Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Mattarocci |
Il Cav. Ragionier Giulio Mattarocci, Cavaliere di Merito del
S.M.O. Costantiniano di San Giorgio, promotore
di questo studio
monografico quale doveroso omaggio ai
propri antenati, si é dedicato ad esso per
soddisfare
quell´esigenza insopprimibile dello spirito umano
di ripercorrere le tracce di chi ci ha
preceduto e di far luce
su chi é stato prima di noi. |
Arma:
d'azzurro, al leone sostenuto da una fascia
abbassata, il tutto d'oro, alla pianura di rosso. Lo
scudo, timbrato da un elmo d'acciaio brunito, senza
collana, con la visiera chiusa, e collocato di pieno
profilo a destra, é sormontato da un leone nascente
d'oro e dagli svolazzi d'azzurro, d'oro e di rosso.
Motto: HUMANITATEM SEMPER AMAVERUNT
Residenza: Napoli, Salerno, Firenze, Roma,
Stoccarda, Parigi. |
Stemma in marmo bianco ad altorilievo del secolo
1900, in possesso della famiglia Mattarocci |
L'appellativo cognominale Mattarocci si è presentato nel
corso della storia in forme dall'aspetto diverso
rispetto a quella che ancora oggi viena portata dalla
famiglia, come ad esempio Matarozzi, Mattarozzi,
Materozzi, o ancora, Mattaroccio e Mattaroccia, presenti
questi ultimi anche nella nostra stessa famiglia.
Le notizie più antiche relative al cognome Mattarocci ci
portano nelle terre del Molise. Infatti questa storica
famiglia si instaura saldamente a Frosolone, un piccolo
paese in provincia di Isernia, centro del Sannio Pentro.
Il
Contado del Molise
- unitamente ad altre 11 Province - faceva parte prima
del Regno di Sicilia (1130 - 1281) sotto la Dinastia
Normanna con Ruggero II d`Altavilla/Svevia poi del
Regno di Napoli (1282 - 1815) ed, infine del Regno delle
Due Sicilie (1816 - 1861). |
Proprio grazie ai meriti personali dei rappresentanti della
famiglia Mattarocci, la loro posizione sociale é andata
migliorando di volta in volta dovuta a professioni liberali,
magistrature, cariche, cosicché la famiglia fu annoverata al
ceto della nobiltà civile nonchè della nobiltá
personale sotto Carlo della
Real Casa Borbone.
Il capostipite è il Magnificus Lonardo
Mattaroccia nato a Frosolone nel 1657 (†
17.02.1731), il quale sposatosi dapprima con Angela Paolucci e
dopo con Giovanna Ianiro ebbe da loro 8 figli.
Esaminando i protocolli notarili ed il Catasto Onciario di
Frosolone, è stato accertato che per almeno un secolo e mezzo i
Mattarocci risultano negli atti come “Possidenti” o
“Proprietari“. Persone che possedevano beni fondiari spec.
rustici (o semplicemente possesso di bestiame), e da questi
principalmente traevano i propri mezzi di sostentamento. I
Mattarocci ebbero, quindi, vari feudi rustici (vignali o vigne,
appezzamenti di terreni, campi, caseggiati, molini) tenuti in
servitium detti piú propriamente suffeudi, senza
concessione di alcun titolo nobiliare, ma appartenevano di fatto
al “ Corpo dei Feudatari
del Regno “ (Baronaggio). |
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Nel libro del Colozza “Frosolone,
dalle origini all`eversione del Feudalesimo“,
risultano alcuni Mattarocci in avviate attività
commerciali. Tra i benestanti per le Milizie Provinciali
troviamo il Mag.co Vincenzo e il Mag.co
Rocco. Nel Catasto Generale del 1754 tra i
Deputati eletti in Pubblico Parlamento dell'Universitá
di Frosolone vi si trova Giuseppe Mattarocci
figlio del Magnifico Nicola. Ancora Domenico
Antonio (1765 †
18.02.1825 ) che frequentó la facoltá di medicina per il
diploma di speziale.
