
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. |
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Famiglia
Basso |
a cura del
Prof. Pasquale Basso |
Arma Famiglia Basso -
Ramo di Monte Sant'Angelo:
di azzurro al leone rampante al naturale, il quale con la zampa sinistra
spezza una colonna al naturale e con la destra impugna un giglio
dell’identico colore. |

© Giffoni Valle Piana (SA) - Chiesa
di San Martino di Catelde - Stemma Famiglia Basso
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LA FAMIGLIA
BASSO NELLA STORIA |
Il
cognome Basso, in assoluto uno dei più antichi d’Italia, era
presente nell’area del Mediterraneo prima ancora della nascita
di Cristo. Se ne ritrovano testimonianze nell’antica Grecia (Lollio
Basso era un poeta epigrammatico greco) lungo le sponde
dell’Africa settentrionale e, particolarmente, nella penisola
italiana e a Roma. Qui, in particolare, portarono questo cognome
eminenti personaggi che occuparono cariche politiche, civili e
militari di grande prestigio, senza tacere di coloro che
contribuirono allo sviluppo della cultura e della civiltà
latina.
Nel suo tempo (1° secolo a.C.), fu sicuramente un personaggio di
grande spessore Publio
Ventidio Basso (figlio del generale Publio Ventidio Basso
Senior) combattente al fianco di Cesare nelle conquiste della
Gallia e durante la guerra civile contro Pompeo, il quale, dopo
aver trionfato nella guerra contro i Parti (fu celebrato da
Plutarco e Appaiono, benché criticato da Cicerone), ebbe accesso
al rango senatorio (aveva occupato anche le cariche di tribuno
della plebe, pretore, pontefice e console).
Quinto Cecilio
Basso, seguace di Pompeo, combattè contro Cesare durante la
prima guerra civile (è ricordato da Cicerone nell’Orazione Pro
Rege Deiotaro).
Gaio Pomponio
Basso, console nell’anno 211, aveva sposato Annia Faustina, la
quale era pronipote dell’imperatore Marco Aurelio. Fu fatto
uccidere dall’imperatore Eliogabalo, il quale ne sposò la vedova
per rafforzare i suoi diritti sul trono di Roma.
Giunio
Basso
(figlio del prefetto del pretorio e console
Giunio Annio
Basso), fu prefetto di Roma e senatore. E’ ricordato
massimamente per il sarcofago nel quale trovò sepoltura, che
rappresenta un autentico capolavoro della scultura classicista
cristiana del IV secolo. |

© Sarcofago di Giunio Basso |
Anicio Auchenio Basso fu console nell’anno 408.
Contribuirono allo sviluppo della cultura e della civiltà latina
Cesio Basso poeta,
Saleio Basso, poeta, e
Aufidio Basso,
storico.
Durante il Medioevo i Basso popolarono alcune
regioni d’Italia, con addensamenti più significativi in Liguria
e nel Piemonte Meridionale, dove all’inizio dell’anno Mille si
erano diffusi nel territorio di Genova, Tortona, Voghera, Pavia,
Alba, Gamondio, Asti, denominandosi indifferentemente Basso o
Bassi (la forma plurale del cognome, che andò diffondendosi a
partire dal XII secolo, nasce dal genitivo plurale latino “Bassorum”,
in italiano volgare tradotto alla lettera in “dei Bassi”, “de’
Bassi” o semplicemente “Bassi”. Nelle suddette città i Basso
godettero precocemente di prestigio, di mezzi economici e di
nobiltà, come attestano storici documenti rinvenuti negli
archivi e nelle cronache di quelle città (Alberto Basso, nel
1097, partecipò alla prima crociata, come annotano gli Annali
Genovesi del Caffaro, il quale testimonia il suo passaggio sul
fiume Solius, presso Antiochia). |

