Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Broccoli

A cura del giornalista Michele Broccoli, perito araldico

Armi:

la più antica: d’oro alla banda di azzurro accompagnata nel Cantone sinistro della punta da un broccolo fiorito di rosso, gambuto d’oro e nel cantone destro del capo da tre stelle di rosso, bene ordinate.
Poi:
d’azzurro alla fascia d’argento accostata in capo da tre stelle rosse(6) poste nel cantone destro del capo.


© Arma più antica della Famiglia Broccoli

E’ tradizione che la Famiglia Broccoli sia di origine Normanna, stabilitasi nell’ XI secolo nella Pentapoli Mediterranea(1); nell’800 era attestato un ramo patrizio della stessa famiglia rappresentato da un Sebastiano Broccoli, sindaco, un Remigio, Capitano nell’Esercito Italiano, ed in Fano un Arciprete di nome Marco, Cavaliere dell’Ordine Mauriziano(2).

Si ritiene che tre altri rami di questa famiglia, si siano, in seguito, stanziati nel Regno di Napoli, due secoli dopo, all’epoca delle guerre per la Successione Sveva(3). La prima memoria scritta della Famiglia Broccoli risale al 1432: a quest’epoca è indicata come  sub-feudataria(4) nella Giurisdizione Cassinese.

A quest’epoca nel corso della compilazione dell’inventario dei beni della Chiesa Madre di S. Pietro, presso Cassino, sono annotati, tra gli altri compadroni gli “heredes Francisci Broccoli de San Petro in  Monasterio"(5).
Una tradizione familiare ricorda poi che Francesco Broccoli, II  di nome, fu al comando delle truppe, del Monastero di Montecassino, nelle guerre interne combattute dall’Abbazia. In considerazione del valore militare dimostrato dallo stesso, in difesa dell’Abbazia, fu elevato al grado di Gastaldato
(6) ed ebbe dono di un Feudo detto Plaja del quale i suoi eredi, rimasero in possesso fino alla fine del XIX secolo(7).


© Vairano Patenora (Ce) - Lapide che ricorda l'anno e il nome del fondatore del Palazzo Broccoli,
ora di proprietà della Famiglia Vallante

Lo stemma parlante della famiglia, si fa risalire sempre al XV secolo(8). Le tre stelle rosse indicano, come è fama, i tre rami della famiglia, il ramo di Pesaro, quello di Sessa, estintosi nella persona di Francesco Broccoli, Vescovo di Polignano di Bari nel 1765(9) e quello di Marzano che dal 1654 al 1701 ebbe stanza nel Feudo di Marzano, ed a quell’epoca, si suddivise in un ramo tuttora fiorente nella città di Marzano, e l’altro che si trapiantò nel Castello di Vairano, antico feudo dei Duchi di Sessa.


© Stemma più recente della Famiglia Broccoli

Il ramo di Vairano(10), conta sette generazioni:
-
Tommaso di Marzano, sposa Caterina Geremia, vedova di Michele di Sisto Geremia di Vairano 1701
- Michele, figlio, sposa Margherita Geremia, sua cugina 1721
- Marcantonio, figlio, sposa , sposa Isabella Geremia, sua cugina, 1743  
- Michele, II di nome, sposa Anna Prete, 1764
-
Francesco, IV di nome, fu Governatore di Vairano sposa Orsola De Angelis(11)
- Angelo, figlio, sposa Marianna Cianciulli, del ramo di Atripalda, figlia di Sua Eccellenza il Gran Giudice Don Michelangelo Cianciulli, e sorella del già Intendente di Napoli Commendatore Don Carlo e del Consultore di Stato cav. Don Luigi - 1808
(12).


© Don Angelo Broccoli senior


© Donna Marianna Cianciulli

- Francesco(13) (1813 1894) sposa Elisabetta Cuciniello, del ramo della Torre, figlia di Ciro, ingegnere Direttore delle Reali Delizie, Autore del disegno del Camposanto di Napoli, e nipote del Generale Domenico Cuciniello, Cavaliere di San Ferdinando, e Costruttore dell’antico Porto Militare di Napoli(14).


Don Francesco Broccoli (1813
1894)


Donna Elisabetta Cuciniello

- Angelo (1824 1924) archeologo e giureconsulto insigne; autore di circa 80 pubblicazioni di argomento storico, ed archivistico, vice-presidente del Consiglio Provinciale (1900) di Terra di Lavoro, deputato al Parlamento Nazionale per i Collegi di Teano, Caserta II, e poi ancora Teano per le legislature dalla XIV alla XVII ininterrottamente e per le legislature XIX e XXI.   

