
Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano,
ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano,
appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano
dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia
Giovene |
Arma:
d'azzurro ai due leoni affrontati e controrampanti ad un albero,
il tutto al naturale. Alias:
d'azzurro all'albero sradicato al naturale sostenuto da due leoni d'oro controrampanti e affrontati.
Dimora: Napoli |

© Stemma Famiglia Giovene
di Girasole |
L'antica ed illustre famiglia napoletana Giovene,
Jovene, Iovine, Giovine, di Giovene o di Giovine, probabilmente
deriva da un ramo dei Caracciolo, godette di nobiltà in Napoli ove fu aggregata al
Seggio di Capuana,
Cosenza, Catanzaro, Tropea, Reggio Calabria, ed in altre città.
Le prime notizie risalgono all’anno 1006 con
BALDASSARRE di Giovine che governava la Repubblica Napolitana
insieme ad altri nobili tra cui Girello
Capece.
ROBERTO e BARTOMENO, con gli altri baroni del Regno, nel
1272 parteciparono alla guerra mossa da re
Carlo I d’Angiò contro Costantinopoli.
GIOVAN MICHELE, capitano generale del duca di Parma
Alessandro Farnese, combattè valorosamente in Fiandra e poi
nel 1571 fu uno degli eroi della
battaglia di Lepanto. Al suo ritorno a Napoli ebbe il
comando di duemila soldati per combattere le armate turche.
VESPASIANO partecipò anch’egli alla battaglia di Lepanto;
difese, sotto gli ordini di Carlo
Spinelli, Castellammare dall’assedio dei francesi,
raggiunse il grado di colonnello.
GIO. BATTISTA con diploma emesso a Saragozza il 5
0ttobre 1644, esecutoriato in Napoli il 17 marzo 1645, fu insignito da re
Filippo IV
d'Asburgo-Spagna col titolo di duca
di S. Angelo a Fasanella, feudo in
Principato Citra, passato poi alla famiglia
Capece Galeota. |

