
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Arma di
Napoli: d'azzurro, al destrocherio vestito d'argento
movente dal fianco sinistro tenente un pastorale d'oro.
La più
antica di Capriglia: d'azzurro ad un leone d'oro
sostenente con le branche anteriori un pastorale del
secondo, accompagnato in capo da tre stelle (6) dello
stesso.
Altra di
Capriglia: partito, nel 1° d'azzurro all'albero al
naturale nodrito sulla campagna di verde, nel 2°
d'azzurro ad un leone coronato d'oro sostenente con le branche
anteriori un pastorale del terzo, accompagnato in capo
da tre stelle (6) dello stesso.
Arma di Rende:
partito, nel 1° d'azzurro al palmizio al naturale
nodrito sulla campagna di verde addestrato da un leone
rivolto d'oro rampante al tronco, nel 2° d'azzurro alla
sbarra d'argento caricata di tre stelle (5) d'oro ed in
punta da un monte di tre cime di verde
(1).
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Titoli:
patrizi napoletani, nobili di Rende, baroni della
Carrara di Montoro.
Dimore:
Napoli, Capriglia, Rende, Tolve. |

Rende, Palazzo Pastore, stemma |
La famiglia Pastore ha goduto la nobiltà a Rende
(Cosenza) da tempi remoti con le famiglie: Bonanno,
Cannataro, Collerio, Federici, Gaudio, Guccione, Miceli,
Natale, Procida, Perugini, Puglisi, Rausi, Stellati di
Cola, Spina,
Senatore, Sirogeri, Scaglione, Leonetti, Vercillo, Vita, Zagarese, Maddalone,
Ramondini, Rangi.
Il capostipite fu il nobile Pietro Pastore,
vissuto nella prima metà del Quattrocento; la regina di
Napoli Giovanna
II d'Angiò-Durazzo
(1414-1434) concesse un Privilegio nel 1419 alla nobile
famiglia “de Pastoris”.
Alfonso,
figlio di Pietro, sposato a Giovanna Arvieri, hanno
avuto come figli: Giovanni, Marco Antonio,
Agostino, Ven. Angelo, ed Antonello,
quest'ultimo fu genero di donna Pippa de Bonanno, vedova
del nobile Bernardino Puglisi, nel 1535 fu delegato
dalla suocera a riscuotere taluni crediti (Archivio di
Stato di Cosenza, foglio 155 tergo).

Rende, l'antico Palazzo Pastore
|
Ramo di Agostino:
il citato Agostino († ante 3 ottobre 1585), figlio di
Alfonso e di Giovanna Arvieri, sposò Giulia De Micelio
ed ebbero come figlio Marco, da cui Antonino
(n. 1590), sposato ad Ippolita Piroscina hanno avuto
come figli: Paolo Onofrio (atto di Battesimo del
6 febbraio 1624, Rende, Chiesa di Santa Maria Maggiore),
e Giovanni Domenico (n. 1635), sposato a Porzia
Fontana il 30 ottobre 1662 nella Chiesa di Santa Maria
Maggiore di Rende, hanno avuto come figlio Marco
(1680 † 1723), nel 1719 fu padrino di Battesimo di
Andrea Fontana, sposato ad Angela Gallo hanno avuto come
figlio Francesco, Sindaco di Rende nel 1743, fece
testamento nell'aprile del 1772 (notaio
Mazziotti).
Di seguito lo schema dello stato di famiglia e del suo
patrimonio. |
Dal Catasto Onciario del 1743 risultano:
Scheda N. 140 - Pagina N. 469R-46 |
Cognome |
Nome |
Parentela |
Età |
Attività |
Pastore |
Francesco |
CF |
24 |
vive nobilmente - attuale sindaco |
Vercillo |
Caterina |
moglie |
22 |
|
Pastore |
Marco |
figlio |
2 |
|
Gallo |
Angiola |
madre |
55 |
|
Scigliano |
Giovanna |
|
10 |
serva |
|
Beni
Immobili
Abita in
casa propria in più membri, nel luogo detto "Sotto Il
Castello", confine i beni di Paolo Bova e vie pubbliche.
Nel luogo detto "Li Valli" una possessione di tomolate
10, arbustata e vitata, estimata la rendita netta annui
ducati 13. Nel luogo detto "Santo Ianni", un castagneto
dotale di tomolate 4,estimata la rendita netta annui
ducati 8. Nel luogo detto "Neggiano", un altro
castagneto di tomolate 7, estimata la rendita netta
annui ducati 13 e grana 20. Nel luogo detto "Lo Vaglio",
attaccato alle sue case, un orto di gelsi, di mezza
stoppellata, estimata la rendita
netta annui
carlini 16. |
Oltre Marco (1741 † 1723), che sarà sacerdote,
Francesco e Caterina hanno avuto come figli: Angela,
sposata a Carmine del Bianco di Fiumefreddo, e
Giuseppe (n. 1743), sposato a Serafina Panza hanno
avuto come figli: Michelina, Francesco
Melchiorre (n. 1773), e Rosario (n. 10
ottobre 1770), sposato nel 1739 a Costantina Vercillo
hanno avuto come figli: Pasquale (n. 1808),
Salvatore (n. 1812), e Giuseppe (n. 21
febbraio 1820), sposato a Saveria Nigro di San Fili,
hanno avuto come figli: Carmela, Giuseppe,
Serafina, Fortunato, Annunziato,
Mario (n. 1866), Roberto (n. 1865), ed
Eugenio (n. 8 ottobre 1864), quest'ultimo sposato a
Felicetta
Serra
hanno avuto come figli: Renato (n. 1905), sposato
ad Argia Giudice di Motta Santa Lucia; Adele (n.
1907), sposata a Giuseppe Giudice, fratello di Argia;
Bianca (n. 1911), sposata a Matteo Liguori; e
Francesco (9 gennaio 1909 † 4 marzo 1995), sposato
ad Emma Nigro di San Fili hanno avuto come figli:
Mirella (n. 16 luglio 1949), sposata ad Arturo
Ambrosio; Giuliana (n. 8 maggio 1942), sposata a
Gerardo Florio, medico; Anna Maria (n. 10
aprile 1937), sposata a Rocco Docimo, medico, professore
universitario, cattedra di chirurgia d'urgenza
all'Università Federico II di Napoli, figlio del
chirurgo Ludovico e di Raffaella
Arnone;
ed il primogenito Eugenio (1935 † 2014), medico,
sposato il 19 febbraio 1972 a Maria Rosaria Nicoletti
(n. Cosenza, 5 ottobre 1947), figlia di Paolo (1905 †
1966) e di Maria Adelaide
Collice
(1909 † 2004), non hanno avuto prole
(2).
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Stemma Pastore |