Don Angelo Broccoli (1842 1924) da giovane e più in là con gli anni

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Note:
1) -
La Pentapoli Mediterranea fu uno dei sette distretti militari in cui venne suddiviso l’Esarcato d’Italia dall’Imperatore Bizantino Maurizio I (582-602). Tale distretto comprendeva i territori di cinque importanti città episcopali: Rimini, Pesaro, Ancona, Senigallia e Fano. Oggi i territori che facevano parte dell’originaria Pentapoli Mediterranea, sono compresi per lo più nella Regione Marche.
2) - Notizie nell’Archivio di Famiglia concesse dal Gran Magistero Mauriziano.
3) - Tradizione che si riscontra comune nelle memorie familiari dei Rami di Marzano, e Vairano, e che si ricorda fosse narrata in un Manoscritto, del 1400, smarritosi nel burrascoso periodo della Repubblica Napoletana del 1799.
4) - Il Sub-feudo(o suffeudo) è un feudo affidato da un Vassallo ad un altro, di grado inferiore.
5) - E.  Gattola. Ad historiam Abbatiae cassinensis accessiones, , Venezia, S.  Coleti 1734
6) - Il  castaldo o gastaldo termine che deriva dall’espressione longobarda gastald ”fattore” indica l’amministratore dei beni di una famiglia o di un monastero.
7) - Estratto dell’antico Catasto detto Onciario del Comune di Vairano.
8) -
Le Versioni dello Stemma della Famiglia Broccoli sono due; la prima, definita parlante che si blasona: d’oro alla banda di azzurro accompagnata nel Cantone sinistro della punta da un broccolo fiorito di rosso, gambuto d’oro e nel cantone destro del capo da tre stelle di rosso, bene ordinate. Una caratteristica  è l’utilizzo, come cimiero, del bastone Pastorale, innestato alla croce. Il Pastorale è il bastone utilizzato dei Vescovi durante le cerimonie religiose più solenni. Una interpretazione araldica vuole che ricordi  Mons.  Francesco Broccoli, Vescovo di Polignano nel 1765. Questa Insegna gentilizia, fu usata, ab antiquo, dalla Famiglia ed era raffigurato in una sala interna del Palazzo Broccoli, sito in Vairano Patenora (Ce) attualmente di proprietà della Famiglia Vallante (estratto dall’ attestazione giudiziale del 7 novembre 1934 esistente nella Cancelleria della Regia Pretura di Napoli). Una seconda versione dello stemma Broccoli è : d’azzurro alla fascia d’argento accostata in capo da tre stelle rosse(6) poste nel cantone destro del capo. L’unica raffigurazione nota di questa Insegna è contenuta nel Volume manoscritto “ Le Famiglie Nobili della Repubblica di San Marino” conservato nella Biblioteca di Stato e Beni Librari della Repubblica.

9) - Francesco Broccoli nasce a Sessa Aurunca il 24 agosto 1706. Viene nominato Vescovo il 14 dicembre 1767 e consacrato a Roma il 21 dicembre dello stesso anno dal Cardinal Rossi. A guida della Diocesi di Polignano, iniziò subito alcuni restauri urgenti alla Cattedrale ed alla dimora episcopale. Eresse in Polignano il Monte di Pietà. L’Illustre prelato morì il giorno 11 agosto 1775   e fu sepolto nel tumulo dei Vescovi esistente nella Chiesa cattedrale di Polignano  a Mare. Estratto da F. Franco Favale "Polignano, La sua Diocesi, i suoi Pastori", Fasano, Schena Editore, 1992.
10) - Libro Parrocchiale della Chiesa di San Bartolomeo in Vairano che comincia al 1627.
11) - Francesco Broccoli, fu governatore di Vairano. Tra i suoi figli va ricordato Michele Broccoli (1781-1826) Canonico Decano della Cattedrale di Teano, autore della Storia di Teano Sidicino in tre volumi.
12) -
Capitoli matrimoniali del 1808 di Angelo Broccoli e Marianna Cianciulli. Angelo Broccoli (n. 1790 m. 3/3/1850) su Sindaco di Vairano e Capitano delle milizie provinciali.

13) - L’otto marzo del 1869 il Consiglio Principe e Sovrano della Repubblica di San Marino concesse all’Avv. Francesco Broccoli, Console di San Marino a Napoli, il patriziato ereditario(mf) – Archivio di Stato di San Marino, Libro QQ, n.40, carta 113, v.
14) -
Capitoli matrimoniali del 1842 di Francesco Broccoli ed Elisabetta Cuciniello e biografia della Famiglia    Cuciniello estratta dal settimanale Illustrato Poliorama Pittoresco, fondato il 20 agosto 1836, da Filippo Cirelli, imprenditore, e Salvatore Fregola, pittore.   


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