
Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano,
ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano,
appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano
dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
|
 |
Famiglia Spena |
Arma:
di
rosso, alle fiamme d’oro moventi dalla punta; nel capo d’argento
a tre ciuffi di erba di verde bene ordinati. |

© Arma della famiglia Spena o de
Spenis |
La Notabile
Famiglia Spena, anticamente denominata De Spenis, originaria di
Napoli, agli inizi del secolo XVI si trasferì in Frattamaggiore
(NA) ove possedeva diversi fondi ubertosi.
Il primo dei
De Spenis a nascere in Frattamaggiore (nell’anno 1523) fu
Gerolamo (o Geronimo) il quale, però, venne educato in
Napoli, città di provenienza del padre.
Don Girolamo
divenne Sacerdote nel 1546, poi si laureò in Sacra Teologia e
nel 1560 divenne Parroco della Chiesa di Santa Naria La Neve nel
quartiere napoletano di Chiaia ritornando, così, nella città dei
suoi avi e lì eresse molte cappellanie in favore dei suoi
discendenti collaterali.
Scrisse una
interessante Cronaca anedottica del suo tempo, oggi conservata
presso la Biblioteca Nazionale di Napoli e pubblicata nel 1896
da Bartolomeo Capasso.[1]
Morì in
Napoli nel 1565.
Appartenne a
questa Famiglia anche il dottore in legge Giovanni Angelo
De Spenis, nato alla fine del '500 in Frattamaggiore (NA), poi
anch’egli divenute Sacerdote e Priore dell’Ordine Cartusiano in
Roma per undici anni ove conobbe personalmente il Pontefice
Clemente VIII.
Nel 1608 si
trasferì in Napoli ove venne nominato Procuratore Generale del
detto Ordine per l’intero Regno di Napoli ed ivi morì il 18
marzo 1626.
Atro
importante sacerdote di questa Casata fu Giovanni De
Spenis, nato a Frattamaggiore l’11 maggio 1697 da Domenico
e da Camilla Cimmino, poi studente nel Seminario di Aversa.
Divenuto
sacerdote nel 1720 si diede ad insegnare latino e greco in
diversi seminari del Regno di Napoli ed, infine, si ritirò nella
capitale ove morì il 22 agosto 1774.
Altro
ecclesiastico di questa Famiglia fu Giovanni Andrea De
Spenis (poi Spena) nato a Frattamaggiore il 10 marzo 1795 da
Angelo De Spenis (poi Spena) e da Anna Foccia, di nobile
famiglia di Capua, studente nel Seminario di Aversa, da dove,
terminati gli studi, si trasferì in Napoli ove vinse il concorso
di Referendario presso il Supremo Consiglio di Cancelleria.
Per
l’effetto, il cognome originario De Spenis mutò nell’attuale
Spena alla fine del sec. XVIII.
Nel 1818,
Giovanni divenne prima Oratore, poi Giudice Ordinario ed,
infine, Censore dell’Accademia di Giurisprudenza di Napoli e
scrisse, nel periodo dal 1818 al 1829, la “Raccolta di questioni
legali”, le “Allegazioni di Diritto Canonico”, il “Saggio
Contemporaneo in Economia Politica”, la “Storia Economica del
Regno di Napoli” e, dal punto di vista genealogico e di storia
di famiglia, la “Vita di Giovanni De Spenis”, suo illustre
antenato e di cui sopra.
Ritornò,
infine, a Frattamaggiore ove morì nel 1870.
Ultimo
ecclesiastico famoso di famiglia fu il canonico Angelo
Spena nato a Frattamaggiore il 27 marzo 1834 e studente
anch’egli nel Seminario di Aversa.
Scrisse una
Critica ai cenni storici intorno alla vita di San Sosio, patrono
di Frattamaggiore e tanti altri scritti, tutti andati distrutti
dopo la sua morte avvenuta nella sua città il 20 agosto 1900,
cosi come ricordato da una lapide che il parroco di questa
località, don Arcangelo Lupoli, fece apporre nella chiesa madre.[2]
Lo storico
Antonio Giordano ci informa che nella Chiesa napoletana di Santa
Caterina a Formiello vi era, nel 1834, una sepoltura gentilizia
degli Spena.[3]
Sempre a
Napoli, in Corso San Giovanni a Teduccio n°1024, esiste ancora
la antica Villa Spena, ancora oggi di proprietà della famiglia. |

