
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Sovrano Militare Ordine di Malta
a cura di John De Micoli y de Guevara |
Gli Amalfitani furono i primi ad usare la bussola come
attestò nei suoi scritti il Panormita:
”Prima Nautis usum mangetis Amalphis”; solcarono
per commercio tutti i mari allora conosciuti, arrivando
anche a Gerusalemme dove, per dare ristoro e soccorso ai
fedeli in pellegrinaggio, fondarono nel 1048 a loro
spese un convento e l'Ospedale di San Giovanni, con il
consenso del Califfo d’Egitto.
Sull’ospedale sventolava la bandiera della Repubblica
Amalfitana: una croce argentata in campo rosso o nero,
colori usati rispettivamente in tempo di pace e in tempo
di guerra. Diedero così origine all’Ordine Religioso
militare di S. Giovanni di Gerusalemme (da qui il nome
di cavalieri gerosolimitani), poi di Rodi e oggi detto
di Malta. |
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Il vero e proprio Ordine, fondato dal beato Fra Gerardo Sasso
dopo la conquista di Gerusalemme nel 1099, ottenne nel 1113 da
papa Pasquale II il riconoscimento e la tutela della Santa Sede,
con diritto di eleggere liberamente i suoi capi, senza
interferenza da parte delle altre autorità laiche o religiose.
L’Ordine assunse successivamente anche carattere militare e
cavalleresco, partecipando al fianco dei Crociati alla conquista
e alla difesa della Terrasanta. |

Riccardo Caracciolo,
principe di Troia e Gran Maestro dell'Ordine di San
Giovanni di Gerusalemme - 1383
Quadreria del Palazzo ducale di
Martina Franca |
Perduta la sede originaria
di Gerusalemme, riconquistata dagli Arabi (1187),
l’Ordine si stabilì prima a San Giovanni d’Acri, poi a
Cipro e quindi a Rodi (1310), dove fu un baluardo della
cristianità contro l’Islamismo, nonché un centro di
fiorenti commerci fra Occidente e Oriente. Caduta Rodi
in mano dei Turchi (1522), ebbe sede in varie località,
fino a stabilire il suo dominio territoriale, dopo sette
anni di spostamenti, nell’isola di Malta nel 1530 per
iniziativa di papa Clemente VII e dell'imperatore
Carlo
V d'Asburgo-Austria. |
Il tributo annuale di vassallaggio per l'isola di Malta
era un falcone Maltese, che veniva donato nel giorno di
Ognissanti al Viceré di Sicilia, in qualità di
rappresentante dell’imperatore.
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I Cavalieri possedevano in quel periodo ancora la città
di Tripoli, l'attuale capitale della Libia, detta
Tripoli di Berberia per distinguerla dall'altra Tripoli,
detta di Siria, nell'attuale Libano. Questa città venne
loro tolta da Dragut nel 1551.
Per il possesso dell'arcipelago Maltese,
i Cavalieri Ospitalieri vennero dunque soprannominati
Cavalieri di Malta e continuarono la loro azione di
guerra contro i Musulmani, combattendo con la loro
flotta i corsari provenienti dal Nordafrica berbero. |

Cavaliere Girolamo
Bollini, patrizio novarese |

Cappella della Natività commissionata dal Cavaliere
Girolamo Bollini in San Gaudenzio, Novara |

Stemma Bollini con le
insegne melitense |
Malgrado avessero a disposizione solo poche galee,
essendo degli esperti navigatori, inflissero non poche
perdite alle navi ottomane, attirando nuovamente le ire
degli Ottomani, che non erano affatto felici di vedere
l'Ordine ristabilito. Di conseguenza essi riunirono
un'altra grossa forza militare con lo scopo di eliminare
i Cavalieri da Malta e nel 1565 invasero l'isola, dando
inizio al grande assedio di Malta. |
Malta - armatura di un cavaliere gerosolimitano. A
destra: protezione cavallo |
Nel 1571 i cavalieri di Malta parteciparono alla
battaglia di Lepanto sotto il comando di don
Giovanni d'Austria
(1547 † 1578), fratellastro del Re di Spagna Filippo II,
che ricevette
a Napoli, dalla mani del Cardinale Granula, il bastone
del comando e lo stendardo (un drappo di seta pregiata
con l’immagine del Redentore in croce)
della flotta cristiana. |
Gli Ottomani erano inferiori nel numero di cannoni,
nella capacità di manovra e nella velocità, ed alla fine
della giornata la quasi totalità della loro flotta era
distrutta o catturata. Le galee maltesi erano schierate
all'ala destra: la loro nave ammiraglia fu abbordata da
più imbarcazioni nemiche, ma l'equipaggio si difese con
tale energia che, quando infine le altre galee cristiane
arrivarono in soccorso, trovarono solo una distesa di
cadaveri; erano vivi soltanto tre cavalieri. |

Cicciano (Napoli) - Fonte
battesimale con le insegne dell'Ordine di Malta e di
Girolamo
de
Guevara,
Commendatore di Castel
Cicciano dal 1613 al 1618 |
Cacciato dall’isola da
Napoleone (1798) e impedito di farvi ritorno per
l’attribuzione di Malta alla Gran Bretagna (1814), si
trasferì in Italia, stabilendosi nel 1834 a Roma. |

Palazzo dei Gran Maestri (Valletta),
Malta. |
Esaurita la sua missione politico-militare, negli ultimi
due secoli l’Ordine ha ripreso come attività principale
quella ospedaliera e filantropica, esercitata in oltre
120 paesi con servizi medici, sociali e assistenziali.
L’Ordine
è persona giuridica e gode dei privilegi riservati ai
soggetti di diritto internazionale: perciò può battere
moneta, emettere francobolli e rilasciare passaporti. La
sede centrale, il Palazzo Magistrale a via dei Condotti
e la Villa Magistrale sull’Aventino a Roma, godono della
extraterritorialità. L’Ordine ha un proprio codice (l’attuale
è in vigore dal 1966), che ne regola la vita e
l’attività, e dispone di propri tribunali. |

La bolla papale "Pie Postulatio
Voluntatis", ponendo l’Ordine di San Giovanni, sotto la
protezione della Chiesa. |
Per essere ammessi nell’Ordine, sia come Cavalieri di
Giustizia e sia come Cavalieri di Onore e Devozione,
occorre dimostrare la nobiltà dugentenaria di quattro
quarti, cioè del padre, della madre, dell’avola paterna
e dell’avola materna.
Il nome dei Cavalieri di Giustizia è preceduto dalla
qualifica di Fra; essi fanno voto di castità e
obbedienza. I Cavalieri di Onore e Devozione portano la
croce ma sono liberi da qualsiasi voto e non
percepiscono i benefici e le commende.
I Cavalieri di Grazia sono nominati dal Gran Maestro per
benemerenze verso l’Ordine.
In Italia l’Ordine amministrativamente comprende il Gran
Priorato di Roma, quello del Lombardo-Veneto e quello
delle Due Sicilie. |

Napoli - Cerimonia nomina
cavalieri dell'Ordine di Malta
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ALTRI ORDINI CAVALLERESCHI: |
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