
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Drago |

Palermo, stemma Drago |
Le prime notizie sull’antica famiglia Drago di Palermo
si hanno con Giorgio Drago, codatario di re
Federico II di
Svevia (1198-1249), dal quale ebbe la
castellania di Caccamo.
Biagio (†
1690) fu maestro razionale del regio patrimonio; il
figlio di quest’ultimo, Casimiro, presidente
luogotenente di maestro giustiziere del Regno, nel 1724
fu nominato marchese per
concessione dell’Imperatore Carlo
VI d’Asburgo-Austria.
Altro Biagio nel 1709 fu investito della
baronia della Scannatura di
Trapani, nel 1720 fu governatore del Monte di
Pietà di Palermo e, alla morte del citato Biagio (†
1690), avvenuta nel 1724, ereditò il titolo di
marchese.
Nel 1759 Casimiro, fu governatore del Monte di
Pietà.
Gioachino (†
1773), abate, è ricordato per aver dato vita all’opera
“Ritratti ed elogii degli Uomini Illustri Siciliani”. |
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Palermo, Palazzo Drago. Nel 1714
apparteneva a Casimiro Drago divenuto marchese nel
1724; successivamente, nel XIX secolo il palazzo passo
per via dotale agli Airoldi, marchesi di Santa Colomba. |
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Bibliografia:
- G.B. di Crollalanza, “Dizionario
storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili
italiane estinte e fiorenti”, Pisa 1896.
- Vincenzo Palizzolo Gravina, "Il blasone in Sicilia",
Edizioni Clio, 2000.
- Filadelfo Mugnos, "Teatro Genologico Delle Famiglie
Nobili di Sicilia.
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