Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.   

Perrone di Sellia

(de Perrono - France)

 

Don MARCO ANTONIO S.E.R. – Rossano 1590 c.a  Roma 1659 - Orgoglio della Casa Perrone.
Abate dell’Ordine San Francesco da Paola e Protonotario Apostolico, facente parte della Famiglia Papale.

Dalla Basilica di Sant'Andrea delle Fratte in Roma, situata nei pressi di Piazza di Spagna, si può accedere all'ampio chiostro dell’ ex Convento ove è la tomba di  S.E.R.ma Don Marco Antonio Perrone, fratello di S.E.R.ma Don Giovan Tomaso Perrone Vescovo di Nicastro e zio dei fratelli Don Giovan Lorenzo Perrone, Barone di Sellia (primogenito) e Don Baldassarre Perrone, Barone di Zagarise e Sersale (secondogenito).  

© Immagine proprietà Casa Perrone di Sellia

D        O        M

ABATI MARCO ANTONIO PERRONIO PROTHONOT.

APOSTOLICO NOBILI ROSSANENSI  SED DOCTRINA

ET PROBITATE NOBILIORI  IO: TOMAE PERRONII EPISCOPI

NEOCASTREN FRATI EMINTISS CARD BRANCATI

A IURIS PRUDENTIA NEGOTIIS ET AB EODEM AD COMITIA

PONTIFICIA BIS ADDUCTO AETERNITATIS

PORTAS SIBI RESERANDAS HIC EXPECTANTI

IO: LAURENTIUS PERRONIUS  BARO  SELLIAE

ET BALTHASSAR PERRONIUS  BARO ZAGARISII

NEPOTES ET HAEREDES HOC GRATITUDINIS

ET BENEVOLENTIAE MONIMENTUM POSUERE

OBIIT XIII IANUARU  M  D  C  L  I X

AETATIS ANN

E’ interessante - ed è motivo di fierezza – poter leggere nel chiostro di un Monastero romano, sia il nome di Feudatari calabresi (Perrone), che toponimi calabresi (Nicastro, Sellia, Zagarise), testimonianti l’importante legame esistente tra la capitale e la Calabria.

© Immagine proprietà Casa Perrone di Sellia
© La tomba dell'Abate e Protonotario Apostolico Marco Antonio Perrone,componente
della Famiglia Papale, in  S. Andrea delle Fratte in Roma
 

Don GIOVANLORENZO IV – Rossano - Sellia 1600
I Barone di Sellia, Conte Palatino del Sacro Romano Impero  
Non è certo se egli fu il Giovan Lorenzo Perrone, nobile di Rossano, citato dal Gradilone, che fu rapito assieme  ad altri Nobili rossanesi dalla pirateria turca.

Don baldassarre V – Rossano - Zagarise 1600
I Barone di Zagarise e Sersale
fratello minore del Conte Palatino Don Giovan Lorenzo Barone di Sellia

© Proprietà Casa Perrone di Sellia
© Pergamena investitura Baronie di Zagarise e Sersale
al Barone Don Baldassarre Perrone

Donna MADDALENA – Catanzaro secolo XVIII dei Baroni di Sellia
Badessa del Convento di San Caterina o San Rocco (oggi Caserma Soveria Mannelli della G.d.F.) e del Monastero della Stella negli anni 1735/50
Donna ANNA – Catanzaro secolo XVIII – dei Baroni di Zagarise e Sersale, Monaca professa del Monastero della Stella.
Don GREGORIO (Sellia 1741
1819) ……… ……………………………………………
Barone di Sellia, Ultimo Intestatario Feudale, Conte Palatino del S.R.I. figlio di Don Antonio e Donna Laura dei Baroni Toscano. Antenato diretto del Prof. Maurizio Perrone di Sellia.

Donna TERESA – Catanzaro secolo XVIII – dei Baroni di Sellia
Monaca di Clausura del monastero della Stella nel 1740.

