
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Taccone |
Arma: d'azzurro alla fascia
d'oro, accompagnata da cinque stelle dello stesso, tre in capo e
due in punta, ordinate in fascia.
Dimora: Napoli,
Sitizano e Tropea
Titoli:
Patrizio di Tropea, Marchesi di Tisizano
Motto: Fulgentia sidera tangit |

© Napoli - Arma Famiglia Taccone (la prima
in alto alla sinistra di chi guarda) con altri stemmi
appartenenti ai Cavalieri del S.M.O. di Malta |
La famiglia
Taccone di origine lombarda si trasferì in Sicilia e poi in
Calabria nel 1487 con Paolo Taccone dove fu ascritta al
Sedile di Portercole della città di Tropea nel 1578 con
Nicola Taccone. Nel XVIII secolo i Taccone stabilitisi a
Napoli ottennero il titolo di marchese di Sitizano il 12
agosto 1797 con Nicola Taccone, coniuge di Rachele
Sanseverino dei baroni di Marcellinara.
Nicola, Cesare Vincenzo e Francesco Taccone
risultano iscritti nell’Albo
degli Avvocati del 1780, istituito per la prima volta al
Mondo, elaborato dal legislatore del Regno di Napoli. |
Sitizano, terra situata in
Calabria ultra,
oggi frazione del comune di Casoleto in provincia di
Reggio Calabria, fu dapprima un casale della terra
di Santa Cristina, posseduta dalla famiglia Rovanello e
poi dagli
Spinelli; fu poi acquistata col titolo di
baronia dai Taccone nel
1648. |
Molti
rappresentanti del Casato vestirono l'abito di Malta , tra i
quali: Giuseppe Taccone (Napoli, 12 febbraio 1869
† ivi, 21 giugno 1953),
cavaliere di onore e devozione, marchese di Sitizano, patrizio
di Tropea, marito di Luisa
Zezza dei Baroni di Zapponeta;
Pietro Taccone (Taurianova, 12 febbraio 1915
† Napoli, 6 maggio 1961), cavaliere di onore e devozione,
patrizio di Tropea, coniuge della nobildonna Giacinta
Bevilacqua. |

Decorazioni da Cavaliere di Onore
e Devozione del S.M.O. di Malta |
Francesco Taccone, Tesoriere generale del Regno e
presidente della Regia Camera, poco prima della
proclamazione della
Repubblica Napoletana del 1799 seguì re
Ferdinando IV di Borbone in Sicilia; al suo
ritorno nella città partenopea forma una vasta e
preziosa biblioteca che fu confiscata da re Giocchino
Murat.
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Napoli, pulpito con alle basi delle colonne lo stemma
Taccone |

Napoli, stemma Taccone |
Non si può
negare che in questa famiglia il pregio delle lettere
superò il valore delle armi: Giuseppe Taccone (n.
Sitizano, 26 gennaio 1800 † Radicena, 28 dicembre 1866),
figlio del marchese Nicola e di Rachele Sanseverino, fu
latinista, filosofo, grande letterato e valente poeta.
Egli fu nominato Pari del Regno nel 1848, impalmò Anna
Coppola, figlia di Andrea, duca di Canzano. |

Sitizano - Villa Taccone |
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