Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Roscio

Arma: d’oro, al leone d’azzurro rampante, posato sopra un ramo di rose che s’innalza alquanto con una rosa rossa alla punta che lambisce detto leone. Altra: d’azzurro, al leone d’oro rampante ad un ramo di rosa fiorito al naturale.
Titoli: patrizi di Benevento.
Motto: omnia tempus.


Benevento, stemma famiglia Roscio

Il capostipite dell’antica famiglia Roscio è Giovanni Battista Roscio, dottore in legge, che il 13 novembre 1626 fu ascritto al patriziato di Benevento.
Monsignor Mario della Vipera narra che nel 1134 Gregorio Roscio, arcivescovo di Benevento (1130 - 1145), si schierò con l’antipapa Anacleto II (1130 - 1138); fu dapprima privato della dignità e poi reintegrato dal Pontefice Innocenzo II (1130 - 1143). 
Il citato Giovanni Battista, sposò Camilla Cardone, di onorata famiglia, e fu inviato quale ambasciatore, in nome pubblico, presso tre Pontefici: Paolo V, Urbano VIII e Innocenzo X. Il 5 luglio 1656 rese l’anima a Dio all’età di 72 anni e fu sepolto nella Chiesa di S. Sofia dove la famiglia possedeva le cappella gentilizia. Lasciò cinque figli, tre maschi e due femmine, il secondogenito Tommaso ebbe per figlio Francesco Antonio, canonico e bibliotecario della Cattedrale di Benevento.
Giuseppe Roscio (1802
1874), patrizio di Benevento, sposò Marianna Pedicini ( 1891), figlia di Beatrice, a sua volta, figlia ed erede Giovanni Battista Pedicini, marchese di Luogosano (o Cossano) dal 3-8-1805. Per figlia ebbero Carlotta (n. 1835) che sposò nel 1857 Pietro Capasso, conte delle Pastene.
La famiglia risulta iscritta nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano col titolo di patrizio di Benevento (maschi e femmine), in persona di Carlo (n. 4-12-1854), figlio di Giovanni Battista (n. 13-3-1804) e di Virginia Dentice dei duchi di Accadia (1803
1863), che sposò il 7 settembre 1865 Giuseppina Nuzzo-Mauro, che generò Giovanni (n. 16-11-1866), Virginia (n. 10-6-1872), e Maria (n. 16-10-1873).

Per la genealogia si consiglia di consultare le Tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace.

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B
ibliografia:
- Mario Chiavassa, “La nobiltà di Benevento e il manoscritto sulle famiglie nobili beneventane di Monsignor Maria della Vipera Arcidiacono di Benevento”, 1960.
- Vittorio Spreti, “Enciclopedia storico-nobiliare Italiana”, Arnaldo Forni Editore.
- Biblioteca Universitaria di Napoli, “Imprese ovvero stemme delle famiglie italiane” di Gaetano Montefuscoli. 
- Erasmo Ricca, “La nobiltà del Regno delle Due Sicilie”, Napoli, 1839.


Continua sul sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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