Francesco Pastore e
consorte Emma Nigro |
Altri membri di famiglia vissuti a Rende:
Dal Catasto Onciario del 1743 risulta lo stato di
famiglia e patrimoniale di Onofrio: |
Scheda N. 323 - Pagina N. 563R-56 |
Cognome |
Nome |
Parentela |
Età |
Attività |
Pastore |
Onofrio |
CF |
48 |
vive nobilmente |
Pastore |
Michele |
figlio |
22 |
|
Pastore |
Raffaele |
figlio |
20 |
|
Pastore |
Anna Maria |
figlia |
17 |
|
Vercillo |
Innocenza |
nuora |
28 |
|
Pastore |
Dianora |
nipote |
neonata |
|
Pastore |
Caterina |
sorella |
49 |
monaca bizoca |
Alessandro |
Maria |
|
30 |
serva |
|
Beni Immobili
Abita in casa propria palaziata, in più membri, nel
luogo detto "Il Seggio". Nel luogo detto "S. Nicola",
una possessione di tomolate 7, estimata la rendita netta
annui ducati 16. Nel luogo detto "Pollinici", altra
possessione di tomolate 12, estimata la rendita netta
annui ducati 12 e grana 40.
Nel luogo detto "La Villana", altra possessione di una
tomolata e mezza, estimata la rendita netta annui ducati
4 e grana 62. Nel luogo detto "S. Stefano", altra
possessione di tomolate 40, estimata la rendita netta
annui ducati 48. Nel luogo detto "S.Ianni", altra
possessione di tomolate 2 e mezza, estimata la rendita
netta annui ducati 28. Nel luogo detto "Neggiano", altra
possessione di tomolate 10, estimata la rendita netta
annui ducati 32. Bassi locandi, sotto le sue
case, n. 5, affittati per annui ducati 10 e carlini 8. |
Don Gabriele Pastore di Salvatore, fu
Priore della Congregazione del SS. Rosario istituita il
9 maggio 1656 e regolata giuridicamente il 1° agosto
1700.
Da un atto del notaio Nicola Gatti da Rende, scheda n.
45, in ASCS, in data 24 aprile 1750, c. 61r, il D.no D. Nicola Pastore
figura Sindaco dei Nobili di Rende in un atto dove si
comunicava dal S.R.C. l'annullamento della promiscuità
tra i territori di Cosenza e di Rende (istituita da
Luigi III d'Angiò-Valois, 9° duca di Calabria, nel 1422
circa) in data 18 marzo 1750 da Napoli.
Don Giuseppe, canonico
della Cattedrale di Cosenza, professore nel seminario
diocesano, nel 1840 pubblicò a Napoli il libro anonimo Habert
rivendicato della calunnia di Giansenismo, provocato
da una dissertazione poco savia del sacerdote Michele
Silvagni di Grimaldi; morì in giovane età.
Antonio, notaio, fu Priore Onorario della
Congregazione del SS. Rosario.
Nel 1859 fu richiesta una perizia giudiziaria per
la valutazione dei fondi rustici ed urbani costituenti
l'eredità di Michele Pastore di Rende, divisione
degli stessi beni tra le due figlie Rachele e Michelina,
quest'ultima rappresentata del tutore Vincenzo Zagarese.
Nel 1880 fu richiesta la revisione di una perizia
giudiziaria; causa tra Carlo Conforti da Cosenza, e Gabriele, Gioacchino ed
altri Pastore di Rende, per problemi di scolo di acque e
danni nelle proprietà site nella contrada San Nicola di
Rende.
Archivio di Stato di Cosenza, anno 1859, B. 26,
perizia 33, anno 1880, B. 43, perizia 28. |
La famiglia fu ricevuta nell'Ordine
Gerosolimitano nella
persona di Giovan Andrea, vivente sul finire del
Seicento. |
Rende Chiesa del Rosario.
A destra: Madonna del Rosario |

