
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
|
 |
Famiglia
Mirelli |
Arma:
d'azzurro al leone coronato d'oro tenente nella branca
destra un mazzetto di fragole
rosse.
Dimora: Napoli |

© Napoli, stemma della Famiglia Mirelli |
La Famiglia
Mirelli, originaria di Genova, si trasferì nel XIII secolo nel
Napoletano; fu ascritta al Patriziato di Benevento.
Capostipite fu Sigismondo Mirelli di cui si hanno notizie
nel 1423.
Il casato possedette numerosi feudi, tra i quali: Castelnuovo,
Castiglione, Civitacampomarano, Conza, Fraiano, S. Antimo, S.
Maria in Elce e le terre di S. Menna.
Vestì l'abito di Malta nel 1703 con Erberto
Mirelli.
Fu decorata coi titoli di principe di
Teora nel 1689 e di marchese di
Calitri, per successione Casa Carafa dei principi di
Stigliano, nel 1694. |
.gif)
Teora (Avellino), cartolina
d'epoca. |
© Napoli - Arma personale di
Erberto Mirelli, dei principe di Teora, cavaliere del S.M.O. di Malta e
comandante della flotta Melitense.
Lastra posta a cura di Frà Michele Mirelli nel 1794 |
Nel 1686 Carlo Mirelli, marchese di Calatri e avvocato fiscale
di camera, fu confratello
dell'
Augustissima Compagnia della Disciplina della Santa Croce, prima
arciconfraternita laicale sorta a Napoli nel 1290 con il
silenzioso auspicio del Pontefice Nicolò III, al
secolo
Giovanni Gaetano
Orsini (1216
†
1280),
ricordato anche da Dante (Inferno, XIX, 70-72). L’
istituzione che fin dalle origini ha operato per il bene della
collettività, assistendo i più bisognosi, vanta tra i suoi
membri i Papi Clemente XIV, Pio IX, Leone XIII, Pio X e il fior
fiore della nobiltà, con innumerevoli togati, uomini d'arme,
pubblici reggitori, esponenti delle lettere e delle arti, tra i
quali spiccano Jacopo
Sannazaro (1455
†
1530), i Cardinali Rinaldo
Brancaccio
(nel
1384 fece erigere la prima navata della chiesa) e Astorgio
Agnese,
e il duca di Maddaloni
Domenico Marzio
Carafa, Priore
dell’arciconfraternita nel 1724.
Nel giardino
dell'Arciconfraternita si riunirono nel 1485 i nobili per
cospirare contro re Ferrante I d'Aragona.
|

© Napoli - Stemma di Francesco Maria Mirelli, principe di Teora e marchese di Calitri - secolo XVI |
Il feudo di Civitacampomarano, sito in
Contado di Molise, fu venduto
da Gianfrancesco
di Sangro, 1° principe di Sansevero,
verso la metà del XVI secolo ai
Carafa della Spina, cui
era legato da legami di parentela; successivamente passò
ai
Ferri, poi ai Marchese, quindi ai
d’Avalos e infine
nel 1742 a Pasquale
Mirelli,
duca di Sant’Andrea. Il
figlio di quest’ultimo, Carlo Maria Mirelli, nel 1777
divenne l’ultimo duca di Civitacampomarano. |

Castello
di Civitacampomarano
Per gentile concessione di Aniello Gatta |
Alcune parentele
contratte dai Mirelli:
d'Anna: Ernesto
d’Anna (1819 † 1893), V Duca di Laviano, VI Duca
di Castelgrandine, V Marchese di Rapone, sposò in prime nozze D.
Carlotta Mirelli dei Principi di Teora
nel 1860.
Argento:
nel
1714 la nobildonna Costanza Mirelli, sorella del principe
di Teora,
sposò
Gaetano
Argento (Rose o Cosenza,1661
†
Napoli,1730). |

Napoli, stemma partito con le insegne Argento e Mirelli |
Imperiali: Giovanna
Imperiali (n. 1877), figlia
di Eduardo e donna Alicia
Caracciolo dei duchi di Soreto, sposò nel 1913 il duca
Francesco Mirelli.
Lombardo: Francesco Saverio
Mirelli dei principi di Teora,
patrizi napoletani, sposò la nobildonna Francesca
Lombardo (1778
†
1856).
Mezzacapo:
Eduardo
Mezzacapo,
marchese di Monterosso, nato a Napoli il 2 luglio 1872, sposò a Napoli
nel 1896 la nobildonna Carlotta Mirelli dei principi di Teora.
Muscettola:
Giovanni Battista d'Afflitto (Napoli 17-9-1618 † ivi 28-12-1688) sposò in
seconde nozze nel 1657 Donna Margherita
Muscettola, figlia di Don
Francesco Antonio 1° Duca di Melito e di Antonia Maria Mirelli.
Petra: Carlo Petra (Napoli, 1760 † ivi, 1811),
duca delle Pesche, sposò
Donna Maria Mirelli (Napoli, 1772 † ivi, 1840) |

Napoli, Palazzo Donn'Anna,
acquistato da Carlo Mirelli, marchese di Calitri.
L'immobile era appartenuto ad Anna
Carafa della
Stadera
(1607 † 1644), principessa di Stigliano, duchessa di Sabioneta
e Viceregina di Napoli. |
|