Don NICOLA (Sellia 1802 Catanzaro 1892)
Barone di Sellia, Conte Palatino del Sacro Romano Impero
Fu tra i più grandi proprietari terrieri della Calabria (Sellia, Sellia Marina, Squillace, Amaroni e Vallefiorita). Impalmò la Baronessa Donna Aurora Assanti Gironda di Squillace. Padre di Don Rosario Maria Barone di Sellia  e Conte Palatino del Sacro Romano Impero (Catanzaro 1839 
Sellia 1920).
Ancora giovanetto scampò miracolosamente alla congiura perpetrata dentro il Castello di Sellia e ordita a scopo usurpativo durante i moti carbonari,  dove fu ucciso il fratello maggiore Barone Don Francesco.

© Immagine proprietà Casa Perrone
Don Rosario Maria, Barone di Sellia, Conte Palatino del S.R.I.
(Catanzaro 1839
 Sellia 1920) 

Suor CLEMENTINA – Catanzaro XIX secolo
Ultima Clarissa del Convento di Clausura della Maddalena. Al secolo Donna MARIA ANTONIA dei Baroni di Sellia, figlia di Don Nicola Barone di Sellia e della Baronessa Donna Aurora Assanti Gironda di Squillace e sorella di Don Rosario Maria Barone di Sellia.

Rimane il sepolcro monumentale nel cimitero urbano di Catanzaro.

© Immagine proprietà Casa Perrone di Sellia
© Ipogeo Suor Clementina Clarissa e Cappella

© Immagine proprietà Casa Perrone di Sellia
© Cimitero monumentale di Catanzaro.

 

TRA STORIA E LEGGENDA


S
ellia, splendido paese con 230 fuochi (ovvero230 famiglie), s’arrocca romanticamente su una balza, che si elevava tra i fiumi Simeri e Alli, navigabili nell’età classica. Le antiche case di pietra, piccine, coi tetti di coppi, sembravano rincorrersi l’un l’altra per arrestarsi, timorose, alla sommità ove dominavano, sul tutto, le vestigia del Castello Normanno, ultima dimora Feudale della Casata Perrone.
Il Castello-Fortezza nacque per volere del normanno Roberto detto il Guiscardo (lo svelto) 1015 – 1085, Conte, Duca di Puglia, Calabria (1059-1085) e Sicilia (1061-1085), figlio di Tancredi d’Altavilla.
Era inaccessibile da ogni parte, tranne che dal lato superiore, nel quale era difesa da un ”fortilizio ben munito; luogo perciò sicuro dalle aggressioni nemiche ed inespugnabile da qualunque assalto”(
p. P. Perri “Memorie Istoriche del comune di Sersale”).
Nel luogo furono rinvenute pietre d’oro e di argento e, ai tempi di re Filippo II di Spagna “furono mandate persone pratiche per ridurre quelle pietre in oro puro e puro argento, ma per essere li boschi lontani, era tanta la spesa per condurre la legna che, non trovandoci utile, lasciarono l’impresa”( G. Marafioti : Cronache et antichità di Calabria, Padova 1601).


© Sellia - Particolare delle vestigia della Fortezza Baronale Perrone, uno dei più antichi
Castelli Normanni della Calabria e del sud Italia, da cui è visibile il mare Jonio
.


Tra il Castello e l’attiguo Palazzo Baronale era ubicato l'antichissimo frantoio con macine in pietra, anch'esso proprietà del Conte Palatino Don Ercole Eugenio Barone di Sellia.
Il Palazzo, negli oltre cinque secoli di vita, aveva visto tante generazioni, ricevimenti con ospiti illustri, balli in maschera con numerosi ospiti provenienti da centri vicini. Tra gli ultimi amici del nonno del Prof. MAURIZIO Perrone di Sellia, ricevuti nel Palazzo, vi furono il principe Don Valerio Pignatelli, colonnello degli Arditi, soldato molto coraggioso e pluridecorato,
con la moglie, già marchesa De Seta, che abitavano a Feudo nella Marina di Sellia.