Cappella del Rosario |

Rende, Palazzo Pastore, già
Vercillo, di fronte la Chiesa Madre |

Stemma famiglia Pastore di Capriglia
Foto proprietà Gianpaolo Quaranta di Fusara |

Stemma partito con le insegne ? e Pastore di Capriglia
Foto proprietà Gianpaolo Quaranta di Fusara |

Pellezzano - Palazzo Pastore di Capriglia
Foto proprietà Gianpaolo Quaranta di Fusara |

Lo stemma più antico della famiglia Pastore di Capriglia
(un leone
che ha tra le zampe un pastorale) |
Potente e ricca famiglia di Capriglia, frazione di
Pellezzano in provincia di Salerno, ove vi è Casa
Pastore.
Questa famiglia fu talmente in vista da ospitare più
volte i Re d'Italia nella propria residenza di Capriglia:
"Villa Pastore" che fu ceduta da don Vittorio
alle Suore Crocifisse Adoratrici, oggi questo ramo è
estinto. Sopravvive il ramo dei Pastore così detto del
Pendino dal luogo di Capriglia dove avevano un sontuoso
palazzo non inferiore per grandezza e magnificenza alla
Villa Pastore; il palazzo Pastore del Pendino è ancora
proprietà della famiglia Pastore. Si ricorda don
Sabato Pastore che nel 1639 acquistò il feudo di Carrara in Montoro da don Giovan
Battista de Lembo. |

Capriglia, al centro
Villa Pastore |
Un ramo della famiglia Pastore si
stabilì in Tolve (Potenza), arrivato nel Settecento (Pasquale
Pastore, figlio di Rocco Antonio Pastore, padre
di Domenico Maria Pastore dottor fisico e nonno
di Napoleone Pastore, notaio) e poi confluito
nella famiglia Albanese, di cui ha continuato la
tradizione. |

Tolve, stemma sito nel palazzo in cui
risiedette la famiglia fino agli inizi dell'800 o poco
prima, corrispondente all'arma di Capriglia |
_____________
Note:
(1)
- La blasonatura si riferisce allo stemma
in stucco che presentiamo, realizzato nel Palazzo
Pastore di fronte la chiesa madre già Palazzo Vercillo,
potrebbe trattarsi di uno stemma partito
Pastore-Pellegrini, in quanto una Pellegrini, nobile di
Longobardi, sposò in casa Pastore, o trattarsi dello
stemma Pellegrini. Questo palazzo agli inizi del
Settecento era di proprietà di Matteo Vercillo, 1°
barone di San Vincenzo, per poi passare a suo fratello.
Nel 1759 era di proprietà di don Michele Vercillo fu
Giovanni come risulta da atto del notaio Nicola Gatti di
Rende in data 23 agosto 1759, cc. 39r-41v, per una casa
venduta dai Perugini, che confinava con detto palazzo.
Successivamente i due fratelli
Vincenzo
e
Gioacchino Pastore, sposarono nel 1787 e
1799 le sorelle Rachele e Mariantonia Vercillo, figlie
di Bernardo e di Rosa Baviera. Con atto notarile
Vincenzo, il 4 gennaio 1805 cc. 1r-7v notaio Giovan
Antonio
Monaco di Rende, vendeva al fratello
Gioacchino sei camere e tavolati posti nella sua casa palazziata innanzi la chiesa parrocchiale di Rende, a
lui pervenuta anche per i suoi figli nascituri con
Rachele Vercillo, ed una casa locanda anche essa posta
davanti la chiesa parrocchiale. Dopo due generazioni i
discendenti di Gioacchino, figli di
Salvatore
(fu Gioacchino, † 1° luglio 1876) e di Stella Campolongo,
divisero l'eredità ed a
Gabriele
Pastore andò la disponibile, mentre alle sorelle
Maria
Antonia,
Eleonora, e
Giuseppina
andarono il palazzo e le botteghe del palazzo davanti la
chiesa madre. E' probabile che siano state loro ad
alienare il palazzo al prof. Lunetto Vercillo.
(Considerazioni a cura di Amedeo
Miceli di Serradileo).
(2) -
Archivio privato N.H. Eugenio Pastore.
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Bibliografia:
- Lunetto Vercillo “Rende nel seicento,
sviluppo della municipalità, demografia e contrasti con
il potere feudale” a cura di Giuseppe Giraldi e Valdo
Vercillo, 1998.
- Franz von Lobstein, “Settecento Calabrese”, Volume I,
Fusto Fiorentino, Napoli 1973.
- Eugenio
Arnoni,
"La Calabria illustrata Vol. IV Il Circondario di
Cosenza"; Edizioni Orizzonti Meridionali, Cosenza 1995. |
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