
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Pinto
di Salerno |
Arma: di oro alla banda
d'azzurro caricata da tre rose del campo, ed accompagnata nel
capo da un rastrello a tre pendenti di rosso. |

© Salerno - Arma famiglia Pinto |
Le prime
notizie sulla famiglia salernitana Pinto risalgono al secolo
XIII con Landulfo Pinto, giudice della Provincia di
Salerno. Nel 1270 Ugone Pinto fu milite e Maestro
Razionale in Salerno; nel 1275 Sergio fu Maetro portulano
delle Provincie di Principato e Terra di Lavoro.
I Pinto furono ascritti al Patriziato Salernitano del Seggio di
Portanova e godettero di nobiltà anche nella città di Lucera;
vestirono l'abito di Malta nel 1741.
Lucovico Pinto, capitano delle guardie di re
Alfonso I d'Aragona, nel 1498 ottenne la Bagliva di
Lecce e la baronia di Sanmartino
nel Cilento con giurisdizione civile e militare, terra situata
in
Principato citra, per aver combattuto valorosamente
contro i francesi.
I Pinto avevavo il patronato nella chiesa di S. Nicola di
Cagnano e di Santa Maria delle Peverelle, oltre al diritto di
sepoltura in Salerno nel Duomo e nelle chiese di S. Agostino e
di S. Domenico. |

© Salerno - Lastra tombale della Famiglia Pinto |
Nel
1540 ebbero il padronato della marina di Salerno a
seguito di matrimonio tra Argenta Pinto e Tommaso
de Ruggiero.
Nel 1576 Annibale Pinto, Colonnello di fanti,
partecipò alla guerra di Ostia sotto il comando del
conte di Popoli. |

© Salerno - il palazzo che nel 1754 era di proprietà di
don Matteo Pinto |

Cava dè Tirreni, sepolcro di Olimpia, eretto dai
genitori Giovan Maria Pinto e Camilla
Alessio
Foto inviate dal collaboratore Matteo Fimiani da
Montoro (Av) |
Cava dè Tirreni, stemmi Pinto e Alessio |
Vallo della Lucania,
Chiesa Madonna delle Grazie, Cappella Pinto di Salerno,
stemma di Francesco Pinto - anno 1530, ed epitaffio
eretto nel 1755 dai fratelli Francesco, Aloisio e Donato Pinto in ricordo
di Bernardo e Filippo, capostitipi della famiglia (anno
1530).
Foto inviate dal collaboratore Matteo Fimiani da
Montoro (Av) |
Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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