© Napoli - Palazzo Spena |
STEMMA DEGLI SPENA (olim De SPENIS) DI NAPOLI E
FRATTAMAGGIORE |
Lo Stemma
della notabile Casata degli Spena (olim De Spenis) di
Frattamaggiore, originari di Napoli è rimasto, ad oggi,
pressoché sconosciuto anche perché se pur esistente ancora sul
pavimento della chiesa di S. Caterina a Formello in Napoli lo
stesso (cosi come la lapide) risulta quasi del tutto abraso e
quel po’ che ancora si vede nello scudo sono le fiamme nascenti
dalla punta ed i contorni di un ciuffo di erba nel capo a destra
dello scudo.
Fortunatamente, dopo anni di ricerche, ho rinvenuto il detto
Blasone completo in un antico Stemmario della fine del
settecento ed esso è cosi blasonato:
”Di rosso
alle fiamme d’oro moventi dalla punta; nel capo d’argento a tre
ciuffi di erba di verde bene ordinati”[4] |

© Napoli - lapide della Famiglia De Spenis |
La lapide
sepolcrale con stemma della Famiglia De Spenis (quasi del tutto
cancellato) é ancora esistente sul pavimento della Chiesa di S.
Caterina a Formiello in Napoli.
L'epitaffio, attualmente illeggibile tranne la prima parola “VIRGILIUS”,
così recità:
VIRGILIUS ET BERARDINUS DE SPENIS
DE NEAP, FRATES
PRO IPSIS IPSORUMQ. POSTERIS
IIUNC COMMUNEM TUMULUM
POSUERUNT
A. D. MDXXXIII
[5] |
Cioè: “Virgilio e Berardino De Spenis,
fratelli napoletani, per sé e per i loro posteri
costruirono questo comune tumulo. Anno del Signore 1534”.
Altra Lapide sepolcrale degli Spena molto più tarda in
quanto risalente all’anno 1782, si trova nella Chiesa di
S.Antonio e della SS. Annunziata in Frattamaggiore ed è
quella di Lorenzo Spena, posta dal figlio Pietro. |

© Napoli - Chiesa di Santa Caterina a Formello |
A Frattamaggiore, invece, alla Via Vittorio Emanuele III
n°111 esiste ancora altro Palazzo Spena, da poco
ristrutturato, che come possiamo vedere è molto simile,
in grande, però, sia per conformazione che per i colori
degli intonaci alla Villa Spena di Napoli: |

©
Palazzo Spena in Via V.Emanuele III in Frattamaggiore
(NA) |
Oltre al Palazzo Spena di Frattamaggiore ed alla Villa
Spena di Napoli esiste ancora un Palazzo Spena, già
Cirillo, in Grumo Nevano (alla Via A. Diaz) ed a tal
proposito ricordiamo che la madre del famoso letterato
Giovanbattista Capasso nato a Grumo Nevano fu Caterina Spena di Frattamaggiore, di “nobile” famiglia
anticamente detta De Spenis originaria di Napoli[6]. |
Come detto, la Famiglia Spena era notabile ma per amore
di precisione occorre anche riportare che secondo alcuni
autori si trattava di una famiglia nobile insignita del
titolo di Conte (della
concessione del quale però allo stato non si è rinvenuta
alcuna traccia).
In particolare, il Gallo ci riporta che con scrittura
privata del 31 agosto 1810 i Conti
Giovanni e Vincenzo Spena concessero in
affitto al sig. Michelangelo Gallo la Masseria Spena
sita in Cardito (NA) che i loro nobili avi avevano
acquistato con atto per notar Giordano Frezza del 17
novembre 1700[7].
|
Non sappiamo se questa antica Masseria Spena all’epoca
ricadente nel Comune di Cardito (NA) sia la stessa
denominata Casone Spena ancora esistente, sia pure in
rovina, ma che ricade oggi nel Comune di Casoria (NA) al
confine con quello di Afragola (NA).
Ed il titolo comitale degli Spena veniva ribadito anche
in altra opera ove si legge che nel 1833 una tale
Giovanna Spena figlia di Don Giuseppe Spena,
discendente per ramo principale dei
Conti Giovanni,
Antonio e Matteo Spena sposò Francesco Ferro[8]. |

