
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia
Borgia |
Armi:
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partito, nel 1° d’oro al bue rosso posto su un terreno verde, con
una bordura d’oro caricata da otto spighe verdi; nel 2° fasciato
d’oro e di nero;
- d’oro al bue rosso posto su un terreno verde; lo scudo con una
bordura verde caricata con otto spighe di grano d’oro;
- d’argento al bue rosso passante, coronato e unghiato d’oro;
- d’azzurro al bue d’oro.
Residenze:
Roma e Napoli |

© Squillace
(CZ) - Stemma dei Borgia principi di Squillace
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La
famiglia Borja, Borgio o Burgio, italianizzata in Borgia è
originaria della Spagna ed esattamente del Regno di Valencia che
faceva parte della Corona d’Aragona; don PIETRO o PEDRO, di sangue
reale, nel 1151 era Signore della città Atary, ebbe in dono da re
Alfonso nel 1152 la città di Borja da cui prese il cognome(1).
Il
Casato si trasferì in Italia nel XII secolo dividendosi in numerosi
rami, stabilendosi a Firenze, Perugia, Siena, Roma, Sicilia,
Velletri e Napoli.
I suoi rappresentanti ricoprirono le più alte cariche in campo
civile, militare ed ecclesiastico sino a giungere al soglio
pontificio per ben due volte, con ALFONSO de Borja (1378†1458)
eletto Papa nel 1455 col nome di Callisto III, e con RODRIGO Lenzol
Borgia (1431†1503) eletto nel 1492 Papa col nome di Alessandro VI.
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Papa Callisto
III, al secolo
Alfonso
de Borja (1378†1458) |

Papa Alessandro VI, al secolo
RODRIGO
Lenzol Borgia
(1431†1503) |
Il Casato
godette di massimo splendore nel XV e XVI secolo; vari sono stati i
titoli concessi a questa famiglia, fra i quali:
Conti di: Simmari (o
Simeri 1582), Alvito.
Marchesi di: Combai
Duchi di: Candia, Villermosa, Valentino (Valentinois), Romagna, Marca
d’Ancona, Umbria, Bisceglie (1498), Quadrata(1498), Vallenzana
(1726)
Principi di:
Squillace.
I Borgia hanno
posseduto molti feudi tra cui Badolato, Cardinale e Satriano.
Nel 1485 PIER LUIGI comprò il ducato di Candia e suo fratello
JOFRE’ (1481 † 1516)
o GOFFREDO, figlio del pontefice Alessandro VI al secolo Rodrigo
Borgia, si trasferì a Napoli ove sposò nel 1494, in prime nozze,
donna Sancia d’Aragona (†1506)
figlia naturale del futuro re di Napoli
Alfonso II
d’Aragona, la quale portò in dote lo Stato di Squillace col
titolo di principe. Fu Consigliere Supremo, sostituito degnamente in
sua assenza, da don
Antonio
d'Alessandro.
Nel giorno della investitura di re Alfonso II
d'Aragona celebrata a Napoli da Giovanni BurcKardus, gran
cerimoniere di papa Alessandro VI, detto Goffredo
Borgia,
dopo aver ricevuto l'addobbamento a cavaliere, fu insignito dal
Sovrano, prima dell'Ordine
della Giara e, successivamente, di
quello dell'Ermellino. |

Goffredo Borgia, 1° principe di
Squillace |

© Elenco
dei Borgia feudatari di Squillace |
In seconde nozze sposò Maria
Milano appartenente alla nobile famiglia
napoletana, ed ebbe quattro figli tra cui FRANCESCO, secondo
principe di Squillace,
sposo di donna Isabella
Piccolomini, e
MARIA, moglie del conte di Simmari.
FRANCESCO,
vescovo di Cosenza dal 6 novembre 1499 al 4 novembre 1511 a causa
del suo decesso; il 28 settembre del 1500 fu creato cardinale da
papa Alessandro VI col titolo di Santa Cecilia, e dall' 11 agosto
1506 dei Santi Nereo ed Achilleo.
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Cosenza,
cattedrale, cappella della Madonna del Pilerio, Altare. |

