
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Cottrau |
Arma:
di
rosso al palo d'oro caricato da un cuore del campo sostenente la
cifra 4 all'antica di nero(1).
Motto: Labor hominem honorat
Dimora: Napoli
Titoli: Barone |

© Stemma famiglia Cottrau |
La famiglia
Cottrau, originaria di Saverne, in Alsazia, cadetta dei
baroni Cottrau di Friburgo, passò in Napoli nei primi anni
del XIX secolo con Giuseppe Guglielmo Cottrau
(1757
† 1825) di Straburgo, la
consorte Adelaide Girault di Egrefeulle di Parigi
e il figlio Guglielmo (Parigi, 10.8.1797 + Napoli, 31.10.1847)
di anni 6.
Giuseppe Gugliemo in Francia fu Segretario generale del
Ministero della Marina, a Napoli ebbe importanti incarichi: fu
capo divisione del Ministero dell’Interno e nel 1809 ebbe
l’incarico di dirigere la terza divisione del Lavori Pubblici;
diresse i lavori per la costruzione del Ponte della Sanità e la
realizzazione della strada di Capodimonte. Dal 1810 ricoprì
altre numerose cariche: Maresciallo di Campo, Presidente
dell’Accademia delle Belle Arti, Membro della Società Reale di
Napoli, della Reale Accademia Militare e della Giunta dei
Teatri. Ottenne la cittadinanza napoletana con D.R. del 29
settembre 1815 da re
Ferdinando I di Borbone.
Uomo assai colto e amatissimo della musica, trasmise la sua
passione al figlio:
Guglielmo Cottrau (Parigi, 10.8.1797
†
Napoli, 31.10.1847), compositore, che ebbe la sua prima
educazione nel Regio Collegio di Marina in Napoli; fu molto
amico di Bellini e Donizzetti. Sebbene prediligesse la musica
non trascurò le lettere e scrisse in Napoli “Le Tour du Munde
dans mon fatevil” e “l’Omnibus et omnium”. Fondò la rivista
“Passatempi Musicali” nel 1820 con la quale salvò dall’oblio
decine di canzoni napoletane; pubblicò diverse canzoni
napoletane che divennero popolari non solo a Napoli ma per
l’intera Italia e furono cantate in tutto il mondo.
Tra le più celebri canzoni che musicò e diede parole: “Fenesia
che lucivi”, “La vedova romana”, “Michelemmà”(2)
.
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Sposò Giovanna Cirillo, nipote di Domenico il famoso
medico scienziato uno dei promotori e martire della
Repubblica Napoletana del 1799, dalla quale ebbe otto
figli, tra cui:
1) Teodoro (Napoli, 7.12.1827
† ivi, 30.3.1879)
, anch’egli compositore, spinto dal padre al culto dell’arte
predilesse la musica; appena ventenne succedette al padre nella
direzione dello stabilimento musicale “B. Girard e C.”; ebbe una
vena fecondissima di melodie, e con uno spirito sempre
vulcanico, ad ogni occasione improvvisava una canzone. La più
famosa fu “Addio mia bella Napoli” che si canta ancora oggi
ovunque. |
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2) Giulio (n. a Napoli nel 1833),
anch’egli compositore, fu professore di canto a Parigi; scrisse
circa 30 melodie, la più celebre fu “Serenata spagnuola” che
specialmente in Francia ebbe un notevole successo.
3) Paolo (Napoli, 28.10.1837
†
Roma, 23.2.1896), nipote di Napoleone Scrugli di Tropea,
intraprese la carriera militare nella marina napoletana
raggiungendo il grado di sottotenente di vascello nel 1859.
Passò nel 1860 dalla parte dei Sabaudi e nel 1861 partecipò
all’assedio e al
bombardamento di Gaeta sul vascello “Re
galantuomo”(3)
che si teneva, insieme alla flotta, a debita distanza di
sicurezza.
Nel 1867 fu promosso capitano di fregata, mettendosi in evidenza
come studioso delle nuove armi di offesa subacquea. Morì a Roma
nel 1896 dopo essere stato nominato viceammiraglio. |

Napoli - Album di 18
canzoni dell'800 selezionate
da Guglielmo Cottrau |

© Napoli - Busto di Paolo
Cottrau
Vice Ammiraglio |
4)
Alfredo (Napoli, 1839
† ivi, 1899) studiò in Francia presso il
Collegio della Marina Militare a Tolone e a Parigi presso l’Ecole
preparatoire de Marine; rientrato a Napoli iniziò la sua
brillante carriera partendo dalla gavetta, come apprendista
aggiustatore e disegnatore meccanico presso uno stabilimento
meccanico.
Ben presto divenne uno dei maggiori progettisti di strutture in
ferro e ponti ferroviari; a soli trent’anni gli fu conferito il
titolo di ingegnere ispettore delle costruzioni metalliche.
Numerose furono le opere da lui realizzate, tra le quali(4):
Ponte sul fiume Po a Mezzanacorti sulle ferrovia Voghera –
Pavia,
Ponte girevole a Taranto sull'uscita del porto,
Viadotto di Castellaneta sulla ferrovia Bari-Taranto,
Ponte sul fiume Ticino a Sesto Calende,
Ponte sulla Dora Riparia a Torino,
Ponte sul fiume Piave a San Donà di Piave,
Copertura a lucernaio del Museo Civico Gaetano Filangieri.
Nel 1870 fondò ed assunse la conduzione “dell'Impresa
Industriale Italiana di Costruzioni Metalliche” di Castellammare
di Stabia; ottenne la libera docenza presso la “Regia Scuola di
applicazione degli Ingegneri ed Architetti di Napoli”, nel 1881
venne decorato di Medaglia d'oro al merito industriale. |

© Napoli - Ingresso viale
che conduce a Villa Cottrau |

© Napoli - Busto di
Alfredo Cottrau |
Egli
acquistò nel 1875 una parte del costone roccioso, a strapiombo
sul mare, al confine occidentale di villa Grotta marina a
Posillipo e una casa colonica, con i terreni adiacenti, che
apparteneva alla famiglia Amato; la casa colonica fu ristruttura
dal Cottrau, diventando la residenza della famiglia(5).
Sposò Enrica Giussani Panceri, una loro figlia, Emma,
sposò nel 1885 il nobile Lorenzo
Zampaglione. |

© Napoli - Villa Cottrau |
La
famiglia fu decorata con R.D. 20 maggio 1900 e RR.
LL.PP. 9 febbraio 1902 del titolo trasmissibile di
barone nella persona di
Alfredo, cavaliere del S.M.O. di Malta(6),
figlio di Alfredo (1839
† 1899).
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__________________________
Note:
1) Francesco Bonazzi di
Sannicandro, "Famiglie nobili e titolate del Napolitano".
2)
Giovanni Masutto, “I maestri della musica
italiana del secolo XIX: notizie biografiche”.
3)
Dizionario Biografico degli Italiani, Traccani, 1984.
4)
A. Cottrau, Raccolta
di alcuni documenti ossia titoli di merito,
Napoli 1897.
5) Domenico Viggiani, "I
tempi di Posillipo - dalle ville romane ai casini di delizia",
ElectraNapoli.
6)
Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta, "Elenco Storico
della Nobiltà Italiana". |
Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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