
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia de
Guzman |
Arma: inquartato in croce di sant'Andrea; nel I e IV di
azzurro, due caldaie a scacchi d'oro e rossi, con manici composti d'oro
e rossi e cinque serpenti verdi con lingue rosse, moventi da ciascuna
delle caldaie; nel II e III d'argento, cinque moscature
d'ermellino nere; bordura: composta rossa e d'argento; ciascuno scacco
rosso caricato da un castello d'oro con tre torricelle (Regno di Castiglia);
ciascuno scacco d'argento caricato da un leone rosso (Regno di Leon). |

© Napoli - Stemma del vicerè Enrico de Guzman,
conte di Olivares |

©
Napoli - Portale del Palazzo fatto costruire da Enrico
de Guzan nell'anno 1597. |
Varie sono le opinioni sulle origini della famiglia Guzman; si
stima che discendono dal sangue reale dei Goti. Il Casato si
trasferì in Castiglia per combattere i Mori. Domenico de Guzman
nel 1216 fondò l'Ordine dei Domenicani.
Tra i 54 compatroni di Napoli,
tutti rappresentati dai busti d’argento del
Tesoro di San
Gennaro, vi siano anche sette santi spagnoli tra i quali
San Domenico di Guzman
e San Francesco
Borgia. |

©
Napoli - Cappella
del Tesoro di S. Gennaro con le statue in argento dei sette
santi spanoli.
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Don Enrico de Guzman, conte di Olivares, luogotenente e capitano
generale nel 1595, fu uno dei migliori vicerè di Napoli dal 1595
al 1599; a lui si deve la costruzione di un nuovo molo per
riparare le navi dalle burrasche, l'apertura di nuove strade, la
costruzione del palazzo della Conservazione delle Farine. |
Il palazzo, fatto costruire dal Vicerè
come sua abitazione, ora di proprietà del Banco di Napoli, fu la sede del Monte di Pietà, istituzione sorta nel
1539 a scopo benefico per combattere l'usura, per merito di Leonardo De
Palma e Aurelio Paparo.
All'interno del cortile vi è la
Cappella del Sacro Monte di Pietà, autentico gioiello di eleganza
manieristica.
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Enrico de Guzman, conte d'Olivares,
vicerè del Regno di Napoli dal 1595 |
Altro Vicerè di
Napoli fu don Filippo Ramires de Guzman,
duca di Medina de las Torres, dal 1637 al 1644, grande di Spagna
e consigliere di re
Filippo IV di
Spagna; sposò Anna
Carafa della
Stadera († 1644), nata a Portici (NA) nel 1607 da Antonio ed Elena
Aldobrandini, unica erede di un immenso patrimonio e dei titoli
di principe di Stigliano e
duchessa di Sabioneta che passarono
per maritali nomine in casa Guzman. I coniugi abitarono nella
villa Donn'Anna di Posillipo ove si sono celebrate memorabili
feste. |
© Napoli, stemma Guzman-Carafa. A
destra: Palazzo Donn'Anna, passato poi
ai Mirelli |
Il
loro figliolo don Nicola Guzman Carafa morì nel 1689 senza
lasciare eredi e nel 1694 i feudi di Laviano, Castelgrandine e Rapone
furono acquistati, dalla Regia Curia, da D. Francesco
d’Anna († 1714). |
Bacoli (Napoli), stemma de Guzman
su portale |
Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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