
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Pace di Noci e Martina Franca |
A cura del dott.
Camillo Pace |
Arma:
d’argento, a tre fasce diminuite di rosso accompagnate da sei
stelle d’oro disposte 3, 2 e 1; nel capo una colomba tenente nel
becco un ramo di olivo.
Motto:
MODESTATE
JUVAT
Dimore: Noci e Martina Franca.
Titoli:
nobili di Noci,
nobili di Martina Franca. |

Martina Franca, stemma in pietra della Famiglia Pace |
Originatasi in Abruzzo a l’Aquila nel XV
secolo, si diramò in Puglia, per la precisione a Noci in
provincia di Bari; il cognome è simboleggiato nel suo
stemma da sei stelle e da una colomba con un ramo di
olivo nel becco. Il primo Pace di cui si hanno notizie è
il Magnifico Don Vito Pace che sposò Donna
Caterina Pace, probabilmente imparentati tra loro e
attestato a Noci nel XVII sec., ma su questa stirpe non
si hanno molte notizie. Anche su Don Pietro Pace
avvocato nato il 28 settembre del 1785, come riportato
sul cartiglio di un quadro che lo ritrae con lo stemma
di famiglia, sappiamo ben poco, come ad esempio, che
sposò Donna Antonia Gianni e visse nella città di
Putignano.
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Don Pietro Pace (n. 1785), avvocato,
figlio di Don Vito Pace nonchè sindaco di Noci |
Purtroppo sul finire del ‘700 gli archivi
della Chiesa Madre di Noci furono distrutti da un
incendio, e molti documenti importanti tra cui atti di
nascita e morte, si sono persi per sempre. Possiamo
partire quindi con certezza dal primo Pace che portò la
famiglia da Noci a Martina Franca, e fu il nobile Cav.
Don Pietro Pace avvocato (1860
† 1942), il quale sposò, in prime nozze, la nobile
martinese Donna Camilla Blasi (1860
† 1884) figlia della marchesa Donna
Teresa De Sinno di Taranto e di Don Francesco Blasi di
Martina Franca barone di Statte.
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Ritratto di Donna Camilla
Blasi
(1860
†
1884), moglie del nobile Cav. Don Pietro
Pace |

Encomio funebre in ricordo di Camilla Pace-Blasi |
Dal primo matrimonio di Don Pietro Pace
con Donna Camilla Blasi nacque Vito (1884
† 1961), ma
essendo la prima moglie morta giovane di parto, Don
Pietro si risposò con la contessa Donna Maria Sabini
(1862
† 1947) di Altamura, figlia del conte Don
Francesco Sabini la cui famiglia possedeva Palazzo
Sabini più altre proprietà sparse per tutta la Puglia. |
Ritratti del
nobile Cav. Don Pietro Pace (1860
† 1942) e della moglie la Contessa Maria
Sabini di Altamura |
Dal
secondo matrimonio del Cav. Don Pietro Pace nacquero:
Donna Giuseppina Maria Pace (n. Noci 1888 † 1981)
sposa di Don Michele Gioja (Noci), con discendenza
femminile; Donna Felicita Pace (n.Noci, 1891 †
1987) sposa di Don Giuseppe Filiberto Pace (n.
Noci, 1888 † 1958), di seguito i figli di Felicita e
Giuseppe Filiberto: Ignazietta Pace (1919 †
2004), Maria Pace (1921 † 2002), Anna Pace
(n. 1923), Onofrio Pace (1924 † 1950), Piera Pace
(1926 † 2019), Vera Immacolata Pace (1927 †
2013), Marcello Pace (1930 † 2019) sp. Antonella
Massari (n. Bari,1937) con discendenza femminile,
Teresa Pace (1929 † 2016), Pietro Pace (1929
† 2010), Magda Pace (n. 1934); ultimo figlio di
Don Pietro e Donna Maria Sabini fu Don Franz Pace
(n. Noci, 1899 † 1978) marito di Donna Felicina Pimpa
Leo (n. Torino, 1896 † 1984), con discendenza femminile.
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Da Don Vito Pace avvocato e proprietario terriero,
figlio del suddetto Don Pietro, e da Donna Maria
Giovanna Marinosci (1886
† 1954), figlia di Don Martino Marinosci ricco proprietario terriero, che gli portò in
dote la masseria fortificata risalente al ‘400 “La
Marina” ad Avetrana, il palazzo Marinosci attuale
residenza della famiglia Pace, la casina Pace –
Marinosci in Valle d’Itria sulla strada statale 172 per
Locorotondo nonché la masseria Iazzo Scagno sempre in
agro di Martina Franca, nacquero Martino (1916
† 1983) e Camillo (1920
† 1975), entrambi latifondisti.
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Vito Pace (1884
† 1961) |
Don Martino Pace sposò Donna Antonietta
Marinosci (1921
† 2005), figlia di Don Felice Marinosci
e di Donna Maria Concetta Guarini, e nipote del ricco
Comm. Don Alessandro Marinosci fondatore dell’Istituto
Marinosci di Martina Franca; possiamo quindi dire che il
ramo di Donna Maria Giovanna Marinosci, essendo l’ultima
discendete si è congiunto con l’altro ramo, unendo così
i due rami Marinosci martinesi all’interno della stessa
famiglia.

