
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Guerritore |
Arma:
partito, nel 1° di azzurro al leone d’oro rivoltato con la spada
impugnata con la bocca; nel 2° d’oro a nove tende militari
d’azzurro poste 3,3,3.
Motto: Aut mors aut libertas (La morte o la libertà)
Titoli:
patrizi di Ravello, nobili di Nocera,
nobili di Napoli
fuori Seggio, Baroni. |

© Napoli - Stemma famiglia
Guerritore |
Le prime notizie sulla famiglia Guerritore, originaria
della costiera Amalfitana, si hanno grazie ad una
pergamena del 1260 nella quale si citano gli eredi di
Matteo Guerritore di Ravello. Il casato si trasferì prima a
Tramonti, poi ad Amalfi e infine a Nocera;
vestì l’abito
di Malta.
Come quasi tutte le famiglie della costa Amalfitana i
Guerritore diedero una forte somma di denaro a
Carlo d’Angiò per cacciare gli odiati Svevi
dal Regno.
Andrea, Natale e Tommaso, fratelli
originari di Amalfi ma stabilitisi a Nocera dè Pagani,
ottennero nel 1475 da
Ferdinando I d’Aragona vari beni feudali .
Simone Guerritore fu un eccellente avvocato a
Napoli e lettore di istituzioni romane nei regi studi
nel 1535; Andrea, suo nipote, giureconsulto e
letterato, fu giudice della
Gran Corte della Vicaria.
Francesco Antonio, nipote del citato Tommaso, fu
familiare, domestico e commensale di re
Filippo II di Spagna (diploma di regia
familiarità del 28.9.1572), ottenne poi l'ammissione al
Sedile di Ravello nel 1574.
Nel corso dei secoli la famiglia si divise in più rami,
tutti iscritti nell’Elenco Ufficiale Italiano col titolo
di patrizio di Ravello.
Antonio Guerritore (n. Napoli 1878
†
S. Lorenzo di S. Egidio 1952), figlio di Nicola (n.
Londra, 1858
†
S. Lorenzo di Angri 1937) e della nobildonna Marianna
Falangola, patrizio di Ravello, cavaliere del
S.M.O. di Malta e fu decorato con R.D. di motu
proprio del 10 agosto 1918 del titolo trasmissibile
di barone.
A seguito di matrimonio celebrato tra Andrea
Guerritore ed Enrica Broya, il nipote
Enrico (n. Bari 1861
†
Nocera Inferiore 1948), patrizio
di Ravello, con R.D. del 1887 acquisì il
doppio cognome Guerritore Broya, ereditando anche
il palazzo nobiliare sito in Nocera Inferiore. |

Nocera Inferiore -
Palazzo Guerritore Broya |
I
Guerritore Broya innalzarono la seguente arma: troncato
semipartito, nel 1° e nel 2° l'insegna Guerritore
come sopra riportata, nel 3° d'azzurro alla fascia
arcuata sostenente un'aquila bicipide di nero, ed
accompagnata in punta da un braccio vestito di rosso,
tenente con la mano di carnagione un libro aperto d'oro
(Broya). |

Nocera Inferiore -
Palazzo Guerritore Broya |

Nocera Inferiore - Stemma Guerritore Broya |
Alcune parentele contratte:
CONFALONE: Anna Guerritore, antenata dell'autore
del pregevole volume sul patriziato di Ravello, sposò
Filippo
Confalone.
DENTICE: Maddalena Guerritore impalmò Luigi
Dentice, figlio di Gennaro Maria Dentice e di
Maria Antonia Dentice di Accadia, fedudatari di Santa
Maria Ingrisone dal 21 gennaio 1822.
GATTINI: Giovanni
Guerritore, patrizio di Ravello, sposò nel 1872 Eugenia
Gattini.
GIOVENE: Salvatore
Guerritore (n. Pagani 1754
†
ivi 1812) e Mariantonia
Giovene dei duchi di Girasole.
MASTELLONI: Marino Guerritore (n. Napoli 1874
†
Cava dè Tireni 1941) sposò nel 1913 Emma
Mastelloni dei duchi di Limatola.
de VERA d’ARAGONA: Livia Guerritore, figlia di
Emilio e di Camilla dei marchesi Parisio Perrotti,
impalmò nel 1957 Ramiro
de
Vera d’Aragona dei principi di Caposele. |
Per approfondimenti si consiglia di leggere il libro
“Memorie storico-genealogiche della famiglia Guerritore”
di Antonio Guerritore. |
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