© Stemma dei Basso dopo l'anno mille
in Liguria e Piemonte. |
Tuttavia, non mancano testimonianze di presenze più rarefatte
nelle regioni meridionali. Ad es., “Il Liber familiarum”,
custodito presso la biblioteca della comunità monastica
dell’abbazia di Cava dei Tirreni, porta l’annotazione di un
Johannes filius
Johannis Bassi (Giovanni figlio di Giovanni
Basso), ovvero un nome e un cognome che trovano frequentemente
associati nel corso dei secoli successivi tanto nelle regioni
settentrionali quanto in quelle meridionali.
Nel XIII secolo i Basso godevano certamente di grande prestigio
nella città di Savona, dal momento che
Guglielmo Basso ne fu a
più riprese podestà. Egli fu antenato di
Giovanni Basso (di lui
è pregevole la cappella nella quale è sepolto nella chiesa di
Santa Maria del Popolo, in Roma, la quale è affrescata dal
Pinturicchio), notaio e nobile di Baldacchino, il quale, per i
servigi resi ai duchi di Savoia, fu investito dei titoli di
conte e signore di Monastero e
conte e signore di Bestagno. |
GIOVANNI Basso convolò a mozze con Luchina della
Rovere, sorella di papa Sisto IV e zia del papa Giulio II:
matrimonio che aumentò enormemente le fortune della famiglia,
che in quel tempo (XV secolo) vide molti suoi esponenti
ricoprire le più alte cariche ecclesiastiche (GIROLAMO, figlio
di Giovanni, era uno dei cardinali più ricchi e potenti di Roma;
fu sepolto anch’egli nella chiesa di Santa Maria del Popolo, in
Roma e il suo monumento funebre fu realizzato dal Sansovino) e
imparentarsi con le più prestigiose famiglie del tempo ( i della
Rovere, i
Riario Sforza, ecc). A partire dalla progenie di
GIOVANNI Basso, la famiglia si divise in più linee principali:
a) i Basso della Rovere, nel ducato di Savoia, dove nel secoli
successivi e fino alla definitiva estinzione (avvenuta nell’800)
acquisirono potenza ed onori (marchesi e signori di Montiglio,
marchesi e signori di Montagogne, marchesi e signori di Vieux,
marchesi della Cisterna d’Asti, ecc.); i Basso, nel Regno di
Napoli, dove ANTONIO, figlio di Luchina della Rovere, sposò
Caterina
Marzano dei principi di Rossano, nipote del re di
Napoli Ferrante d’Aragona, traendone molteplici benefici (conte
di Aliano, conte di Sora,
conte di Arpino, ecc.). |

Papa Sisto IV (dal 9-8-1471 al
12-8-1484) al secolo Francesco della Rovere
|
Sicchè, i suoi
discendenti si moltiplicarono in molteplici rivoli e rami,
godettero di nobiltà nel territorio di Salerno (Giffoni
Vallepiana, frazioni di Curti e di Catelde) e in Napoli, dove
sedettero, con il titolo di patrizi napoletani, nel
seggio di Portanova.
Antonio
Basso,
poeta rivalutato e riproposto da Benedetto Croce, era della famiglia patrizia di Portanova, discendente del figlio
di Luchina della Rovere, sorella del Papa Sisto IV, Antonio
Basso della Rovere, conte di Aliano, già su citato, sposò Maddalena
d’Anna. |
Fu accusato di aver
congiurato insieme al marchese di Fontenay, ambasciatore di
Francia a Roma, contro il Duca Enrico di Guisa, reggente a
Napoli, e fu decapitato il 21 febbraio 1628 nel cortile di Castelcapuano, nonostante le intercessioni del cardinale
Filomarino e le suppliche della
moglie Maddalena allora ventiduenne.
Agli inizi del
Settecento un ramo della famiglia (GIROLAMO figlio di GIOVANNI
AGNELLO Basso, notaio e ricco possidente, e di Agnese dei baroni
de Martino), proveniente dal territorio di Curti e di Catelde,
si trasferì nel territorio di Monte Sant’Angelo sul Gargano,
dove si imparentò con le famiglie più in vista del luogo (Ciampoli,
Cassa, d’Errico, de Felice, Amicarelli, Ventrella, ecc. e dove
si distinse, per oltre due secoli e mezzo, per le grandi
ricchezze, per la dignità e per l’impegno civile e politico. |

