
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Pace |
Arma:
di azzurro ai due gemelli al naturale , il primo a destra (sinistra
per chi guarda) reggente una bilancia di oro e l'altro una corona
d'alloro di verde; in punta la scritta del motto di famiglia. |

S. Costantino Albanese (PZ)
Stemma
della Famiglia Pace, posto all'ingresso del palazzo baronale.
A questo
stemma, e all’individuazione della scuola di scalpellini che lo
realizzò, Luca Irwin Fragale ha dedicato il suo Di alcuni stemmi
dell’Alto Ionio, tra portali e pietre minori: Canna e il circondario in
un’ipotesi migratoria delle maestranze, capitolo della miscellanea
La Pietra. Il mestiere e l’arte del decorare. Storia della
lavorazione della pietra nella provincia di Cosenza, Cosenza, 2015,
ora in Microstoria e araldica di Calabria Citeriore e di Cosenza. Da
fonti documentarie inedite, Milano, Banca CARIME, 2016, pp. 267 e
ss. |
Della
famiglia Pace, caduta nell'oblio anche tra gli storici, si sa ben poco; le
memorie sono affidate ai ricordi dell’ultima discendente e allo stemma,
sormontato dalla corona baronale, che capeggia sul portale del palazzo
sito in S. Costantino Albanese (Potenza
- Basilicata). Il motto di famiglia scolpito in
lingua greca in punta allo scudo (la giustizia e la pace si sono
abbracciate) si ispira al salmo 85,11: “Amore e fedeltà si
incontreranno, giustizia e pace si abbracceranno.”
Fedele alla numerazione classica, Luca Irwin Fragale individua
per primo tale motto e lo riconduce invece al salmo 84.11 (vedi
Microstoria e araldica di Calabria Citeriore e di Cosenza. Da
fonti documentarie inedite, Milano, Banca CARIME, 2016, p. 275).
La famiglia
Pace, di stanza tra il 1700 e il 1800 a S. Costantino Albanese (PZ), per
lo più residente a Napoli, ora estinta in linea maschile, stando alle
tradizioni orali, dovrebbe essere di origine italiana, nata dalla
derivazione di un ramo dei baroni Pace di Bucelli, iscritti alla nobiltà
maltese sin dal 1472 circa.
Nei documenti, andati
distrutti, ricorrevano i nomi di D. Antonio Pace, arciprete della
chiesa greca di Napoli e Rettore del collegio reale di Potenza, D.
Tommaso Pace, patriota e filosofo e D. Pasquale Pace, ufficiale del
20° reggimento sotto il generale Massena durante il periodo filofrancese. |

© Chiesa dei SS. Pietro e Paolo dei
Nazionali Greci in Napoli |
Nella maggior parte dei capitoli matrimoniali di questa famiglia si cita
l'usanza di redarli secondo "il costume dei nobili sedili di
Nido e
Capuana"; e, grazie ad un matrimonio, la famiglia avrebbe ottenuto
il feudo di S. Costantino.
Frequenti sono
comunque gli scambi che tale famiglia ebbe con la famiglia dei
Pignatelli, signori dello stato di Noja, nella cui giurisdizione
rientrava il casale di San Costantino. |
Di certo sono solo i numerosi
matrimoni che la famiglia Pace ebbe con gli Scutari ed i Camodeca,
entrambe famiglie che si fregiavano del titolo di "nobile coroneo".
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Pagina realizzata dal
dott. Demetrio Baffa Trasci
in omaggio alla nonna, nobildonna
Erminia Maria Elena Rio-Pace di San Costantino,
ultima discendente della
Famiglia Pace. |
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