Stemmi delle
Famiglie Marinosci e Guarini |

Chiesa
della Masseria Guarini dedicata alla "Madonna
del Rosario" |
Da questo matrimonio nacquero Vito (1945) e Giovanna
(1948) coniugata con l’avvocato Bruno Semeraro sindaco
di Martina Franca nel 1998. Vito con Caterina Fantinel
di Portogruaro (1939) ha avuto Martino (1973) oggi
avvocato a Ferrara e Camillo (1978) etnomusicologo e
musicista jazz, i quali
continuano nel Terzo Millennio la casata Pace.
La famiglia oggi possiede oltre alle masserie succitate
anche masseria “Sant’Amen” sulla strada provinciale
Martina – Noci ereditata da Donna Camilla Blasi, la
masseria “Guarini” sulla provinciale Martina – Villa
Castelli ereditata dai Guarini – Marinosci, e l’attuale
residenza di famiglia Palazzo Pace – Marinosci a Martina
Franca nel centro storico in via Poerio e affacciantesi
in piazzetta Garibaldi (già detto “Largo Santa Pace”
dalla ex-chiesa di Santa Maria della Pace situata di
fronte, oggi sconsacrata), eretto su un porticato a
colonnine romaniche del ‘400 e poi rielaborato ai piani
superiori in stile rococò nel ‘700, vissuto anche
dall’avo Martino Marinosci celebre botanico e medico
dell’ottocento martinese, del quale gli eredi conservano
nel palazzo l’erbario e la biblioteca privata nonché il
suo ritratto.

Ritratto del dottor Martino
Marinosci (1786
†
1866) |

L'erbario del botanico dottor
Martino Marinosci (1786
†
1866) |
Nel palazzo, ornato nelle sale interne da elegante
mobilia sette-ottocentesca, da ritratti di famiglia e da
porte con infissi rococò finemente decorati e dipinti,
si conserva la statua del 1511 di Santa Caterina
d’Alessandria opera di Stefano da Putignano, il più
rinomato scultore del rinascimento pugliese, anticamente
sull’altare di giuspatronato della famiglia Vacca nella
vecchia collegiata medievale martinese di San Martino;
una volta demolita questa per erigere nel 1747 l’attuale
tempio in stile rococò, tale scultura è passata alla
famiglia Marinosci. |

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1 e 2 -
Portale in via Poerio e loggiato quattrocentesco nelle
fondamenta con colonnine romaniche di casa
Pace-Marinosci a Martina Franca in piazzetta Garibaldi (gia'
largo Santa Pace); 3 - Porta dell'epoca; 4 - Statua in pietra calcarea
di Santa Caterina d'Alessandria
opera di Stefano da Putignano datata 1511, gia' presente
nell'antica collegiata romanica di San Martino
sull'altare della famiglia Vacca;
passo' poi in eredita' ai Marinosci. Alla demolizione della vecchia chiesa
nel 1743 per far posto all'attuale basilica rococo' fu
portata
in casa Marinosci, attuale casa Pace-Marinosci; 5 e 6 -
"Sala dei Poeti" in casa Pace-Marinosci con
effigi di busti di letterati napoletani, decorazioni
risalenti al XVIII secolo |
La famiglia Pace ha posseduto anche le
masserie Casaboli, Tamburrano e Giannini in agro di
Noci, una masseria in agro di Palagiano e tre palazzi
nel centro di Noci, uno nella piazza centrale Giuseppe
Garibaldi denominato “Palazzo Pace”, l’altro all’interno
del centro storico del paese in via San Giovanni
denominato “Casa Pace”, e il terzo lungo la via per
Martina Franca costruito da Don Vito (1884
† 1961), si
possono ancora notare le iniziali “VP” intrecciate sopra
il portale del palazzo; venduti nel tempo dai
discendenti della famiglia dopo il totale trasferimento
a Martina Franca. La casata Pace è nota per essersi
distinta nei secoli XVIII e XIX nel campo
dell’agricoltura. |

Albero genealogico (olio su tavola) della famiglia Pace,
con le origini da Vito Pace a Noci nel '600
agli attuali esponenti Martino e Camillo Pace |
Lo
stemma del Casato, passando da Noci a Martina Franca, è
cambiato nelle figure e, successivamente, nel tempo ha
subito varie trasformazioni di colore. |
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