Monte S. Angelo - Il
Castello |
Personaggio eminentissimo del Casato fu
RAFFAELE Basso, nato a
Monte Sant’Angelo nel 1842 e morto a Foggia nel 1922, il quale
si distinse, oltre per il coraggio (da giovane meno che ventenne combattè aspramente il brigantaggio del patrigno-procugino
FILIPPO Basso, nonché si arruolò con il grado di ufficiale nei
Corpi Garibaldini-Cacciatori dell’Ofanto), per l’impegno
politico. |
© Cav.
Raffaele Basso (1842 † 1922),
deputato al
parlamento nazionale. |
Infatti, a vent’anni fu sindaco di Monte
Sant’Angelo, a trent’anni e per tre legislature (1872, 1876,
1880) fu deputato al parlamento nazionale, quindi per oltre
quindici anni fu presidente del Consiglio Provinciale di
Capitanata (Provincia di Foggia). |

© Macchia (Monte Sant'Angelo) - Casino
Basso |
Raffaele, il quale già alla nascita possedeva
un ingentissimo patrimonio, era figlio di NICOLA (1817 † 1849),
magistrato e patriota, morto precocemente a seguito delle
persecuzioni politiche, e della nobildonna Rosina de Felice di
Rodi Garganico; all’età di ventiquattro anni sposò Roxsane dei
marchesi de Luca di Roseto, insieme alla quale generò una
numerosa prole. |