Da atto notarile del 06 febbraio 1800 del Notar
Giuseppe Morsella si evince il Magnifico
Vincenzo Mattarocci quale Ordinario Locato della
Regia Dogana di Foggia,
come nell'anno 1796 con ordine della Regia Camera, gli
fu conceduto a censo anfiteutico perpetuo una porzione
di terra di un tomolo a misura dell'anno canone
anfiteutico di carlini dodici, nel luogo denominato
Colle di San Pietro. Da un documento del 1800, fascicolo
888 si rileva tra i Locati Ordinari della Reggia Dogana
di Foggia Giuseppantonio Mattarocci, il Magnifico
Vincenzo e Don Pasquale Mattarocci. Alcuni
documenti relativi a questa famiglia sono conservati
nell`Archivio di Stato di Foggia, nel Fondo della Regia
Dogana. |
Archivio di Stato di Foggia - Don
Pasquale Mattarocci di Frosolone, Locato Ordinario della
Reggia Dogana di Foggia (1806) |
Il 25 giugno 1824, con atto del Notar Francesco
Fazzana si pervenne alla vendita del territorio
“Santa
Croce“ di tomolate quattro, con casa rurale, per il prezzo
di ducati 500 in tante monete d´argento, fatta da Don
Domenico Mattarocci al Sig. Donato Ciampitti .
Atto notarile del 25.06.1824 del
Proprietario Don Domenico Mattarocci - Archivio
di Stato di Campobasso,
Notaio Francesco Fazzana - Autorizz. N.
3736/IX.1 del 12.05.2000 |
Si rileva, inoltre da un atto per Notar Giuseppe
Morsella del 18 marzo 1787 la convenzione tra il
Reverendo Don Cosmo e suo nipote Rocco
Mattarocci, consistente nella donazione nei confronti di
Rocco dei territori denominati: San Martino, Corte
delle Grotte e il Vignale al Grado Palumbo, dietro
pagamento di ducati 100 a divisione di tutti i beni che
possedevano in comune.
I membri di questa famiglia parteciparono attivamente
alla vita politica di Frosolone. A partire dal sec.
1750 i Mattarocci si sono alternati per trimestre nel
governo dell'Università della cittá. La reputazione e
l'importanza del Don Cosmo Mattarocci (n.
03.04.1703) sono resi più che espliciti dal fatto che
nel 1753 egli fu eletto Sindaco della città e che in
seguito, nel biennio che va dal 1759 al 1760, fu suo
fratello Donato (n. 11.02.1710) a ricoprire
questa stessa carica. Da atto notarile del Notar Vago
Domenicantonio del 23.02.1758 ci perviene un'altro loro
fratello Domenico Mattarocci quale Sindaco di
Frosolone.
Una menzione particolare merita il primogenito di
Francesco Mattarocci e Rosa De Cristofaro, il
dottor Domenico Mattarocci, venuto al mondo il
01.07.1815 (†
10.01.1903), magistrato, uomo di prima importanza
del sistema giudiziario italiano, che si unisce in
matrimonio con Donna Maria Maddalena Colozza il 13.11.1841.
Si affermò magistrato di un'austerità incontaminata, e
di altissimo sapere ispirantesi alla morale sociale,
raggiungendo i massimi vertici della suprema
Magistratura
sia nel Regno delle Due Sicilie che quello relativo al
Regno d´Italia.
Fu Giudice e Presidente di Tribunale nelle varie 22
Province del Regno delle Due Sicilie. Nel 1861 con la
proclamazione dell'Unità d´Italia, divenne membro della
Corte di Cassazione di Torino come Consigliere Applicato
e, parallelamente, Primo Presidente della Corte
d´Appello di Catanzaro - 30 aprile 1884 (Gazzetta
Ufficiale n° 229 del Regno d'Italia).
