
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Scaglione |
Arma:
ramo di Aversa, Cosenza e Lecce: partito, nel 1°
d’azzurro al leone d’oro, nel 2° bandato d’argento e di rosso;
ramo di Gerace: partito, nel 1° d’azzurro al leone d’oro,
nel 2° d’argento a tre bande di rosso. |

© Arma Famiglia Scaglione |
La famiglia Scaglione ha goduto di nobiltà in Napoli
fuori Seggio, Aversa, Cosenza, Gerace, Rende,
Lecce, Giovinazzo e in Sicilia.
Le origini del casato sono incerte, la tesi più
accreditata è quella secondo la quale un cavaliere, al
seguito dei capi normanni, scese in Italia dalla Francia
e si stabilì in Aversa nel 1048, anno in cui morì
Raiunufo II, quarto conte di Aversa. Da alcuni autori è
creduta del Real Sangue Normanno. |

Rainulfo II , 4° conte di Aversa |
Il Casato ottenne, nel periodo normanno, vari feudi tra
i quali Gricignano di Aversa (CE) e Cardito (NA); possedeva una
cappella gentilizia nella chiesa madre di Aversa.
Nel 1430 Jacopo Scaglione fece costruire il
chiostro di pietra grigia della Chiesa e convento della
Maddalena in Aversa. |
Aversa - Cattedrale. A destra: l'altare che appartenne
agli Scaglione |
Sotto re
Ruggero I (1140 – 1153), detto il Normanno,
nel 1141 Radoperto fu
Gran Connestabile del Regno, mentre
Girolamo fu Prefetto della milizia di terra.
Errico fu Capitano Generale in Calabria per
Guglielmo I (1154 – 1165), detto il Malo.
Il capitano Roberto Scaglione, Galvano e Federico
Lancia, Corrado e Marino
Capece e Ferrante de Martino, furono inviati
dai Ghibellini del Regno di Napoli per dare il loro
appoggio a
Corradino per conquistare la Corona.
Nel 1301 Tommaso fu capitano in Gaeta, sotto re
Carlo II d’Angiò (1285 – 1308).
Nel 1386 Francesco Scaglione fu nominato
maresciallo del regno di Napoli da
Luigi II d'Angiò, al quale nel 1396 furono consessi i
feudi di Martirano (attuale comune in provincia di
Catanzaro e confinante con quella di Cosenza), di San
Nicola e Motta di Filocastro (vicino Nicotera), di
Scigliano e di Pittarella (frazione dell'attuale comune
di Pedivigliano in provincia di Cosenza), divenendo il
1° barone di Pittarella. |
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Dal citato Francesco discende il ramo di Cosenza, con il
figlio Tommaso, 2° barone di Pittarella, il
quale nel 1420 decise di trasferirsi da Aversa a Cosenza
definitivamente, da quest'ultimo ramo discese il ramo di
Gerace capostipite fu il Capitano Diego
Scaglione, inviato a capo delle truppe dal Governo
Vicereale. |

Gerace - Stemma famiglia
Scaglione |
Il citato Tommaso si schierò, come il padre, con Luigi
II d’Angiò combattendo agli ordini del duca di Venosa,
Venceslao
Sanseverino,
contro re Ladislao di Durazzo che confiscò tutti i beni
al padre. Nel 1402, a seguito di indulto, agli Scaglione
fu ridato solo la baronia di Pittarella, mentre
Berardo
Scaglione, Generale della Cavalleria di Re Ladislao,
ebbe la terra di Martirano.
Nel 1529
Agazio
Scaglione della città di Rende risulta essere barone di
Pittarella e barone di Spina
in territorio di Rende.
Nel 1537 Cesare Scaglione, del ramo di Aversa, impalmò Margherita
Pellegrino che portò in dote il feudo di Cirella; nel
1559 la baronia di Cirella
fu ereditata dalla figlia Zenobia Scaglione, che
nel 1559 vendette il feudo per 21.000 ducati ad
Antonello
Galluppi, barone di Joppolo.
Nel 1575 il barone Orazio
Galluccio vendette a Giovanni Girolamo
Scaglione il Castello di Caspoli, in
Terra di Lavoro, oggi frazione di Mignano
Monte Lungo in provincia di Caserta.
Nel 1600 Antonio Scaglione vendette a Camillo
de Curtis, avvocato fiscale del Real Patrimonio, il
Castello di Caspoli.
Giovanni Francesco Scaglione, del ramo di Aversa,
trascorse parte della sua vita a Napoli dove studiò e
divenne dottore; in seguito si trasferì a Cosenza dove
fu uno dei più apprezzati scrittori della città, tra
l’altro, scrisse nel 1560 “Comentarj sopra i Riti della
Gran Corte della Vicaria”. |

Don Francesco Scaglione |

Cartolina commemorativa realizzata nel 1910 in
occasione del IV centenario della nascita di Berardino
Telesio; in basso
è ripreso il suo autografo apposto nei capitoli matrimoniali in
vista delle nozze di sua figlia, donna Anna con
Geronimo (o Girolamo) Scaglione, nobile dei baroni di Pittarella.
Per gentile concessione del dr. Giuseppe Pizzuti |

Cavalier Pasquale
Scaglione del ramo di Gerace |

Opera del Cavalier
Pasquale Scaglione |
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