© Biglietto da visita di Roxsane Basso
nata dei Marchesi de Luca |
Attualmente i suoi discendenti legittimi in linea
maschile ancora viventi sono i nipoti e i pronipoti di NICOLA
PIETRO MARIA (1867†1941),
tutti impegnati sul versante delle tradizioni familiari e delle
professioni liberali, congiunti dalla consapevolezza delle
comuni radici e dell’identica memoria. |
Un
discendente
di Giovanni Basso nel 1572 si trasferì a Napoli ove fece
erigere la cappella gentilizia ove fu seppellito, tra gli altri,
Don
Emanuele
Basso nel 1750. |
© Napoli - Cappella Basso. A destra:
lastra tombale di Emanuele Basso |
Benedetto Basso risulta iscritto nell’Albo
degli Avvocati del 1780, istituito per la prima volta al
Mondo, elaborato dal legislatore del Regno di Napoli. |
ALBERO GENEALOGICO
Ramo di Monte S. Angelo (Foggia) |
(1)Don
Marco Basso (Curti n.? † ?), magnifico, ricchissimo
proprietario di palazzi e tenute agricole nelle frazioni di Curti, Curticelle e Catelde, site nel territorio di Giffoni
Valle Piana (SA). Ebbe per figlio:
(2)Don Giovanni Agnello Basso (Curti
1658 † 1748), magnifico, notaio, ricchissimo proprietario, si
unì in matrimonio con
(3) Donna Agnese
dei baroni de Martino, magnifica, ricchissima
proprietaria nel territorio di Giffoni Valle Piana; dal
matrimonio nacque:
(4)Don Gerolamo Basso (Curti 1680 †
1730), ricchissimo proprietario, fu il primo Basso a scalare il
Sacro Monte del Gargano; si unì in matrimonio con
(5)Donna Agnese de Mandia dei conti di
Novi, magnifica, ricchissima proprietaria, era discendente di
una famiglia di origine normanna apparentata con il principe dei
Salerno, la quale, nel XII secolo, possedeva una contea, quella
di Novi appunto, estesa per oltre 380 chilometri quadrati; dal
matrimonio nacquero:
Giovanni Agnello e
Nicola Maria, i quali si
stabilirono permanentemente a Monte S. Angelo, dove generarono
una numerosa discendenza che fiorì, per l'impegno civile, per
tutto l'arco del '700, dell'800, fino a tuta la prima metà del
secolo scorso. Figlio di
Giovanni, fu: |
Giuseppe Luigi Basso, Dottor
fisico, spirito avventuroso e repubblicano e patriota, che, tra
le tante cose della sua vita, scrisse un libro di “Memorie
di famiglia a partire dal 1750 ”. A sua volta, era
pronipote di Nicola Maria
Don Filippo
Basso, dottor fisico, ricco proprietario terriero e generoso
patriota,
famoso per la lotta al
brigantaggio e per la veemenza con la quale attaccò i suoi
avversari politici mediante la pubblicazione di alcuni
libelli.
(6)Don Nicola Basso (Curti 1720 † ? ),
ricco possidente, figlio cadetto di Gerolamo, si unì in
matrimonio con (7)Donna Candida Maria
Ciampoli, (Monte S. Angelo 1745 † ?), ricchissima
possidente, era proprietaria di palazzi, tenute agricole e
persino di un castello (il castello di Manganaro) nel territorio
di Monte S. Angelo.
I genitori Donna
Candida Maria Ciampoli erano
Don Filippo d’Errico (Monte S. Angelo 1769 – 1823) dottore
fisico, ricchissimo possidente, repubblicano e patriota,
capeggiò, a Monte S. Angelo, i moti rivoluzionari del 1799; per
la qual cosa subì, dopo la restaurazione della monarchia
borbonica, la confisca dei beni e la condanna al carcere duro,
che scontò a Ventotene; e Donna Michela da Padova, discendente
di una distinta famiglia di Monte S. Angelo. |
Dal matrimonio di detto Don Nicola e Donna Candida Maria
Ciampoli nacquero numerosi figli, l'ultimo dei quali, diede
origine al ramo.
|
(8)Don Raffaele Sebastiano Basso
(Monte S. Angelo 1787 † ?), ricchissimo proprietario, dottor
fisico, attivissimo nella vita sociale e politica di Monte
S. Angelo, si unì in matrimonio con
(9)Donna Maria Francesca d’Errico,
(Monte S. Angelo ? † ?), ricchissima
possidente, era discendente di una distintissima famiglia di
Monte S. Angelo, nota per l’impegno civile, politico e
sociale fin dal XVI secolo.
Figlia di (10)Don
Filippo d’Errico (Monte S. Angelo 1769 † 1823),
dottor fisico, ricchissimo possidente, repubblicano e
patriota, capeggiò, a Monte S. Angelo, i moti rivoluzionari
del 1799; per la qual cosa subì, dopo la restaurazione della
monarchia borbonica, la confisca dei beni e la condanna al
carcere duro, che scontò a Ventotene; e di
(11)
Donna Michela de Padova, ricca
possidente, discendeva da una distinta famiglia di Monte S.
Angelo.
Dal matrimonio nacque un unico figlio maschio:
(12)
Don Nicola Basso (Monte S.
Angelo 1817 † 1849), ricchissimo proprietario, dottor
legale, magistrato e generoso patriota, ereditò dal nonno,
(10)
Filippo d’Errico, la passione politica e
repubblicana; per cui fu tratto a morte dopo i moti
rivoluzionari del ’48; si unì in matrimonio con
(13) Donna Rosa de Felice,
ricchissima proprietaria, discendente
|
di una distintissima famiglia di Rodi Garganico, sposò in seconde
nozze Don Filippo Basso (l’autore dei libelli politici), procugino del suo defunto marito.
Dal matrimonio di Don Nicola e Donna Rosa, nacquero
due figli, Raffaele e
Marietta, già in tenera età
titolari, dopo la morte del padre, di una rendita valutabile
nell’ordine di centinaia di migliaia di ducati.
Marietta convolò a nozze con Don
Tommaso Ventrella, un ricchissimo gentiluomo di
Ischitella sul Gargano. |

