Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano,
ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano,
appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano
dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Arma:
troncato: nel primo di rosso a tre stelle (6) d'oro, ordinate in
fascia; nel secondo d'azzurro alla rapa d’argento fogliata di
verde, posta in palo, alla fascia d’oro attraversante sulla
partizione.
Titoli:
Baroni (mpr), Nobili dei Baroni (mf). (R.D. 18 giu. 1906 e D.M.
di ricon. 2 mag. 1908 a favore di Venanzio. Titolo
maritali nomine proveniente dalla famiglia
Marigliano).
Dimore:
Venosa, Roma e Napoli. |
Stemma Rapolla |
Fonti
storiche primarie e copiosa documentazione bibliografica
illustrano l'antica nobiltà della famiglia Rapolla,
originaria di Venosa, in
Provincia di
Basilicata. Già nel manoscritto
dell'Arcidiacono Giacomo Cenna (1640) si rinvengono
citazioni del giureconsulto Cavaliere Diego
Rapolla, possidente in Venosa. Poi Venanzio
U.I.D., Primicerio Vicario Generale in Venosa, figlio
del Magnifico Donato Rapolla e zio del Cavaliere
Diego Rapolla, è sicuramente tra i più noti del
suo tempo in quanto è ancora visibile la sua iscrizione
del 1667, sull’altare gentilizio di famiglia all’interno
della Cattedrale di Venosa.
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Cattedrale di Venosa,
Altare Gentilizio della Famiglia Rapolla, anno 1667 |
Cattedrale di Venosa,
particolare dell'incisione sull'Altare Gentilizio
Rapolla |
La famiglia
Rapolla risulta sempre presente negli elenchi delle
famiglie nobili beneficiarie degli specifici privilegi
distintivi (G. Rapolla 1735, Greci 1802). Inoltre i
citati Venanzio, Vicario Generale, e Diego,
giureconsulto, insieme a suo zio Donato, Frate
Scolapio, sono, inoltre, ricordati tra le persone
illustri di Venosa nel manoscritto del Vescovo
Corsignani (1728) e dal La Vista (1867). Anche
Giustino Rapolla “seniore”, altro fratello del
Primicerio Venanzio viene riportato
nell’“apprezzo” di Venosa del
Caracciolo
(1696), come uno degli otto contribuenti principali di
Venosa.
Successivamente Giustino Rapolla (“juniore”,
nipote), Cassiere di uno dei 4 fondachi del sale del
Regno, redige nel 1735 la celebre Descrizione della
città di Venosa, su incarico del
Re Carlo
appena insediatosi a Napoli (Pedio 1995, Capano 1998).
Nel Catasto Onciario del 1748, si evince, poi, che nel
Palazzo dei Rapolla abita il Gentiluomo Venanzio,
fratello di Giustino "juniore" (Masiello 1994).
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Palazzo Rapolla in
Venosa, portale grande carrozzabile. A destra: stemma
gentilizio in pietra |
Portale S. Domenico di
Palazzo Rapolla in Venosa. A destra: stemma Rapolla in
pietra |
Particolare di interno di
palazzo Rapolla in Venosa |
Particolare di interno di
palazzo Rapolla in Venosa |
Palazzo Rapolla in
Venosa, affresco con stemma gentilizio |
Giuseppe Rapolla, diviene il governatore del
Regio Fondaco nel 1802 (Greci, 1802), che già dai tempi
del
governo napoleonico,
venne ampliato e trasferito all’interno di Palazzo
Rapolla (La Vista 1867, Shnars 1859, Masiello 1994).
Illustre giureconsulto fu Francesco Rapolla
U.I.D., Professore di Diritto Romano e Penale alla Regia
Università, Governatore Regio di Pozzuoli, Taranto ed
Ariano, Regio Magistrato e Pretore della
Gran Corte della
Vicaria, Consigliere della Camera di S.
Chiara, Presidente della Regia Camera della Sommaria.
