La famiglia GALLERATA, è opionione che abbia preso
cognome dalla terra di GALLERATA nello Stato di Milano, e si trovano
memorie nobili di Personaggi di essa, come dice Giovanni Pietro de
Crescenzj nel suo libro intitolato “Anfiteatro Romano” ove si
discorse delle Nobili famiglie di Milano. Di questa famiglia fù PIETRO, che
rimandato da Lodovico Sforza detto il Moro Duca di
Milano per Ambasciadore al Re di Napoli il quale da Maria della
Rovera sua moglie, ebbe molti figli così maschi come femmine, frà
quali fu FILIPPO, e BIANCA maritata in Napoli con Ranieri Gualano, e
GIOVANNA data in moglie a Federico
Carrafa primo Marchese di S. Lucido, ed ISABELLA a Fabbrizio
di Capua secondogenito de Conti di Palena,
dal quale discesero i Marchesi di Campolattaro e i
Principi di Morcone; FILIPPO si allevò alla Corte di
Ferdinando primo
Rè di Napoli, GIOVANNI TOMMASO il quale avendo beni nel Milanese
venne a servigio del Duca Francesco 2 avendo prima in Napoli
maritate due sorelle l’una in Casa di Capua l’altra nei Carrafa ove
restò anche un Fratello per nome ANTONIO dal quale bisogna
necessariamente dire discendere da questi il Ramo che goderono al
seggio di Nido e che si estinse nel principio del secolo presente.
GIOVANI TOMMASO fu Castellano di Pavia, ed ebbe per
moglie Bianca Botta, della più nobili di quella Città con la quale
procreò molti figli fra quali ALFONSO Dottor del Collegio di Milano,
e Podestà di Pavia, ebbe per moglie Silvia Leguarca Gattinera de
Conti di Valenza, con la quale procreò tra gl’altri figli GIOVANNI
TOMMASO anche egli Dottor del Collegio de Giudici, e Senatori, il
quale da Lodovica Alese Nobile Milanese, ebbe tra gl’altri figli
CARLO Marchese di Corraro, e Signore di altri Feudi sul Milanese. Di
costui si crede che siano figli un altro GIOVANNI TOMMASO Senatore
di Milano, e Podestà in Cremona, e l’Abate COSTANZO il quale de bono
Ct equo viste, ed esaminate le loro scritture sono stati con loro
legittimi discendenti aggregati al Seggio di Nido. |