Moneta da 30 ducati -
emissione
1826 |
(14)
On. Cav. Raffaele Basso (Monte
S. Angelo 1842 † Foggia 1922), ereditò la passione politica
e repubblicana del padre e degli altri antenati: all’età di
18 anni militò con il grado di ufficiale nei Corpi
Garibaldini (Cacciatori dell’Ofanto); a 20 anni fu sindaco
di Monte S. Angelo; a 30 divenne deputato al Parlamento
Nazionale e lo restò per dieci anni (dal 1872 al 1882);
peraltro, ricoprì per oltre quindici anni la carica di
Presidente del Consiglio Provinciale di
Capitanata (Provincia di Foggia); ancora oggi è ritenuto
dalla storiografia la personalità politica più eminente del
Gargano. |

Monte S.Angelo - la Basilica
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In giovane età si unì in matrimonio con
(15)Donna
Roxane de Luca dei marchesi di Roseto,
figlia di
(16)Don
Pietro de Luca, marchese
di Roseto V. e di
(17)Donna
Lucia Saggese dei marchesi di Vetruscelli, era
nipote (per parte materna) di
(19)Donna
Maria Teressa Filomarino dei duchi della Torre
e dei principi della Rocca, la quale aveva sposato il
(18)Don
Antonio Saggese, marchese
di Vetruscelli; la
famiglia
Filomarino, proprietaria di oltre 90 feudi tra
principati, ducati, marchesati, contee e
baronie, ha attraversato, a partire dall’anno 1000, tutta la
storia del mezzogiorno d’Italia; di essa famiglia sono personaggi
particolarmente eminenti il cardinale Ascanio, noto per la
sontuosità dei suoi palazzi, a Napoli, e i fratelli Ascanio
e Clemente, scienziato e poeta, trucidati dalla folla
partenopea dopo la restaurazione borbonica seguita ai fatti
del 1799.
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Dal matrimonio dell' On. Cav.
Raffaele Basso
con Donna Roxane de Luca, nacque una numerosa prole: Roselvira (maritata
Basso), Nicola
Pietro Maria, Bianca (maritata
Amicarelli),
Lucia (maritata
Basso), Edvige (maritata
Amicarelli),
Michele Adriano, morto
ricchissimo e senza prole nel 1951.
(20)
N.H. Don
Nicola Pietro Maria Basso (Monte S. Angelo 1867 †
Manfredonia 1941), ricco proprietario, studioso di
filosofia, collezionista di libri antichi e pregiati, si unì
in matrimonio con
(21)Donna
Maria di Iorio (1885 † 1972), con la quale generò una
numerosa prole (11 figli).
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Albero genealogico
schematizzato |
(1)Don
Marco Basso
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(2)Don Giovanni Agnello
Basso----(3)Donna Agnese
dei baroni de Martino
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(4)Don Gerolamo Basso------(5)Donna Agnese de Mandia
|______________________________|
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(6)Don Nicola Basso-----(7)Donna Candida Maria
Ciampoli,
figlia di Don Domenico Ciampoli e Donna Veneranda Pepe
|______________________________|
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(10)Don
Filippo d’Errico----(11)Donna Michela de
Padova
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|__________________________|
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(8)Don Raffaele Sebastiano
Basso---------------------(9)Donna Maria Francesca d’Errico
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(18)Don
Antonio Saggese---(19)Donna
Maria Teressa Filomarino
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|________________________________|
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(17)Donna
Lucia Saggese---------(16)Don
Pietro de Luca
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|_____________________________|
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(12)Don Nicola Basso----(13)Donna Rosa de Felice |
|___________________________|
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(14)On. Cav. Raffaele Basso------------------------(15)Donna
Roxane de Luca
|________________________________________________|
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(20)N.H. Don
Nicola Pietro Maria Basso----(21)Donna
Maria di Iorio
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