Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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d'Aulisio Garigliota |
a cura dell'Avv.
Costantino d'Aulisio Garigliota |
Arma: semitroncato in banda e partito, nel 1° di rosso al
leone al naturale passante, nel 2° scaccato d’argento e
d’azzurro (d'Aulisio); nel 3° di rosso al leone d’oro posto su
una mare ondato d’azzurro e d’argento (Garigliota).
Titoli: nobili, marchesi.
Dimore: Napoli, Taurasi e San Giorgio a Cremano. |
Stemma dei marchesi d'Aulisio
Garigliota |
L’antica famiglia d’Aulisio Garigliota, in antiquo D’Aloyso
y Garilotta, di origini spagnole, si trasferì a Napoli
al seguito dell’Imperatore Carlo V d'Asburgo-Spagna,
intorno alla metà del 1500
(1).
Raggiunse il massimo dello splendore ai tempi dei Borbone. Sin da epoca lontana, risultano,
menzionati con il titolo di
marchese di Polvica e Satacroce, villaggi di
Napoli, e hanno annoverato, tra i loro membri, molti
uomini di chiesa, militari e funzionari pubblici di alto
rango. |
Luigi d’Aulisio Garigliota (Napoli, 5 marzo 1779
†
Napoli, 8 agosto 1846), figlio del marchese Costantino
(1716
†
1812) e di Maria Grazia Gomez Paloma, figlia del tenente
generale don Errico, marchese di Olivera. Intraprese la carriera
militare entrando nella Real Marina Militare di Napoli ed appena
ventenne nel 1799 fu dal re Ferdinando di Borbone nominato
Alfiere di vascello e decorato con una medaglia d’onore nel
1800; nel 1801 ottenne il grado di Tenente di Vascello. Sposò il
9 ottobre 1818 Carolina
Sanchez (†
22 gennaio 1856). Luigi fu cavaliere del
Sacro Militare Ordine
Costantiniano di San Giorgio e del
Reale Ordine di San Giorgio
della Riunione; nel 1825 si ritirò dalla carica militare, ma
continuò a lavorare come maestro degli allievi della Marina,
direttore dell’arsenale e dell’ospedale della Marina,
comandante del Distretto di Pescara e procuratore del Re in piu’
Consigli di Guerra. |
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Mariantonia d'Aulisio Garigliota (Napoli, 20
febbraio 1765
†
ivi, 1844), sorella di Luigi e figliola anch'essa del
marchese Costantino, a 21 anni tra il febbraio e il
maggio del 1786, sposò Domenico
Carbonelli, barone di
Letino (†
Napoli, 30 settembre 1870).
Il legame familiare con i Carbonelli si ripropone nel
1889, Laura d'Aulisio Garigliota (1863
†
1935), nipote diretta del marchese Giuseppe (1839) sposò
Guglielmo Carbonelli dei baroni di Letino (1860
†
1924), procuratore presso la Corte di Cassazione. |
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Il marchese Costantino d'Aulisio Garigliota (n.
Napoli, 3 settembre 1815), figlio del marchese
Salvatore (1774
†
1842) e di Maria Antonia Stalhy (1795
†
1874) figlia del commendatore Raffaele, ambasciatore e
consigliere del re Ferdinando II di Borbone dal quale
ebbe in dono una bottoneria di diamanti, rivestì la
carica di eletto per la città di Napoli per sette anni
sino al luglio del 1850 quando aveva solo 35 anni, e ad
egli venne assegnata la sezione Mercato, mentre fu
nominato Sindaco della città Nazario
Sanfelice, duca di
Bagnoli. |
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Nel luglio del 1850, fu sostituito da Francesco
Capparelli ed inviato a Paola nel mese di agosto, per
assumere la carica di Sovrintendente del distretto,
dove, la sera del 2 agosto dello stesso anno, organizzò
una solenne festa in onore della visita della
regina Maria Teresa d’Austria, seconda moglie
di Ferdinando II di Borbone, come mai era avvenuto in
passato a Paola, come riportato dal giornale militare
politico scientifico letterario "L'Araldo" del 16 agosto
1850, n° 180. |
Carlo d’Aulisio Garigliota (1823
†
1893), figlio del marchese Salvatore, giudice
conciliatore della sezione Chiaia di Napoli, e fratello
minore del marchesino Costantino, a soli 20 anni fu
regio procuratore della diocesi di Aversa, mentre l’anno
successivo fu nominato Guardia del Corpo a Cavallo con
Regio decreto dell’8 febbraio 1844. |
Almanacco Reale del Regno delle Due
Sicilie, anno 1843, fol. 209 |
Fu addestrato a Capua e fu acquartierato a Napoli; nel
settembre 1860, con il grado di capitano, raggiunse
prima Capua e poi Gaeta dove rimase in guarnigione,
partecipando attivamente e fervidamente per respingere
l'esercito garibaldino-sabaudo. |
Capua, primavera del
1860, un gruppo di militari con al centro
S.A.R. Luigi Maria di Borbone
Conte di Trani, e il capitano Carlo dei marchesi d'Aulisio
Garigliota (2) |
Giuseppe d’Aulisio Garigliota (n.1839),
figlio ed erede del marchese Costantino e di Luisa Giugnano, come lo zio paterno Carlo, intraprese la
carriera militare e, all’età di 21 anni, fu nominato
Guardia del Corpo a Cavallo. Suo fratello Guglielmo fu
Procuratore Generale del Re e Procuratore Generale
presso il Tribunale Civile e Penale di Lucca. |
Pasquale d’Aulisio Garigliota (17
maggio 1768
† 29 settembre 1846), figlio del
marchese Costantino (1716
†
1812) e di Maria Grazia Gomez Paloma, fu
indirizzato alla vita di chiesa come suo fratello
Raffaele. Avendo simpatizzato per la
Repubblica
Napoletana del 1799 fu fu costretto a recarsi
in esilio in Francia e per molti anni ivi fu sacerdote. |
"Commemorazione di persone Ragguardevoli
mancate alle Due Sicilie per l’anno 1843,
dal 3 novembre 1845 al 2 novembre 1846", Napoli
-Tipografia dell’Urania 1846 |
Palazzo marchionale di Taurasi (Avellino) |
Il castello di Taurasi, in
Principato Ultra,
nel 1600 fu trasformato in palazzo gentilizio;
appartenne ai
Gesualdo
(1506), ai Ludovisi (1636), ai
della Marra
(1668), ai
Carafa,
ai Latilla (1726), al Banco del Regno delle Due Sicilie
(1815) ed, infine, lo acquistarono i d’Aulisio
Garigliota in data 30 aprile 1824, che nel 1826 diedero
in fitto al canonico Felice de Arena la torre con due
stanze adiacenti.
Sul camino della sala Gesualdo, nel palazzo marchionale
di Taurasi, era collocato lo stemma d'Aulisio Garigliota,
eroso dal tempo. |
Stemma
d'Aulisio Garigliota |
Note:
(1) -
Attestazione giudiziale, sottoscritta
presso la Pretura di Napoli il 24 aprile 1953.
(2) - Roberto M.
Selvaggi, "Nomi e volti di un esercito dimenticato", pp.
363-367
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