Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Arma:
di Lecce e Bologna (famiglie omonime): partito d’oro e di
rosso, con l’aquila bicipite, di nero nel 1° diademata
d’oro, e d’argento nel secondo coronata d’oro all’antica, col
capo d’azzurro a tre gigli d’oro tra quattro pendenti di un
lambello rosso;
del Sedile di Montagna di Napoli: scaccato di nero e
d'argento col capo d'oro caricato da un'aquila di nero
(1);
di Otranto: d'azzurro, al leone d'oro tenente nelle branche un
fascio di spighe di verde
(2).
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© Lecce - Arma
Famiglia Grassi |
I Grassi, de Grassi o Grasso di
Lecce
probabilmente discendono da Guglielmo Grasso, feudatario in
Alessano di Otranto nel 1181, ai tempi di
Guglielmo II il Buono. La
famiglia, diramatasi in varie città d'Italia. ha innalzato vari
stemmi ed ha goduto di nobiltà in Lecce,
Martina Franca, Otranto, Ruffano, in Bologna, in Napoli dove
fu ascritta al Patriziato Napoletano del
Sedile di Montagna
e del
Sedile di Porto.
Un ramo da Alessano passò in Ruffano e poi, nel sec. XVII, in Lecce;
altro ramo passò pure in Lecce, da Otranto, nel sec. XVIII, col
barone Giovanni Pietro e con il figlio Giuseppe.
Nel 1407 re
Ladislao di Durazzo
donò il casale di Casola a Guidano Grasso da Nardò, dottore
in legge.
Francesco e Fabio Grassi, figli di Giovanni e di
Angela Cesia, il 14 agosto 1480 morirono in battaglia alla
guerra di Otranto.
Nel 1564 Ettore
Monforte vendette a
Valente Grassi il feudo di Laurito.
Donna Feliciana Montano, figlia ed erede di Ascanio, sposò
alla fine del XVI secolo Donato Grasso, medico e figlio
dell'avvocato Raimondo, e portò in dote le terre di Arminio e
Artesano.
Nel 1686 il medico Giuseppe Grasso comprò il feudo di Arena
di S. Nicola dai fratelli Ruggiero, Giuseppe e Domenico Mettola
quali eredi della propria madre Olimpia Personè.
Giovanni Pietro Grassi (n. nel 1688), dottore in legge,
figlio di Giuseppe e di Benvenuta De Geronimo Casteglianos, fu
maresciallo di campo e regio castellano in Otranto, poi regio
governatore di Otranto; dal 1729 al 1734 fu governatore di Brindisi,
nel 1708 sposò la nobile otrantina Geronima Latini che generò
Giuseppe, dottore in legge e regio governatore di Otranto.
Francesco Paolo,
chirurgo della città di Lecce,
di famiglia baronale,
sposò nel 1680 donna Silvia Scialpi che generò Giuseppe
Donato; quest'ultimo sposò
donna Anna Marina Miani che ebbe
Francesco Paolo Grassi, dottore in legge, prima avvocato
del duca Francesco II
Caracciolo in
Lecce e poi, dal 1744, anche in Martina Franca, dove fu eletto
Capo Decurione. |
© Lecce - Stemma famiglia Grassi |
Francesco
Paolo sposò donna Ippolita Trani ed ebbero per figli Anna
(†
15-7-1818),
suora agostiniana; Giacomo (†
30-8-1829),
canonico cantore della Collegiata di Martina Franca; Silvia
(†
23-2-1808) moglie del notaio Donato Chiara; e Gaetano che
sposò donna Francesca Coriolano e fu padre di Raffaele,
avvocato e sindaco di Martina Franca nel 1848. |
Martano (Lecce), palazzo Grassi |
Della famiglia Grassi o de Grassi di
Bologna,
omonima ma non imparentata con
quella di Lecce, sebbene abbia innalzato la stessa arma, si ricorda:
Idelbrando, cardinale nel 1145 e poi vescovo di Modena e
successivamente di Bologna.