© Napoli - Busto di don Michele
Giovine,
fratello di Andrea
Ramo dei duchi di Girasole: |
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ANDREA
(† 1734), laureato in giurisprudenza nel 1667, nominato il
12 aprile 1770 presidente della Regia
Camera della Sommaria; nel 1726 ottenne da re Carlo
VI d'Asburgo-Austria il titolo di duca sul
cognome, poi infisso sul feudo di
Girasole
che nel 1731 acquistò in Puglia; nel 1734 fu uno dei tanti
donatori della SS.
Trinità dei Pellegrini; sposato ad Agata
Doria, dama genovese,
figlia di Giovan Battista e di Anna Maria Ferella, dei
marchesi di Cerza Maggiore.
Il duca VESPASIANO Giovene
di Girasole, ottenne l'ultima intestazione nel regio
cedolario nel 1750; nel 1753 si trasferì a Napoli dove
godeva di un notevole prestigio, ottenne in enfiteusi
l'edificio di Via Cisterna dell'Olio dal Monte della Madonna
dei Poveri Vergognosi. Il palazzo passò in possesso della Casa
Santa degli Incurabili ed oggi ospita gli uffici
direzionali dell'Ente Autonomo Volturno Srl (EAV).
NICOLA (1756
† 1820) duca di Girasole,
sposato per procura il 18 aprile 1786 a Giulia (1766
† 1805, alla sua morte Nicola
si risposò), nata baronessa von Mudersbach-Redwitz, dama di
corte tedesca, e dama alla corte napoletana della regina
Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, scrittrice, donna di
eccezionale cultura ed intelligenza, nel 1787 incontrò a
Napoli W. Goethe nel suo "Viaggio in Italia". Ha
avuto come figli ELISABETTA, morta in tenera età, e
CARLO FRANCESCO (Napoli, 30 aprile 1787
† ivi, 14 marzo 1849), duca di Girasole, sposato a Giuseppa
Capecelatro († 21 febbraio 1856), ha avuto come figli: CASSANDRA,
nel 1835 sposò Antonio Capecelatro (1789 † 1858), patrizio napoletano, figlio di Carlo e di Maddalena Mormile;
MARIANO (Napoli, 8 settembre 1816
† ivi, 4 ottobre 1881), ha
avuto come figli: FILOMENA, PASQUALINA,
EMILIO, ed il primogenito VALERIO, sacerdote;
BERNARDINO (Napoli, 4 aprile 1815
† ivi, 14 ottobre 1846), ha
avuto come figlie: GIUSEPPA, e GIULIANA; ed il
primogenito NICOLA (Napoli, 30 gennaio 1809
† ivi, 25 novembre 1848),
duca di Girasole, sposato a FRANCESCA Giovene († gennaio 1887), ha avuto come figli: ELISABETTA (n. Napoli,
febbraio 1848); ALFONSO (n. Napoli, 8 febbraio 1844),
magistrato; GIULIA (n. Napoli, 20 agosto 1841);
TERESA (n. Napoli, 1° maggio 1840), ivi sposata l'11
gennaio 1862 ad Enrico Silvestri; CARLO (n. Napoli,
29 marzo 1839), ivi sposato 27 marzo 1865 a Maria Antonia
Flauto ha avuto come figli: MICHELE (n. Napoli, 21
giugno 1881), ANNA (n. Napoli, 17 febbraio 1874), ivi
sposata 28 marzo 1900 ad Armando Vernicchi († 13 febbraio 1912), GIOVAN BATTISTA (n. Napoli, 3 agosto
1871), ELISABETTA (n. Napoli, 10 dicembre 1868); ed
il primogenito MICHELE (5 settembre 1837
† 23 maggio 1875), duca di
Girasole, sposato a Concetta Flauto ha avuto come figli:
BALDASSARRE (n. Napoli 22 febbraio 1879); BIANCA
(n. Napoli, 21 marzo 1876); FRANCESCA (n. Napoli, 1à
marzo 1873); PACIFICO (n. Napoli, 11 novembre 1870);
CARLO (n. Napoli,, 31 maggio 1868), iscritto nell’Elenco
Ufficiale Italiano, sposato a Napoli il 21 luglio 1896 a
Maria Novi Chavarria ha avuto per figli: GIULIANA (n.
Napoli, 27 gennaio 1899), MICHELE (n. Napoli, 7
maggio 1900), CONCEZIONE (n. Napoli, 15 settembre
1901), ANDREA (n. Napoli, 20 ottobre 1904);
LORENZO (n. Napoli, 18 gennaio 1866); ed il primogenito
NICOLA (n. Napoli, 12 agosto 1865), duca di Girasole. |
VESPASIANO (25 agosto 1803
† 23 agosto 1847), nobile dei
duchi di Girasole, sposato a Lucia de Vivo, ha avuto come figli:
CARLO ANTONIO (14 luglio 1837
† 12 luglio 1870), sposato a Maria Paparazzo hanno avuto come figlio
VESPASIANO (n. 24 agosto 1869); e SALVATORE
(Napoli, 24 dicembre 1839
† 14 gennaio 1890), sposato a
Carmela
Ferraro ha avuto come
figli: CARLO (n. Napoli, 7 febbraio 1873); TERESA
(n. Napoli, 13 febbraio 1871); ANNA (n. Napoli, 7 maggio
1869); ed il primogenito GENNARO (n. Napoli, 17 giugno
1867). |

© Napoli - targa in ricordo dei
benefattori dell'Augustissima Arciconfraternita della
SS. Trinità dei Pellegrini. |
Antonio
Giovene,
marchese di Pietramelara, sposò
Costanza, sorella di Scipione II
Moccia,
marchese di Montemalo.
Il ramo della famiglia
Giovene, marchesi di Pietramelara e di
Montemalo, si
estinse in casa di Palma Castiglione a seguito di
matrimonio celebrato nel 1739 tra
Elisabetta Giovene,
ultima marchesa di Pietramelara e Montemalo, e
Giovanbattista
di Palma Castiglione, colonnello del
Reggimento Rissignol. |
© Napoli - Palazzo
Giovene di Girasole |
Giuseppe
Maria Giovene (Molfetta, 1753
† ivi, 1837) dei
baroni di San Giorgio,
Arciprete della Cattedrale di Molfetta, Vicario
Apostolico di Lecce, Capitolare di Otranto, fu
nominato nel maggio del 1813 Cavaliere del
Real Ordine delle Due Sicilie da re
Gioacchino Murat.

