
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Pignatelli |
LINEA DEI DUCHI DI TERRANOVA E
PRINCIPI DI CASTELVETRANO |
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GIUSEPPE Pignatelli (1795 † 1859),
duca di Monteleone e
Bellosguardo,
principe di Castelvetrano, nel 1819 sposò Bianca Lucchesi
Palli.
Dal matrimonio nacquero:
1) DIEGO (1823 † 1880), duca di Monteleone,
principe di Castelvetrano e duca di
Terranova, sposò nel 1845 Giulia
Cattaneo di Sannicandro;
2) CARMELA (1821 † 1889);
3) FRANCESCA (1830 † 1900) sposò nel 1854 Giuseppe Pignatelli,
principe di Valle e
duca di Lacconia e
Grifalco;
4) ANTONIO
(1827 † 1881), duca di Monteleone e principe di Castellaneta,
sposò nel 1859 Marianna Falvella; ebbero per figli:
a) GIUSEPPE (1860 † 1938),
duca di Terranova, principe di
Castellaneta e principe del S.R.I.;
b) FEDERICO (1864 † 1947),
principe del S.R.I., sposò nel 1890 in seconde nozze Isabella
Mastrilli dei duchi di Marigliano;
c)
DIEGO (1862 † 1930) nel 1886 sposò Rosa Fici (1869 † 1955), dei duchi
di Amalfi, ricevuta il 30/12/1909 nel S.M.O. di Malta, dama di
palazzo di S.M. la regina d’Italia. |
A seguito di matrimonio celebrato il 5 marzo 1639
tra Ettore Pignatelli (1620
† 1674),
marchese del Vaglio e principe di Noia,
e Giovanna Tagliavia Aragona Cortes (1619 † 1692),
marchesa di Valle Oaxaca, ultima discendente della linea
primogenita della sua casa, si stabilì che i discendenti
dovessero essere chiamati ARAGONA
PIGNATELLI CORTES.
Napoli, Busto di
Ferdinando Cortès antenato dei Pignatelli ed il suo
stemma |
Didago
Pignatelli Aragona Cortes, cavaliere del
Toson d'Oro,
principe del S.R.I., duca di Terranova
e Monteleone, ereditò dai genitori tutti i titoli.
Nel 1867 il citato principe DIEGO
ARAGONA PIGNATELLI CORTES (1823 † 1880), duca di Monteleone,
discendente di Fernando Cortes (1485
† 1547)
il conquistatore del Messico, comprò in Napoli la villa
costruita da Ferdinando
Acton, figlio di
Sir John, sui terreni di proprietà dei
Carafa di Belvedere. Nel 1880
la villa passò in eredità al suddetto nipote Diego (1862 † 1930), marito di
Rosa Fici. I coniugi effettuarono lavori di abbellimento e, in
breve tempo, la villa divenne centro di attrazione per
intellettuali, artisti e musicisti; fu definita la seconda
reggia di Napoli. |

© Napoli - Museo Diego Aragona
Pignatelli Cortes |
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© Napoli - Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes
- particolare torretta medievale e stemma -
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Alla morte del marito, Donna Rosa si dedicò al
riordino dell’immenso archivio dei Pignatelli che comprendeva
documenti risalenti al 1200, ora conservati nell’archivio di
Stato di Napoli.
Nel 1955 la nobildonna e sua figlia Anna Maria (n. maggio 1889),
con rinuncia di quest'ultima all’eredità, donarono allo Stato la villa con
statue, vario mobilio e argenteria; l’immobile divenne così
Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes.
Nel quarto centenario della nascita di S. Pasquale Baylon (1540
† 1592),
protettore delle donne, il principe Diego Aragona Pignatelli Cortes fu uno
dei benefattori che contribuì alla decorazione della nuova
abside della chiesa di Napoli dove sono conservate le reliquie
del Santo, insieme al principe Fabrizio Pignatelli, alla
principessa Antonietta Alliata, al marchese Marino Rodinò di
Miglione, al marchese Girolamo Carignani di Novoli, al marchese
Nicola Ruffo di Guidomandri, alla marchesa Ortensia Rubino, alla
marchesa Angelina Santangelo, alla marchesa Maria Quarto di
Belgioioso, al conte Luigi Statella, al conte Augusto
Garolla e tanti
altri. |
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Napoli - Targa in ricordo
dei benefattori; a destra: Napoli - Abside della Chiesa
dove sono conservate le reliquie
di S. Pasquale Baylon |
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