Giovanni e Pietro nel 1326 parteciparono al sacco di Pisa sotto le
insegne della Repubblica di Firenze.
Antonio, dottore in legge, nel 1482 fu vescovo di Tivoli e dopo due
anni nunzio dell’imperatore Ferdinando III che lo creò
Conte
Palatino ed ebbe il permesso di aggiungere al proprio stemma
l’aquila bicipite dell’impero. |
© Napoli - Stemma Famiglia Grassi - affresco su
volta palazzo |
Un ramo della famiglia Grassi o de Grassi
di Bologna, si trasferì a Napoli nel XVI secolo, e nel
1678 Francesco acquistò il feudo di Pianura, oggi quartiere
di Napoli, il cui predicato, insieme al titolo di conte palatino e
di
patrizio
di Bologna, fu riconosciuto ai discendenti con
Decreto Ministeriale del 18-3-1895.
Nicolò de Grassi, Presidente della Regia Camera, e Bartolomeo
de Grassi,
barone e poi
conte di Pianura, risultano
confratelli rispettivamente dal 1704 e dal 1694, dell'Augustissima
Compagnia della Disciplina della Santa Croce,
prima arciconfraternita laicale sorta a Napoli nel 1290,
istituzione che fin dalle origini ha operato per il bene della
collettività, assistendo i più bisognosi.
Il
conte di Pianura Francesco Enrico Grassi fu un grande
collezionista di monumenti.
Gaetano Grassi
risulta iscritto nell’Albo
degli Avvocati del 1780, istituito per la prima volta al
Mondo, elaborato dal legislatore del Regno di Napoli. |
Napoli, stemmi delle
famiglie imparentate Grassi dei conti di Pianura e
Marigliano |
La
famiglia risulta iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà
Italiana e nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano coi
titoli di conte palatino, patrizio di Bologna, predicato
di Pianura in persona di Giuseppe (Napoli,
2-5-1888
† ivi, 10-3-1957), figlio di Luigi (1853 † 1892) e di
donna Carolina
Caracciolo
dei principi di Torchiarolo e di Ripa Francone.
Donna Maria Carolina Grassi
di Pianura sposò nel 1906 il conte Eugenio
Filo (n. Napoli,1864), marchese di Montesilvano.
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(1) - Biblioteca Universitaria di
Napoli, manoscritto di Gaetano Montefuscoli.
(2) - Amilcare Foscanini, "Armerista
e notiziario delle famiglie nobili, notabili e feudatarie di
Terra d'Otranto", Lecce, 1903.
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Bibliografia:
-
Vittorio Spreti, “Enciclopedia storico-nobiliare Italiana”,
Arnaldo Forni Editore.
- G.B. di Crollalanza, “Dizionario storico-blasonico delle
famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti”, Pisa
1896.
- Francesco Bonazzi di Sannicandro, “Famiglie nobili e titolate
del Napolitano”, Arnaldo Forni Editore, 2005.
- Giuseppe Lumaga, “Teatro della nobiltà dell'Europa ovvero
Notizie delle famiglie nobili, che in Europa vivono di presente,
e che in lei vissero prima ...”, Napoli 1725.
- Carlo Padiglione, “Trenta centurie di Armi Gentilizie”,
Napoli, 1914.
- Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta, “Elenco
storico della Nobiltà Italiana”, Tipografia Poliglotta Vaticana
1960.
- Lorenzo Giustiniani , “Dizionario geografico-ragionato del
Regno di Napoli”.
- Sac. Giuseppe Grassi, Regio Ispettore di Monumenti e Scavi,
"Il tramonto del secolo XVIII in Martina Franca", Tipografia
Arcivescovile, Taranto, 1926.
- Giuseppe Campanile, "Notizie di nobiltà", Napoli, 1672 |
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