Frattamaggiore - Palazzo Spena |

Frattamagggiore - Stemma famiglia Spena |
Un ramo degli Spena di Afragola (NA) si fuse con un ramo
dei Russo di Acerra (NA) dando vita alla Famiglia
Russo Spena (secondo alcuni insignita di titolo
marchesale, secondo altri
notabile) della quale esiste ancora, in Acerra, il
bellissimo Palazzo Russo Spena con Stemma (diverso da
quello degli Spena di Frattamaggiore e Napoli).
Il ramo degli Spena passato, poi, in Frattamaggiore con
il passare del tempo mutò in parte lo Stemma originario
di Famiglia sostituendo i tre ciuffi d’erba con tre
rose, alludenti alle spine del cognome Spena e creando,
cosi, una nuova Arma cd. “parlante” ed utilizzando il
seguente Stemma che si trova sulla lapide sepolcrale
degli Spena del 1872 nella Chiesa di S. Antonio e della
SS. Annunziata:
“D’argento alle fiamme di rosso moventi dalla punta e
sormontate da tre rose rosse, poste 1 e 2”. |
Chiesa S.Antonio e S.Annunziata in Frattamaggiore –
Lapide Sepolcrale Spena con Stemma-Anno 1782 |
Tale lapide si riferisce a Lorenzo Spena, fu
posta dal figlio Pietro, sormontata, come detto,
dallo Stemma degli Spena di Frattamaggiore e di seguito
riportata, cosi come ce la descrive il Giordano[9]: |
Esiste, poi, un terzo Blasone degli Spena in
Frattamaggiore ed è quello del ramo del sacerdote don
Giuseppe Spena che si trova apposto, in ferro
battuto, sulla Cappella Gentilizia Spena che il presule
fece erigere nel Cimitero di Frattamaggiore nel 1892 e
che è il medesimo di quello conservato nella Chiesa di
S. Antonio (quindi con le tre rose in sostituzione dei
tre ciuffi d’erba) ma con l’aggiunta di due piume poste
in Croce di S. Andrea:
“D’argento alle fiamme di rosso moventi dalla punta e
sormontate da tre rose rosse, poste 1 e 2 e da due penne
poste in croce di S. Andrea”. |
Cappella Gentilizia Spena con stemma – Cimitero di
Frattamaggiore (NA) |
In Frattamaggiore esisteva anche un altra lapide
sepolcrale degli Spena, nella Chiesa Madre di San Sosio,
purtroppo andata distrutta in seguito all’incendio che
devastò la Cattedrale.
Fortunatamente anche di questa lapide, che fu posta nel
1780 dai fratelli Dottori Domenico e Giovanni
Andrea De Spenis, il Giordano ci fornisce la
descrizione[10]: |
Pagina realizzata a cura
dell'Avv. Nicola Pesacane, coautore del libro
"Introduzione alla Genealogia e
all'Araldica l'Istituto Nobiliare del Regno di Napoli".
 |
|
Montefuscoli G., “Imprese e Stemmi di famiglie italiane”, Vol.
II, pag. 76.
Giodano
A., opera citata, pag. 218
“Atti della Accademia Pontaniana”, Vol. VI, pag. 385.
Gallo R., “Dòmini, magnifici, mercadanti”, eBook Edit.
Youcanprunt
Self-Publishing, Tricase (LE), 2013, pag. 78.
“Raccolta Rassegna Storica dei Comuni”, Vol. XVII, 2003,
pag. 64.
Giordano A,. op. cit. pag. 191.
Giordano A,. op. cit. pag. 182 - 183. |
Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
Copyright © 2007 www.nobili-napoletani.it
-
All rights reserved
|
|