
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
|
 |
Paleologo |
Arma: di rosso all'aquila
bicipite di oro
(1);
altra: di rosso alla croce piana di oro, accantonata da
quattro B di oro, addossate ai bracci verticali della croce
(1);
ramo diramatosi a Napoli: di rosso ai due leoni
affrontati coronati d'oro tenenti con le branche anteriori una
spada d'argento in palo con la punta rivolta in alto
(2). |

© Napoli - Stemma famiglia Paleologo |
Alla
morte dell'imperatore Flavio Teodosio (347 - 395) il vasto
impero romano si scisse in due:
- l'Impero Romano di Occidente, il cui ultimo imperatore fu
Flavio Romolo Augusto che nel 476 fu deposto dal generale
tedesco Flavio Odoacre, primo re d'Italia;
- l'Impero Romano di Oriente la cui data di fondazione è stata
stabilita dagli storici nel 610 ad opera di di Falvio Eraclio I
di Bisanzio, imperatore dal 610 al 641.
Gli Imperatori bizantini adottarono la lingua greca al posto del
latino, assunsero il titolo di Basileus, il motto "Re dei Re
ovvero Regnante dei Regnanti" e scelsero come insegna un'aquila
nera in campo d'oro. |
Nel
1258 Michele VIII Paleologo si fece
incoronare imperatore dell'Impero bizantino che aveva in
quei tempi la capitale a Nicea; egli nel 1261 conquistò
Costantinopoli.
La famiglia Paleologo fu l'ultima e la più longeva
dinastia a governare l'Impero bizantino, dal 1259 al
1453. |

© Napoli - insegna degli
Imperatori bizantini, oggi associato con la Chiesa
greco-ortodossa |
A Michele
VIII successe il figlio Andronico II Paleologo e,
successivamente, ai diretti discendenti sino all'ultimo
imperatore Costantino II Paleologo che morì eroicamente
nel maggio del 1453 nel tentativo di difendere Costantinopoli
dai Turchi. Detto Costantino rese l'anima a Dio senza figli, ma
aveva numerosi parenti, tra i quali si ricorda il fratello
Tommaso (1409
† 1465),
despota(3) di Morea insieme al fratello maggiore Demetrio (1407
† 1471);
quest'ultimo preferì allearsi con il sultano Mehmed II che si
apprestava ad invadere la Morea(4). Altro fratello era Andronico
(1400
† 1429), despota di Tessalonica
Il suddetto Tommaso sposò Caterina
Zaccaria
figlia di Centurione II Zaccaria, ultimo principe di Acadia, e dopo la
caduta della Morea, si trasferì in Italia, come tanti altri suoi
familiari, che si diramarono in San Mauro Cilento, in
Principato Citra, e a Napoli. Tommaso morì a Roma ed
ebbe vari figli, tra i quali Ruggiero che si stabilì nel
Cilento e procreò Giovanni Paleologo, creato familiare di
re
Ferrante d'Aragona. Successivamente i Paleologo di
San Mauro Cilento adottarono il cognome Mastrogiovanni
(5).
In San Mauro Cilento ci sono molte testimonianze dei Paleologo. |

©
San Mauro Cilento - Sacrestia Chiesa Parrocchiale,
formella in legno con l'insegna degli Imperatori
Bizantini
|

©
San Mauro Cilento - arma in pietra posta
sulla facciata del palazzo Paleologo |
I Paleologo
si imparentarono con i
Cattaneo
che inserirono nel loro scudo
la croce d'oro accantonata da quattro B
affrontati d'oro.
Verso la fine del Quattrocento il casale di Belvedere (Calabria
Citra, provincia di Crotone) figurava tra i
possedimenti del casato di Federico Assan
Paleologo; successivamente il possedimento passò nelle mani dei
Carafa
della Stadera, conti di Santa Severina.
Tommaso Assan Paleologo, figlio di Demetrio Assam, despota di
Acaia e Corinto,
senatore di Costantinopoli, e nipote di Demetrio Paleologo, si
trasferì a Napoli sin da bambino, dove la famiglia fu accolta
dai re aragonesi con onori e privilegi; nel 1518 fece edificare
in Napoli la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo dei nazionali Greci
in Napoli
dove vi appose il suo nuovo stemma nobiliare:
di rosso ai due leoni
affrontati coronati d'oro tenenti con le branche anteriori una
spada d'argento in palo con la punta rivolta in alto. In seguito Giannandrea Doria diede la chiesa come ricovero dei profughi di
Coro e Patrasso distrutte dai Turchi nel 1572. |

© Napoli - Chiesa SS. Pietro e Paolo |

© Napoli - Cappella gentilizia dei Paleologo |
Il citato
Tommaso Demetrio Assan Paleologo nel 1523 fece edificare la
cappella gentilizia, dedicata a Santa Maria di
Costantinopoli, per se e per i suoi parenti, nella
Basilica di S. Giovanni Maggiore in Napoli. |

© Napoli - lapide
dedicatoria |
_________________
Note:
1) - Carlo Padiglione,
Trenta centurie di Armi Gentilizie".
2) - Biblioteca Nazionale
di Napoli - manoscritto stemmario detto del Volpicelli.
3) - Despota: la più alta
carica dopo quella di Imperatore.
4) - Ossia il Peleponneso.
5) - Con sentenza n. 37/66
emessa in data 8/15.11.1966 il Tribunale di Salerno ha
stabilito che Pietro Donato Mastrogiovanni è discendente
di Tommaso Paleologo. |
Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
Copyright © 2007 www.nobili-napoletani.it
-
All rights reserved
|
|