 
Ma quelle mura avevano visto, pure, la tragedia dell'uccisione del primogenito del Barone Don Francesco Perrone che perì tra le braccia della madre, vedova di Don Saverio Perrone Barone di Sellia
.
Giuseppe Bonaparte, re di Napoli e fratello di Napoleone, emanò la legge 2 agosto 1806 con la quale abolì la feudalità nel Regno: “ La feudalità con tutte le sue attribuzioni resta abolita. Tutte le giurisdizioni sinora baronali, ed i proventi qualunque che vi siano stati annessi, sono reintegrati alla sovranità, dalla quale saranno inseparabili”.
 ………………

Non bisogna dimenticare che sino a quella data la Baronia di Sellia aveva giurisdizione per le Cause criminali di primo e secondo grado, e il vetusto Palazzo del '400 aveva, oltre alle cantine con botti storiche, le segrete con catene al muro.
Per alcuni fu l’occasione propizia per cospirare contro i Perrone con lo scopo di appropriarsi delle proprietà terriere; nella notte del 31 gennaio 1821, tristemente ricordata come la “Strage di Sellia”, i cospiratori penetrarono nel palazzo, uccisero a pugnalate Don Francesco che morì tra le braccia della madre vedova, Baronessa Donna Gaetana Marincola Cattaneo, la quale morì di crepacuore per il dolore.

Un fido pastore mise in salvo l'altro figlio dei Baroni di Sellia, Don Nicola (Sellia, 1802 Catanzaro, 1892), prima che le fiamme avvolgessero tutto l’edificio. Il giovane  fu portato nella Sila calabrese e, successivamente, con l'aiuto del Barone Assanti Gironda di Squillace riuscì in parte a riavere i suoi beni, e impalmò la figlia del Barone Donna Aurora Assanti Gironda.

© Immagine proprietà Casa Perrone
© Don Nicola Perrone (Sellia, 1802
1892) Barone di Sellia e Conte Palatino, quasi novantenne, che da giovinetto scampò alla congiura perpetrata nel Castello di Sellia

© Immagine proprietà Casa Perrone
© Don Ercole Eugenio Perrone  
 (Sellia 1888
Simeri Crichi 1949)  
 Conte Palatino del S.R.I. e  Barone di Sellia
 

Si narra che per oltre due secoli l’impronta della mano insanguinata del giovane Barone Don Francesco Perrone è rimasta indelebile sul muro e di notte le strazianti urla si confondevano con il rumore del vento.

Il muro fu abbattuto nel 1943, quando Sellia subì il disastro nel 1943 colpendo anche il grande Palazzo Baronale.
L'altra sorella dell'ucciso, Donna Isabella, abitava il Palazzo Baronale di Belcastro essendo moglie di Marcello Poerio Barone di Belcastro legato ai moti insurrezionali e Oratore della Vendita carbonica di Sellia.

 

Famiglie imparentate con casa Perrone


In Rossano, i Baroni di Sellia contrassero matrimoni con membri delle nobili Case Abenante, Amarelli, Blasco, Campagna, Crispo, Denoli, Greco, Labonìa, Le Pera di Acri, Martucci, Mezzotero, Monetii, de Muro, Otranto Rapani, de Riso, de Rosis, de Stefano, Toscano, ma erano apparentati con tutte le altre Case, essendo che i nobili sposavano soltanto tra loro.

In Catanzaro, i Baroni di Sellia contrassero matrimoni con membri delle nobili Case Assanti-Gironda, Grimaldi, Longobucco, Marincola di Petrizzi, Marincola Cattaneo, Marsico, Marzano, Morano, Oliverio, Poerio, Pugliatti, Rhodio, Rocca, Sanseverino, Tronca ma erano apparentati con tutte le altre Case, essendo che i nobili sposavano soltanto tra loro.

