Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Sorrentino olim Molignani |
A cura del dr. Giuseppe Pizzuti |
Stemma partito Sorrentino
olim Molignani
- Gentile |
La famiglia Sorrentino era cognominata Molignani e fu
patrizia di Sorrento, era originaria d'Amalfi dove fu
sempre annoverata fra le nobili e dove se ne rinvengono
chiarissime memorie sin dall'anno 1105.
Mariano
Molignano fu milite sotto gli
aragonesi,
e fu contraddistinto dal re col soprannome di
Sorrentino, dal che i suoi discendenti si fecero
chiamare Molignano Sorrentino
e col passar del tempo
Sorrentino. Francesco, figlio di
Mariano si distinse per aver contribuito alla cacciata
dei francesi dal Regno di Napoli, in particolare nella
battaglia del
Garigliano tanto da ricevere diploma
dal
re Ferdinando il
Cattolico nel 1507, nonché fu
riconosciuto, creato e
dichiarato nobile
per sé e per i suoi discendenti dell'uno e dell'altro
sesso nati e nascituri, come di nobile generi procreati
da quattro avi paterni e da quattro avi materni, fu
decorato di tutti i titoli e dignità, onori e privilegi
di tutti gli altri nobili e militi del regno godevano, e
furono approvate le armi avite ed aggiuntovi un leone
rampante in contrassegno della grandezza d'animo di
essi.
Francesco ebbe in possesso i
feudi di Corcumello e Poggio Filippo in
Terra d'Abruzzo,
e di Pomigliano d'Atella
in
Terra del Lavoro.
Aveva sposato a Troiana Comes ed ha avuto come figlio
Giacomo († 1527),
sposato a Cornelia
Pagano
ha avuto come successore nei feudi il figlio
Ortenzio, non avendo avuto discendenza gli successe
suo fratello Francesco, sposato ad Isabella
Origlia
ha avuto come successore suo figlio Ascanio
sposato ad Antonia
Milano
ha avuto come figlio Francesco, capitano di mare,
morto nel 1610 privo di discendenza.
La famiglia ottenne un altro privilegio con diploma del
1656 nel quale trovasi trascritto: in considerazione da
essersi ottenuto dal citato Francesco (†
1610), ultimo barone di Pomigliano d'Atella, un annuo
assegno di ducati duecento col diritto di prorogarsi
anche per un'altra vita, non avendone potuto godere, né
lui, né il minor fratello Giuseppe (che aveva
sposato Agnese Vasquez, di nobile famiglia spagnola),
Domenico, figlio di quest'ultimo, U.J.D.,
giureconsulto, otteneva in cambio, la promessa d'un
ufficio in Corte conveniente alla nobiltà del suo
casato. Domenico era sposato a Margherita
Gentile,
patrizia di Barletta degli antichi conti di Lesina. |
Napoli, Cappella della famiglia Sorrentino olim
Molignani. A seguire i monumenti funebri di Domenico
Sorrentino e
della consorte Margherita Gentile con gli epitaffi. |
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Domenico,
con Margherita Gentile ha avuto come figli: Pelagio,
da cui Maria Carmela, sposata al barone
Giacomo
Cosenza;
ed Urbano Baldassarre, sposato a Giovanna de Rosa
ha avuto l'unico figlio di nome Domenico (15
maggio 1731 † 27
giugno 1806), sposato ad Orsola dei conti Annubba, di
famiglia patrizia di Benevento, ha avuto come figli:
Filippo (n. 1770), sposato a Marianna Bernalli dei
marchesi di Santa Lucia, ha avuto come figlio
Domenico, padre di Francesco, che ha avuto
per figlia Flora; e Baldassarre (1772
† 1848), sposato a
Paola Felice Affaitati dei patrizi di Monopoli, fra gli
altri figli ha avuto Cesare, privo di
discendenza, ed Adelaide, vedova del barone
Nicola Bonazzi di Sannicandro, patrizio di Bergamo e di
Bari, e Gennaro, sposato a Giuseppa Santamaria ha
avuto come figli Achille (n. 1836), ed Angela.
L'Araldo “Almanacco Nobiliare del Napoletano” anno 1887,
Enrico Detken, libraio editore Napoli 1886. |
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