Non abbandonando mai gli studi letterati e filosofici,
pubblicò nel 1856 la sua principale opera giuridica che
ha “per titolo “Dé Rapporti del bello
Sensibile al Diritto Positivo (Napoli 1856).
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Presso la Biblioteca della Societá Napoletana di Storia
Patria a Napoli, si puó prendere visione del "Sunto
Storico" della sua Magistratura che stesso lui
scrisse e diede alle stampe nel 1900, tre anni prima
della sua morte.
"Autografo Sunto Storico della
mia Magistratura" di Domenico Mattarocci, anno
1900
depositato presso la Biblioteca della Societá
Napoletana di Storia Patria - Napoli |
Morì a 88 anni, come si deduce dalla data posta sulla
lapide a sua memoria sul suo sepolcro presso
l'Arciconfraternita Donnaregina del Cimitero Monumentale
di Napoli. Si può leggere l'epigrafe da lui voluta: |
“Qui le ceneri di Domenico Mattarocci,
Presidente di Corte d`Appello, che obbedí soltanto alle
leggi: l'Italia ne è testimone" |
Alcuni componenti della Famiglia Mattarocci furono
Confratelli dell´Augustissima
Arciconfraternita della SS. Trinitá dei Pellegrini
Convalescenti, una delle prime congregazioni
laicali sorte a Napoli intorno agli anni 1550.
L´Istituzione, limitata fin dall´inizio alla sola
assistenza corporale e spirituale dei pellegrini e degli
ammalati, si estese successivamente alla cura delle
anime dei defunti mutandone la denominazione in
Arciconfraternita SS. Trinità dei Convalescenti e
Defunti e dei SS. Cosmo e Damiano ai Banchi Nuovi,
sotto il Regno dei Borbone di Napoli. Degni di essere
ricordati durante il Regno d`Italia, in quanto
Confratelli della stessa Arciconfraternita del cimitero
di Poggioreale di Napoli si hanno:
Ferdinando Gaetano Mattarocci
(1813
†
1904) con sua moglie Maria Vittoria Colavecchio,
Don Cosmo
Mattarocci (1837 †
1917) con sua moglie Palma Fusco,
Ferdinando Giovanni (1867 †
1949) con sua moglie Angela Tarantini e
Gennaro
Mattarocci (1905 †
1967) con sua moglie Giulia Beneduce.
Presso la
Venerabile Arciconfraternita Santa Maria della
Visitazione in Donnaregina, si ha
l´ubicazione del loculo sepolcrale del
dott. Comm.
Domenico Mattarocci ( 01.07.1815 †
10.01.1903 ). |
Altro personaggio dedito alla carriera giudiziaria é il
Magnifico Ferdinando (31.05.1737
†
19.10.1783), figlio di Don Cosmo, Regio Giudice
a Contratto (Regio Contractus Judices), marito
di Vittoria Colaneri figlia di Don Domenico Colaneri,
come viene riportato nel Catasto Onciario. Godeva lo
stesso della Nobiltá naturale, ereditaria, familiare e
cioé “de genere “,
generosa, iniziata con quegli uffici e consolidatasi nel
corso del tempo, secondo il disposto della nota legge
dichiarativa della nobiltà emessa da Carlo III nel 1765
e rimasta in vigore fino alla caduta della monarchia
borbonica nel 1860.
