrata, Maggiordomo di settimana, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, (1816);

Pignatelli D. Antonio, Principe di Belmonte, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, (1800);

Ruffo D. Alvaro, Principe della Scaletta,  Gentiluomo di camera di S.M. di entrata, Maggiordomo di settimana, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro ,  (1815);

Ruffo D. Antonio, Principe della Scaletta, Pari del Regno, Nobile Patrizio di Messina, Ministro della Marina e della Guerra, Luogotente Generale per la sola Valle di Messina, Ministro  facente funzioni agli Affari Esteri,  Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, Cavaliere di Gran Croce del Real Militare Ordine di S. Giorgio della riunione, (1827);

Ruffo D. Fabrizio Dionigi, dei Duchi di Bagnara, Patrizio Napoletano, Cardinale, Luogotenente Generale del Regno di Napoli, Gran Priore di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, (1800);

Ruffo D. Fabrizio Ruffo, Principe di Castelcicala, Duca di Calvello, Patrizio Napoletano, Ministro di Stato, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, (1800);

Ruffo D. Fulco Giordano, Principe di Scilla, Duca di S. Cristina, Ministro Consigliere di Stato, Cavaliere dell’Ordine del Toson d’Oro, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro , (1827);

Somma (di) D. Tommaso Maria, Marchese di Circello, Ministro Segretario di Stato ad interim, Ministro Cancelliere ad interim,  Ministro degli Affari Esteri, Presidente del Governo provvisorio (15 marzo - 15 maggio 1821), Ministro della Polizia, Gentiluomo di camera di S.M. di entrata, Maggiordomo di settimana, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, (1816);

Statella D. Antonio, Principe di Cassaro, Gentiluomo di Camera con esercizio, Ministro degli Esteri, Primo Ministro, Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro,Grande di Spagna di prima classe,  Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, Cavaliere di Gran Croce del Reale Ordine di Francesco I, (1830);

Ugo D. Pietro, Marchese delle Favare, Luogotenente Generale in Sicilia, Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di S. Gennaro, (1827).
Vecchione Raffaele (n. Saviano, 24-12-1806), patrizio di Pozzuoli, generale di brigata, Cavaliere (1860).

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Note:

1) - Istituzione e Statuti del Real Ordine di S.Ferdinando e del merito stabiliti da sua Maestà il Re Ferdinando IV Nostro Signore, Napoli, 1800.

2) - La classe dei Cavalieri fu aggiunta con il Real Dispaccio del 23 luglio 1810.

3) - Erano chiamati Gentiluomini della Chiave d'oro i Maggiordomi ed i Gentiluomini di Camera: "Così i Maggiordomi come i Gentiluomini di Camera erano volgarmente riconosciuti col nome di Gentiluomini della Chiave d'oro per la ragione che al lato destro dell' abito portavano sospesa a due piccoli bottoni una chiave d'oro ..." L'araldo almanacco nobiliare del napoletano, 1882, pag. 223. Sulla chiave erano impresse le iniziali V. R. S. che stavano per Vitae Regis Securitas.

4) - A Carlo Filangieri il Re inviò direttamente le proprie insegne a seguito della presa di Messina del '48. 
 

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