Napoli, lastra
tombale di Agnese Iovine, moglie di Agostino
Ciaramaglia - Anno 1771 |
Don Francesco
Antonio, Maresciallo di Campo dell'esercito
napoletano, e don
Gaetano, Maggiore graduato, furono nominati
cavalieri di diritto del Reale
Ordine
Militare di S. Giorgio della
Riunione con Real decreto del 7 ottobre 1816. |
Nel 1911 il nipote, Placido
di Sangro
(Parigi, 1866 † Castellammare di Stabia, 1911), patrizio
napoletano, donò a Napoli l'intera collezione
dello zio Placido di Sangro
(1829 † Napoli, 1891), duca di Martina, composta di oltre seimila pezzi
di ceramica, che trovò
collocazione nella Villa Floridiana, appartenuta alla duchessa
Migliaccio.
Il Museo Duca di Martina fu arricchito dal lascito di Maria
Spinelli di Scalea
(n. 1867),
figlia di
Carlo dei principi di Scalea e di Felicita Nolli dei baroni di
Tolla
moglie del
di Sangro. CARLO Giovene di Girasole per primo ordinò il
museo dal 1934 al 1936. |

Napoli, Museo Duca di Martina |
Nel 1995
Pisani Massamormile,
Giovene di Girasole e
Imperiali di Francavilla, governatori
dell’ Augustissima Compagnia della Disciplina della
Santa Croce, restaurarono l'Oratorio della Confraternita
dove, tra l'altro, ci sono
le insegne delle famiglie aggregate alla Compagnia della
S. Croce decorate nel pavimento in piastrelle di ceramica e
sugli scudi ovali in legno inseriti nel fregio del cassettone
ligneo del soffitto. |

© Oratorio
dell’ Augustissima Compagnia della
Disciplina della Santa Croce |
L'
Augustissima Compagnia della Disciplina della Santa Croce, prima
arciconfraternita laicale sorta a Napoli nel 1290 con il
silenzioso auspicio del Pontefice Nicolò III, al
secolo
Giovanni Gaetano
Orsini (1216
†
1280),
ricordato anche da Dante (Inferno, XIX, 70-72). L’
istituzione che fin dalle origini ha operato per il bene della
collettività, assistendo i più bisognosi, vanta tra i suoi
membri i Papi Clemente XIV, Pio IX, Leone XIII, Pio X e il fior
fiore della nobiltà, con innumerevoli togati, uomini d'arme,
pubblici reggitori, esponenti delle lettere e delle arti, tra i
quali spiccano Jacopo
Sannazaro (1455
†
1530), i Cardinali Rinaldo Brancaccio (nel
1384 fece erigere la prima navata della chiesa) e Astorgio
Agnese,
e il duca di Maddaloni Domenico Marzio
Carafa, Priore
dell’arciconfraternita nel 1724. |
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© Napoli - Stemma Famiglia Giovene
di Girasole |
Nel giardino
dell'Arciconfraternita si riunirono nel 1485 i nobili per
cospirare contro re
Ferrante I d'Aragona. |
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Bibliografia:
- L'Araldo “Almanacco Nobiliare del Napoletano 1896, 1913”,
Enrico Detken, libraio editore, Napoli 1895, 1912.
- Carlo Nardi “Della famiglia Giovene de' duchi
di Girasole, ragguaglio storico-genealogico, Lucca MDCCXXXVI.
- Sito web
https://de.wikipedia.org/wiki/Juliane_Giovane. |
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