Nella Raccolta dei Decreti Reali del Regno delle Due
Sicilie (Collezione delle Leggi e de` Decreti Reali -
Anno 1829 Semestre 1), è riportato il Regio Decreto del
21 maggio 1828 del Re
Francesco I di
Borbone,
riguardante l'autorizzazione della
Commessione Amministrativa della Pubblica
Beneficenza di Frosolone in MOLISE ad
accertare la Disposizione Testamentaria fatta in favore
dei Poveri (Real Albergo dei Poveri - Napoli )
da parte del Sacerdote Reverendo Don Cosmo
Mattarocci (Atto del 30.05.1816 ). |
Con Don Cosmo nato a Frosolone il 11.06.1837 e
morto a Napoli il 13.10.1917, la famiglia si assesta
definitivamente a Napoli unitamente a diversi membri di
rami collaterali. Successivi spostamenti negli anni a
venire si sono avuti nelle cittá di Salerno, Roma,
Massa e Firenze. |
Oggi i componenti della famiglia Mattarocci sono cosí
distribuiti sul territorio italiano, tutti discendenti
legittimi del Magnifucus Leonardo
Mattarocci :
Dal ramo di Vincenzo (1831/1887) - fratello di Cosmo
- la famiglia é ben rappresentata con i pronipoti (figli
del Medico Enzo) l'Ingegnere dott. Carlo
e lo Psicologo dott. Ferdinando a Firenze, la dott.ssa in filosofia
Raffaella residente a Monza, a Roma il Sig.
Ernesto, il dott. Chirurgo Maurizio e il farmacista
Antonio Mattarocci a Napoli ed infine
Biancamaria anch'ella
laureata in farmacia residente a Roma.
Dal ramo di Gennaro (1905/1967) abbiamo oggi a
Salerno il Cav. Uff. Ferdinando, con i figli Giulio,
Analista Aziendale, residente in Germania e la Sig.ra
Giuliana di Napoli.
Del ramo di Salvatore Mattarocci (1910/1984) di Roma
fanno parte alcuni figli e nipoti quali il Cav. Franco
con il figlio Sig. Marco ed il Sig. Ferdinando con i
figli: il dottor Stefano, Ricercatore in biologia
molecolare presso l'Istituto Marie CURIE a Parigi ed il
Sig. Andrea.
Dal ramo di Ferdinando Giovanni (1867/1949), il
Medico Chirurgo Gaetano (1927 - 2015) appassionato di
poesia e letteratura con il figlio Avvocato Penalista
Walter residente a Massa.
Dal ramo di Don Pasquale (1765/1821), si ha a
Frosolone il Sig. Vittorio Giuseppe. |
La famiglia Mattarocci, nel corso del sec. 1700, ha
contratto alleanze
matrimoniali con alcune famiglie nobili e notabili del
luogo tra le quali i Colozza, i Colavecchio ed infine le
famiglie Colaneri e de Cristofaro.
Nel 1872 la famiglia Mattarocci é stata accolta
nell´antico e prestigioso Ordine dei Santi Maurizio e
Lazzaro nella Classe dei Cavalieri sotto il Gran
Magistero di S.M. Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna e
1° Re d`Italia della Real Casa di Savoia con il
magistrato Domenico Mattarocci. |
Lo stemma di famiglia ha ottenuto la certificazione
vistata dal Ministero di Giustizia il 13.02.2002, dal
Cronista Re d'Armi di Spagna Don Vincente de Cadenas y
Vicent, decano del Corpo nonché l'estratto di registrazione
dell´albero genealogico con tutti i certificati ed atti
di stato civile e parrocchiale a partire dal 1657
presso il Registro Araldico Italiano Pasquini di San
Salvo Marina (Chieti).
In occasione del II° Convegno Nazionale sulla Storia di
Famiglia tenutosi a Casale Monferrato il 24 e 25 giugno
2000, organizzato dalla Scuola di Genealogia, Araldica e
Scienze Documentarie (Prof. Felice degli Uberti) in
Bologna, é stata presentata una relazione a cura del Cav.
(OMRI) Rag. Giulio Mattarocci dal titolo: “Una Genealogia
attraverso I secoli - La Discendenza dei Mattarocci “. |
La storia della famiglia Mattarocci è racchiusa in un libro prevalentemente genealogico, scritto da Giulio Mattarocci e pubblicato
nel 2018. Si tratta di
un lungo cammino durante gli ultimi quattro secoli di
storia: un lavoro minuzioso durato 15 anni di
ricerche, nella narrazione delle vicende storiche di
cui sono stati protagonisti i propri avi attraverso
12 generazioni. |
Atto di morte del Magnifico Ferdinando
Mattarocci (19.10.1783) - Fondo archivistico - Stato
civile di Isernia |
Catasto Onciario del Giudice a Contratti
- Archvio Storico di Frosolone - Mag.co Ferdinando
Mattarocci di Frosolone |
Alcune Famiglie imparentate con I Mattarocci |
COLAVECCHIO: Frosolone 1813 - Maria Vittoia Colavecchio
sposò il 06.02.1837 Ferdinando Gaetano Mattarocci; Donna
Anna Colavecchio sposò nel 1755 ca. Leonardo Mattarocci.
