La famiglia Transo o di Transo, secondo il
Candida Gonzaga, è originaria della Provenza ove prese il nome
dalla Signoria di Tramps presso Marsiglia.
Per Biagio Aldimari, i Transo sono originari di Gaeta e il
capostipite fu TRANSO, figlio secondogenito di Giovanni III,
doge e console di Gaeta nell’anno 1040; un ramo passò in Francia
prendendo il cognome di Villanova, acquistò la Signoria in terra
di Provenza, che fu chiamata, in memoria del primo nome, Trans.
A detto ramo appartenne LODOVICO di VILLANOVA, il quale venne
nel Regno con re Carlo VIII e, in seguito fu creato
conte di Avellino.
Dell’antica ed illustre famiglia di Transo si trovano tracce già
ai tempi degli Angioini nella città di Gaeta ove godevano di
grande nobiltà.
Nell’anno 1200 circa GIO. di Transo sposò Odda di Grossavilla
della Casa Reale di Francia e, per tale motivo, i Transo usavano
spesso inserire nella loro insegna i gigli di Francia.
Nel 1346 BUONOMOLO Transo, figlio di FRANCESCO, Maresciallo del
Regno, e di Emilia
Ruffo di
Calabria, valoroso cavaliere, fu inviato dalla Regina
Giovanna I
d’Angiò a combattere contro i
Gaetani,
conti di Fondi, fu
catturato e fatto prigioniero.
TESEO di Transo, conte di Gaeta, fu
esentato dalla regina
Giovanna II di
Durazzo al pagamento dei tributi di
qualsiasi natura .
Nel 1481 IACOPO di Transo della città di Sessa partecipò alla
battaglia di Otranto
con cinque cavalli.
Nel 1494 gran parte dei suoi cavalieri morirono eroicamente per
difendere detta città durante l’assedio dell’esercito di
re Carlo VIII di
Francia.
I superstiti si trasferirono nella città di Sessa e in Napoli
con BUONOMOLO Transo, Signore di Caianiello, ove fu ascritto al
Patriziato del
Seggio di Montagna; divenne Consigliere della
regina Giovanna II di Durazzo e
Presidente della Regia Camera.
Vestì l’abito di Malta nel 1502 .
Nel sec. XV
Ippolita
di Transo, nobile di
Sessa e patrizia napoletana del seggio di Montagna sposa Carlo
Lanza, patrizio di Capua.
Nel 1533 un ramo passò in
Tropea ove fu chiamata
TRANFO e fu ascritta al patriziato; nel 1654
ottenne il titolo di
duca di Precacore, feudo in
Calabria Ultra
con annesso il casale di Sant'Agata ed oggi comuni di Samo e di
Sant'Agata in provincia di Reggio Calabria; nel 1701, per
successione casa Francoperta, il titolo di
principe di Casoleto
in Calabria Ultra, oggi comune omonimo meno le frazioni
di Stizzano ed Acquaro in provincia di Reggio Calabria.
Arma dei Tranfo:
d'oro, all'olivo di verde nodrito su di un monte di tre cime
dello stesso, movente dalla punta. |