Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Stemma Famiglia Carbonelli

Famiglia Carbonelli

Arma: d'azzurro al leone d'oro coronato avente sul dorso una croce nera, guardante un sole d'oro posto nel canton destro dello scudo e sinistrato da un crescente d'argento.

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© Napoli -  Stemma Famiglia Carbonelli

La famiglia Carbonelli, originaria della Germania, fu feudataria in Calabria sin dal XIII secolo; si diramò in Monopoli e Napoli ove ottennero i feudi di Letino nel 1695 e poi quelli di Aliano e Campofigliolo, in Terra di Lavoro.
Tra i personaggi più noti:
GIUSEPPE († 1640) e Gian Giacomo († 1669) furono valenti giureconsulti.

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© Napoli - Cappella con i busti di Giuseppe e Gian Giacomo Carbonelli - Anno 1640

Domenico Carbonelli (Napoli, 1790 † ivi, 30 settembre 1870), barone di Letino, sposò Mariantonia d'Aulisio Garigliota (Napoli, 20 febbraio 1765 † ivi, 1844), figlia del marchese Costantino.

SALVATORE Carbonelli (Napoli,1820 † 1906), quinto barone di Letino, uomo di grande cultura, partecipò nel 1845 a Napoli al Congresso degli scienziati italiani; pubblicò diverse opere tra le quali "Un modo per far prosperare l'agricoltura e l'industria" e "La Chiesa, la proprietà, lo Stato nell'intimità del loro rapporto".
Fu fedelissimo di re Ferdinando II di Borbone che lo nominò Ministro delle Finanze nel nuovo governo in esilio a Roma, dopo essere stati insieme durante il tragico assedio l'assedio di Gaeta del 1860.  D. Pietro Calà Ulloa fu nominato primo ministro.


© Napoli - Stemma dei Carbonelli

Antonio Carbonelli di Tullio dedicò al fratello Giovanni la cappella gentilizia, ubicata accanto al palazzo di famiglia in Napoli; la cappella fu ampliata dando luogo alla costruzione della chiesa dedicata a S. Antonio da Padona.

Via - Corso secondigliano

Chiesa di S Antonio da Padova

Per la genealogia si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace.


Continua nel sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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