Ritratto di
Ferdinando Gaetano Mattarocci (Frosolone,
2-4-1813 †
Napoli, 11-4-1904) |
COLANERI: Frosolone 1763, Vittoria Colaneri figlia di
Domenico Colaneri sposò il 28.02.1763 il Magnifico Ferdinando Mattarocci
COLOZZA: Don Cristofaro Colozza sposò nel 1728 ca.
Caterina Mattarocci, figlia di Lonardo
Mattarocci; Donna Maria Maddalena Colozza sposò il
13.11.1841 Don Domenico Mattarocci.
Certificato di matrimonio tra Don
Domenico Mattarocci e Donna Maria Maddalena
Colozza (13-11-1841) |
DE CRISTOFARO:
Eugenia de Cristofaro di professione Proprietaria sposò
nel 1783 ca. Don Pasquale Mattarocci.
LIGUORI : Concetta Maria
Liguori
( di Eboli ) sposa nel 1959 Ferdinando
Mattarocci.
Mascione:
Italia Mascione dei Baroni di Fossalto e Castelluccio
sposa nel 1955 ca. Nicola Mattarocci.
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Fonti archivistiche consultate :
- Archivio di Stato di Isernia, Campobasso, Foggia,
Torino
- Biblioteca della Società Napoletana Storia Patria –
Napoli
- Biblioteca Nazionale Palazzo Reale – Napoli
- Biblioteca del Dipartimento di Scienze Giuridiche
filosofiche, Sociologiche, Penalistiche “ Cesare
Beccaria “ Universitá di Milano
- Comune di Frosolone, Napoli
- Archivio Parrocchiale di Frosolone S.Maria Assunta
Frosolone ( Stato delle Anime S.Angelo 1700 – 1800
- Archivio privato Famiglia Zampini
- Basilica dei SS. Maurizio e Lazzaro - Torino
- Archivio Borboni – Napoli ; Almanacchi Reali
Collezione delle Leggi e dé Decreti Reali del
Regno e delle Due Sicilie ...
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Fonti Bibliografiche:
- “ Dalle origini all`eversione del Feudalesimo “ di
Michele Colozza Tipografia Editrice Sammartino – Ricci
- “Uomini del Sannio “ del Prof. G.M. Zampini –
Boiano ed. 1905
- “Sunto Storico della Mia Magistratura “ di Domenico
Mattarocci - Napoli 1900
- “Sfregio – Dé rapporti del bello sensibile col
diritto positivo ” Tip. Trani – Napoli 1856
- “Il Molise dalle origini ai nostri giorni, vol. III “
G.B. Masciotta”
- Relazione inaugurale del Procuratore Generale
Vincenzo Calenda di Tavani - Corte di Cassazione di
Torino – 04.01.1883
- Michele Cioffi "La nobiltá dei Giudici e dei Notai
nell`antico Regno di Napoli" Storia del Diritto
Nobiliare Italiano – Vol. 1 – IAGI Prof. Pier Felice
Degli Uberti.
- Istoria Eboli, oggi EBOLI, di Antonio
Romano (Il Saggio) - Centro Culturale Studi Storici .
- Memorie delle famiglie nobili delle Province
Meridionali d' Italia, CONTE BERARDO CANDIDA GONZAGA,
De Angelis, Napoli 1875-1882 vol. 1° .
- Squarci sul passato lontano e recente di Eboli, R.
ROMANO CESAREO, Litografia Dottrinari.
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