Cosenza,
cappella del Pilerio, lapide posta dal Capitolo nel 1779 a
ricordo del culto
della Madonna del Pilerio a seguito del miracolo che pose
fine alla peste nel mentre
era vescovo il cardinale Francesco Borgia |
Il Casato aggiunse al suo cognome anche quello d’Aragona a seguito
di matrimonio tra GIOVANNI, terzo
duca di Candia,
e Giovanna d’Aragona figlia di Alfonso d’Aragona vescovo di
Saragozza e nipote di
re Ferdinando il
Cattolico. Dal matrimonio nacque FRANCESCO (1510 † 1572),
5° duca di Candia e Grande di Spagna, ricoprì la carica di vicerè
della Catalogna; rimasto vedovo di Eleonora di Castro che le aveva
dato ben otto figli, si fece gesuita e nel 1565 fu eletto
Generale della Compagnia di Gesù. Fu proclamato santo nel 1670 da
papa Clemente X. |

Napoli - Cappella di San
Francesco Borgia |

Napoli - San Francesco Borgia
in estasi |
Pietro Borgia,
principe di Squillace, nel 1588 acquistò per ducati 13.500 da
Alfonso Piccolomini, conte di Celano,
l'isola di Nisida, situata tra
Napoli e Pozzuoli.
ENRICO Borgia, fratello di San Francesco, fu cardinale di Squillace
dal 1568 al 1574.
I Turchi effettuavano
soventi sbarchi nel golfo di Squillace, in Provincia di
Calabria Ultra
I, seminando morte e terrore e saccheggiando i piccoli villaggi
posti sulle vicine colline;
nel 1518 il borgo di Palagorio venne
quasi completamente distrutto da una prima incursione, seguita da
un’altra nel 1604 e gli abitanti, con il benestare del principe
Borgia, costruirono un villaggio più sicuro, poco lontano dal
castello, cui diedero il nome Borgia. |

© Golfo di
Squillace (CZ) - Su queste splendide coste sovente sbarcavano i
Turchi per depredare i villaggi. |

© Giovane
donna di Borgia in costume d'epoca |

© Il
castello di Squillace con l'insegna dei Borgia |
Nel 1755 il casale di Borgia passò
alla famiglia de Gregorio.
GASPARE Borgia o Gaspar de Borja y Velasco (1589 † 1645),
grande di Spagna di 1^ classe e cardinale, fu nominato vicerè di
Napoli dal 3 giugno al 14 dicembre 1620 in sostituzione di Pedro
Tellez Giron, duca di Ossuna, non gradito dalla nobiltà napoletana. |
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© Napoli -
Il palazzo ove abitò Don Gaspare Borgia
Il vicerè di Napoli abitò
nell'immobile messo a disposizione da don Garzia de Toledo,
essendo le sale di Palazzo Reale occupate ancora dalla
moglie del suo precedessore.
ARTEMISIA Borgia dei duchi di Candia, moglie di Carlo
Spinelli principe di Cariati, fu una delle
benefattrici del Pio Monte della Misericordia di Napoli. |
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© Napoli - Elenco dei benefattori del
Pio Monte della Misericordia. |

