
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Corvi |
Arma:
la più antica: d’oro al corvo imperiale, sormontato da
un giglio di rosso nel capo;
poi: d’oro al corvo di nero fermo sulla più alta delle
tre vette di un monte di verde all’italiana movente dalla
punta, accompagnato in capo da un giglio di rosso;
dal 1606: partito, nel 1° d’oro al corvo di nero fermo
sulla più alta delle tre vette di un monte di verde
all’italiana movente dalla punta, accompagnato in capo da un
giglio di rosso, nel 2° troncato: a) d’azzurro al busto di
sovrano coronato d’oro accompagnato in capo da tre stelle dello
stesso; b) di verde a tre bande d’oro (Zazzara e d’Aragona).
Cimiero: drago uscente
Motto: Post tenebras spero lucem
Dimora: Sulmona |

© Sulmona - Arma Famiglia Corvi
Foto di Stefano Vittorio Mari. |
Titoli: patrizi dell’Aquila (1692), nobili di
Sulmona, baroni di Fontecchio, baroni di S. Pio, baroni
di Torre Cerviglioni (1481), marchesi di Zazzara (1606).
La famiglia napoletana Corvi (o Corvo, de Corvis, Corbo)
si diramò in Abruzzo stabilendosi nelle città di Atri,
Ortona a Mare, L’Aquila e Sulmona; ebbe numerosi feudi
tra i quali: Campovalente, Canacchiola, Carceri,
Cerasoli, Cerrano, Pietrabbontante, Roccascalegna, S.
Pio, Torre Cerviglioni, Cannocchiale, Morrone e Jaevim
di Isernia (gli ultimi tre feudi in comproprietà con
la famiglia De Matteis).
Vestì l’abito di Malta dal 1507.
Un ramo della famiglia si stabilì a Sulmona verso la
metà del XIV secolo con Seniola de Corvo, ricco
mercante. |

© Sulmona - Atrio di Palazzo
Corvi
Foto di Stefano Vittorio Mari. |
Annibale Corvi (n. 1570
†
1638), figlio di Vincenzo feudatario di
Fontecchio, di S. Pio e Roccascaligna, impalmò nel 1597
la nobildonna napoletana Giovanna Zazzara, figlia del
marchese Giovanni Vincenzo e della nobildonna Isabella
Strina. La predetta Giovanna Zazzara, rimasta vedova,
sposò nel 1606 Annibale II Corvi, sindaco di
Sulmona che acquisì il titolo di marchese di Zazzara.
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© Sulmona - Stemma
partito con le armi Corvi e Zazzera
Foto di Stefano Vittorio Mari. |
Nel 1647 durante la sommossa contro gli Spagnoli,
capeggiata dal genovese Giovanni Grillo, generale di
Enrico II duca di Guisa (1614 † 1664) che aspirava al
trono di Napoli, gli abitanti del castello di Fontecchio,
situato in
Abruzzo ultra, tutta murata con sette porte
d’accesso, resistettero all’assedio; la nobildonna
Giulia Muzii, vedova di Pompeo Corvi, barone di
Fontecchio, difese eroicamente le mura ed uccise con un
colpo di spingarda il capo degli assediatori.
Francesco Antonio Corbo,
Maggiore, fu nominato
Cavaliere di Diritto del Reale Ordine Militare di S.
Giorgio della Riunione con decreto del 7.10.1819. |

© Sulmona - Stemma
famiglia Corvi
Foto di Stefano Vittorio Mari. |

© Sulmona - Palazzo Corvi
Zazzera
Foto di Stefano Vittorio Mari. |
Alcune famiglie imparentate con i Corvi:
AMMONE: Felicita Corvi, nata nel 1484, figlia di
Pietro e Larenzia de Rinaldis, impalmò Giovanni
Luigi
Ammone.
MATTEIS (de): Porzia Corvi, figlia dei coniugi
Nicola e di Aurora Corvi, nel 1782 sposò
Scipione Belisario de Matteris.
MAZZARA: Giovanna Corvi (n. 1818 † 1882), figlia
del barone Scipione III, impalmò Achille Mazzara,
figlio di Giuseppe marchese di Torre dei Passeri.
PETRIS (de): Annibale III (n. 1639 † 1715) nel
1685 convolò a nozze con Maddalena de Petris, figlia di
Felice, barone di Castiglione della Pescara.
PAZZIS (de): Giuseppe Donato Corvi (n. 1644 †
1706) sposò Porzia de Pazzis, nobildonna di Ortona a
Mare. |

© Sulmona - Palazzo Corvi
Zazzera
Foto di Stefano Vittorio Mari. |
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