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Francesco Rapolla
(Atripalda, 1701
†
Napoli, 1762), celebre giureconsulto |
Nella
"Cronaca Venosina" (Greci 1802) sono citati, tra i
personaggi illustri, Francesco, Notaio, Don
Luigi, protonotario apostolico, Nicola,
Diego e Venanzio
(1775
†
1831). Quest'ultimo risulta, di
gran lunga, il più grande proprietario immobiliare di
Venosa. (Catasto 1815), governatore del Regio Fondaco
(La Vista 1867, Capano 1994), Capitano della
Repubblica
Napoletana, sp. la Nob. Carolina Perrelli dei
duchi di Monasterace. Ospita nel 1807, nel suo palazzo
di Venosa, Giuseppe Bonaparte nel suo viaggio in Lucania
e Puglia (Pedio 1992). Era un avente diritto attivo e
passivo alla elezione dei membri del Parlamento
Nazionale con suo figlio Nicola (Pedio, 1992).
Consigliere nella Provincia di Basilicata nel 1808,
riconfermato nel 1812 da
Murat, e
ancora riconfermato in questa carica anche da
Ferdinando IV,
dopo il Congresso di Vienna. (Tripepi 1915).
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Ritratto di Don Venanzio
Rapolla (1775
†
1831) |
Suo figlio
Luigi Rapolla
(1810
†
1856), Dott. in Legge e ins. numism. fu
Direttore degli Scavi del Distretto di Melfi e scoprì
nel 1841 l’Anfiteatro romano di Venosa (La Vista 1867,
Aloe 1842, Lacerenza 1998), sp. Rosa Faggella de Jacobis,
nipote di San Giustino de Jacobis e del Marchese Donato
Faggella, Senatore del Regno d’Italia.
Luigi Rapolla
(1810
†
1856) |
Altri figli di
Venanzio furono Domenico, Antonia che
andrà in sposa al Marchese Pasquale Fortunato, (Capano
1994), madre di Giustino Fortunato, Senatore del Regno
d’Italia, Nicola e Giuseppe che ospitarono
nel Castello di Venosa, loro residenza, E. Lear (1847) e
K. Shnars (1859). Anche il premio Nobel Theodor Mommsen
nel suo “Corpus” delle iscrizioni latine, (1883),
annoterà, numerose epigrafi, riscontrate nel loro
reimpiego nelle case "dei Rapolla". Viene ricordato
Monsignore D. Domenico Rapolla, Reverendissimo
Cameriere d'onore Extra Urbem di Sua Santità Gregorio
XVI, perché riuscì con la sua alta influenza, ad evitare
il “sacco” di Venosa da parte del brigante Crocco (Pedio
1992). |
Monsignore Don Domenico Rapolla - 1808 |
Diego
(1845
†
1922),
figlio di Luigi (Capano 1994), grazie alle sue
opere letterarie (Pedio 1995) otterrà la cittadinanza
onoraria di Portici, e l’intitolazione di via Diego
Rapolla, in Venosa. Viene insignito nel 1911 del titolo
di
Conte Palatino da S.S. Pio X, fu cavaliere della
Cor. d’Italia e commendatore con placca di Grande
Ufficiale del Sacro Ordine Equestre del Santo Sepolcro
di Gerusalemme. Sp. la Nob. Maria Luisa
Correale.
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Diego Rapolla (1845
†
1922), Conte Palatino |
Rosa Rapolla,
figlia del barone Diego (1845
†
1922)
e sorella di Venanzio (1878
†
1946),
sposò
a Portici nel 1902
Cesare
Invitti
(1881 † 1952), principe di Conca, duca di Roccavecchia, marchese
di Prata, barone di Pratella e
Mastrate. |
Venanzio Rapolla (1878
†
1946) |
Diversi
componenti della famiglia sono associati del Pio Monte
della Misericordia in Napoli, e confratelli della Reale
Arciconfraternita dei Nobili di Nostra Signora dei Sette
Dolori in S. Ferdinando di Palazzo.
Diego Rapolla
(1907
†
1972) con
Fabrizio n. 1946 |
Questa Famiglia è stata ricevuta nel
S.M.O. di Malta
per prove nobiliari di onore e devozione. |
Portale di Villa Rapolla
in Portici (Napoli). A destra: stemma gentilizio
timbrato di Monsignor Don Domenico Rapolla (1808†1893) |
Portici (Napoli), Villa
Rapolla |
Villa Rapolla a Posillipo in Napoli, ingresso |
Palazzo Rapolla a Materdei in Napoli |
Palazzo Rapolla alla Riviera di Chiaja in Napoli,
particolare volta di ingresso |
Todi (Perugia), Torre
Rapolla |
Etichetta
acqua minerale Rapolla della sorgente in Venosa - 1896 |
Barone Ambasciatore
Venanzio Rapolla (1937 †
Roma, 15-5-2021) |
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