Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Santangelo

Arma: d’argento, alle quattro campanella di vaio rovesciate d’oro accompagnate in capo da un lambello di rosso a tre pendenti, col capo cucito d’oro caricato da un’aquila di nero al volo spiegato;
altra: troncato, nel 1° d’oro al lambello a tre pendenti di rosso accompagnato in capo da un’aquila di nero al volo spiegato; nel 2° di rosso ai due campanelle di vaio rovesciate d’argento;
altra: troncato, nel 1° d’oro al lambello a tre pendenti di rosso accompagnato in capo da un’aquila di nero al volo spiegato; nel 2° vaiato di rosso e d’argento di due file.
Motto:  FELIX DONEC PROSIM.
Dimora: Napoli.
Titoli: marchese.

Vedi Collezione Bonelli
© Stemma del marchese Nicola Santangelo
Per gentile concessione di Gaetano Bonelli

La famiglia napoletana Santangelo fu decorata di alti uffici ed importanti Ordini cavallereschi.
Francesco Santangelo, stimato avvocato, appassionato collezionista d’arte, nel 1815 acquistò in Napoli il palazzo che apparteneva a don Francesco Carafa di Columbrano e a sua moglie la duchessa Faustina Pignatelli di Tolve;  lo adibì a museo e destinò a pinacoteca il salone dell’appartamento situato al piano nobile.

Via S. Biagio dei Librai

Via S. Biagio dei Librai

Napoli - Palazzo Carafa della Stadera poi Santangelo

Nicola (5-1-1785 † 28-10-1851), figlio di detto Francesco, nel 1809 fu segretario generale di Terra del Lavoro, nel 1822 fu giudice della Gran Corte Civile, nel 1824 intendente di Capitanata, nel 1831 fu nominato Ministro di Stato per gli affari interni; nel 1845  presiedette il Congresso degli scienziati in Napoli, nel 1847 decadde dalla carica di ministro e fu nominato Consigliere di Stato. Fu decorato con il titolo di marchese con Regio Decreto del 16-11-1847.
Nel 1818 comprò a Pollenatrocchia (NA) la villa che apparteneva al principe Francone, marchese di Salcito.

vedi Collezione Bonelli
Marchese Nicola Santangelo, Ministro
Per gentile concessione di Gaetano Bonelli

Il marchese sposò nel 1823 la nobile Carolina Castriota Scanderbech, figlia di Alessandro (1748 † 1803), nobile di Barletta e Governatore Reale, e sorella del nobile Federico (Amalfi, 1796 † Napoli, 1866), stimatissimo avvocato di Napoli, ebbero 8 figli tra i quali Francesco (Foggia, 14-9-1827 † 19-1-1866), Consigliere di Intendenza, che sposò nel 1850 Francesca von Bercthold.

Bas. Incor.
Napoli, stemma famiglia Santangelo

La famiglia risulta iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1922 col titolo di marchese (mpr.), in persona di dei discenti di Nicola, primo concessionario nel 1847, ed è rappresentata dal marchese Nicola (n. 11-9-1854), figlio di Francesco († 29-1-1866), che sposò nel 1877 Concetta del Giudice che generò il marchese Francesco (n. 27-4-1878), il quale sposò nel 1905 Teresa de Sanctis.

Bas. Incor.

Papa Gregorio XVI nel 1836 regalò al Ministro Nicola Santangelo il Corpo Santo denominato “S. Celerina M.” proviene dalla Catacomba di S. Ciriaca al Verano in Roma, insieme con l'ampolla tinta di sangue e la lapide del loculo; il 7-8- 1946 fu donata all'Arcivescovo di Napoli  dagli eredi del Marchese Santangelo, il marchese Francesco e Adelia Santangelo.

Bas. Incor.
Napoli, targa in ricordo del dono del Corpo Santo denominato "S. Celerina M."

Castellammare di Stabia, Cappella di San Catello

Nel quarto centenario della nascita di S. Pasquale Baylon (1540 † 1592), protettore delle donne, la marchesa Angelina Santangelo fu uno delle benefattrice che contribuì alla decorazione della nuova abside della chiesa di Napoli dove sono conservate le reliquie del Santo, insieme al principe Fabrizio Pignatelli, alla principessa Antonietta Alliata, al marchese Marino Rodinò di Miglione, al marchese Girolamo Carignani di Novoli, al marchese Nicola Ruffo di Guidomandri, alla marchesa Ortensia Rubino, il conte Luigi Statella, alla marchesa Maria Quarto di Belgioioso, al principe Diego Aragona Pignatelli Cortes, al conte Augusto Garolla e tanti altri.

Napoli - Targa in ricordo dei benefattori, e abside della Chiesa dove sono conservate le reliquie di S. Pasquale Baylon

Per la genealogia si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace e per il cav. Nicola Santangelo il Registro della “Real Commissione dei Titoli di Nobiltà”.


Continua sul sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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