© Immagine proprietà Casa Perrone
© Donna Maria Rosa Perrone moglie del Marchese Bernardino Grimaldi,
 Ministro del Regno d'Italia
 
 

EPILOGO


Alcuni personaggi nobili, sono arrivati al punto di  privare delle sostanze anche la propria famiglia, per darle ai bisognosi. In questo ambito primeggiano gli esponenti di Casa Perrone quali S.E. R.ma Don Giovan Tomaso Vescovo di Nicastro, quando vendette i feudi di Famiglia per sostentare il popolo di Nicastro afflitto dal terribile sisma del 1638 e Fondare la Cattedrale e il Palazzo Vescovile.
Domenico e Tommaso Perrone risultano iscritti nell’Albo degli Avvocati del 1780, istituito per la prima volta al Mondo, elaborato dal legislatore del Regno di Napoli.

Ancora oggi, quando si parla dei personaggi che hanno dato lustro alle città del Meridione, la famiglia Perrone di Sellia, viene ricordata nelle conferenze che hanno per tema la storia e l'araldica. 

© Immagine proprietà www.nobili-napoletani.it

© Immagine proprietà www.nobili-napoletani.it

© Napoli - Castel Nuovo - conferenza ""La Cavalleria: essenza e significati dal Medioevo all'età Moderna"


La famiglia è oggi rappresentata dal
Conte Palatino Maurizio Perrone Barone di Sellia, Nobile di Rossano, Nobile di Amantea, Patrizio di Crotone. Discendente diretto dell'illustrissimo Conte Palatino del S.R.I. Don Giovanni, del I Barone di Sellia Don Giovan Lorenzo IV e dell'ultimo Intestatario Feudale di Sellia, Barone Don Gregorio.


Maurizio Perrone Barone di Sellia
Conte Palatino del S.R.I.


Cavaliere  dell’Ordine Equestre del
Santo Sepolcro di Gerusalemme

Gli interessi del prof. Maurizio Perrone di Sellia vanno dalla Cultura, all’amore per la Natura, binomio considerato eccellente.

Poeta, Scrittore, Storico, Araldista, Esperto degustatore

"Premio alla Cultura G. Calogero" 2009 - XXII Edizione

Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme – Concha Peregrinatoris
Relatore in Conferenze storiche, letterarie, estetiche
Storico e Saggista (Albo Naz. degli Scrittori “S. L. S. I.” Roma - sez. Calabria)
Collaboratore dei periodici culturali "Pagine Bianche" "Calabria Letteraria" "Corriere di Roma"
Autore di saggi letterari, storici e filosofici Presidente dell’U.M.I. per la provincia di Catanzaro
Professore di Enologia a c. presso istituti di Stato
Sommelier (Associazione Italiana Sommelier)

Esperto Degustatore dei vini D.O.C. (Albo Esperti Degustatori - Camera di Commercio Catanzaro)

Assaggiatore Professionale di Olio extra vergine di Oliva (Albo Nazionale Assaggiatori Professionali del Ministero Politiche Agricole e Forestali)


 Conte Maurizio Perrone Barone di Sellia



"In nomine Sancti Graal", una delle opere letterarie del prof. Maurizio Perrone di Sellia



 

 

DOCUMENTI E TESTIMONIANZE

 

© Immagine proprietà Casa Perrone

© Immagine proprietà Casa Perrone

© Immagine proprietà Casa Perrone
© Testamento del ‘700 del Conte Palatino del S.R.I. Marco Antonio Perrone de’ Baroni di Sellia.
Il Testatore oltre a disporre dei lasciti, esprime la  volontà che i suoi funerali siano senza pompa e  nella
semplice nobiltà  e che le sue spoglie mortali siano seppellite a Sellia, Terra degli Avi.
(Giuseppe Pollinzi, notaro in Sellia)
 
 

© Immagine proprietà Casa Perrone
© Ringraziamenti per la partecipazione al dolore per la scomparsa
di S.M. la Regina Maria Josè
 

© Immagine proprietà Casa Perrone
Ringraziamenti dei Re di Spagna in risposta agli Auguri per la nascita di
 Dona Leonor infanta di Spagna 
 

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