© Napoli - Stemma del Cardinale
Gasparo Borgia
Vicerè di Napoli nel 1620
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© Napoli - Epitaffio
in ricordo di Artemisia Borgia, principessa di Cariati
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© Napoli - Cappella
gentilizia della Famiglia Borgia dal 1678, oggi in fase di restauro.
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NOTA
DEL PROF. LUIGI BORGIA |
"Nei tempi angioini nessun Borgia è
presente nel Regno di Napoli. Con
Alfonso d'Aragona,
invece, arriva in Italia, in qualità di Capitano delle armate
lanciate alla conquista di Napoli nel 1442, Ximenes de Borja,
originario di Valenza. Insediatosi il nuovo sovrano nella capitale
del Regno meridionale, Ximenes fu inviato a Senise in Basilicata, a
presidiare quei luoghi contro i seguaci della grande e potente
famiglia filofrancese dei
Sanseverino.
Ximenes morì appunto a Senise nel 1455. Con Girolamo di Antonio di Ximenes Borgia la famiglia si trasferì a Napoli: Girolamo fu uno dei
più fedeli seguaci e dei più cari amici del
Pontano, e membro
dell'Accademia che si riuniva intorno al grande umanista napoletano.
Soldato, ma soprattutto uomo di lettere, fu tra i protetti del
Cardinale Alessandro Farnese che, divenuto Papa Paolo III, lo elesse
nel 1544 Vescovo di Massalubrense.
Con i due fratelli di Girolamo, Niccolò e Giovanni, questa
diramazione borgiana si distinse in due linee. La prima fu
illustrata da Giovanni Battista, anch'egli Vescovo di Massalubrense,
e da Pietro, Viceré d'Abruzzo. Questa linea si estinse con Francesca
Borgia, che sposò nel 1632 Francesco Borgia, primogenito della linea
discesa da Giovanni.
Successivamente la famiglia ebbe un gran numero di giuristi di
chiara fama: Domenico fu nominato giudice perpetuo della
Vicaria e, nel 1706,
fiscale dello stesso tribunale. |
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© Napoli - busto di
Domenico Borgia |
Per desiderio
di
Re Carlo VI d'Austria
Domenico fu ascritto alla nobiltà napoletana a titolo personale e
"fuori seggio" e, con privilegio 8 giugno 1726, ottenne il
titolo ducale.
All'epoca di
Carlo di
Borbone divenne membro del Consiglio di Stato del nuovo sovrano
e, più tardi, presidente del Sacro Regio Consiglio e membro della
Giunta Giurisdizionale. Questo personaggio è altresì famoso per aver
concesso tutto il suo appoggio a favore del padre Matteo
Ripa,
affinché questi potesse ottenere l'autorizzazione ad erigere in
Napoli il Collegio dei Cinesi, oggi Istituto Universitario
Orientale, la più antica scuola di sinologia e di orientalistica di
tutto il continente europeo. |

Matteo Ripa |

Uno dei tanti lavori del Prof. Luigi
Borgia |

© Napoli - Chiesa dei Cinesi -
lapide di Nicola Borgia dei Duchi di Vallemezzana (Trani,1700 † Napoli, 1799) |
Tra i suoi figli citiamo Nicola
(morto 1779), che fu prima Vescovo di Cava e poi di Aversa, noto per
la sua opera di minuzioso controllo sui costumi del clero, per i
suoi tentativi riformatori, per la promozione di istituti
caritatevoli, svolta in Napoli assieme ai suoi conterranei, il padre
Rocco e Sant'Alfonso Maria de' Liguori,
per la profonda umiltà.
L'ultimo discendente maschio di questa linea, Giovanni Maria, 3°
Duca di Vallemezzana
non contrasse matrimonio e, dopo aver refutato il suo feudo alla
sorella Maria Teresa, sposata Ungaro di Montejase, e ottenuto nel
1790 il necessario beneplacito da Re Ferdinando IV, divenne
sacerdote.". |

Presentazione del libro del Prof. Luigi
Borgia
"Lo Stemma del Regno delle Due Sicilie" |

Il Prof. Ligi Borgia in visita al
Castello
di Pescolanciano |
Vi sono altre famiglie omonime, come la famiglia veliterna
Borgia di origine spagnola; tra i suoi rappresentanti figura il
cardinale Stefano Borgia (1789) che aveva la seguente
arma: d’oro al capriolo accompagnato nel capo da tre rose ed in
punta da un bue pascente sopra un terreno di verde, il tutto di
rosso. Bordura di rosso caricata da otto covoni d’oro
(2). |

Arma del Cardinale
Stefano Borgia |
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Note:
1)
- Escolano – tomo 2 – fol. 197 – Historia di Valenza
2)
- Rivista Collegio Araldico - Anno 1908 |
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