Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.   

Famiglia Castromediano

Arma: tagliato innestato di cinque punte  d’argento e di rosso.
Titoli:
duca di Morciano (1642), marchese di Caballino (1628), barone di Castromediano, nobili di Lecce.

Ch- . SS. Marcellino e Festo
© Napoli - Stemma della Famiglia Castromediano inquartato con le armi della Casa Aragonese.

La famiglia Castromediano di Limburg, originaria della Germania, passò in Italia nel 1156 con Kiliano de Limburg, valoroso milite, che per i servigi resi ottenne dal re Guglielmo il Malo, le terre in Basilicata di Pietrapertosa, Castroballoso e di Castromediano da cui prese il nome. Lo stemma adottato dai Castromediano probabilmente rappresentano le cinque montagne dell’Appennino lucano situate tra le contrade Castrum medianum e Castrum bellosum.
La famiglia godette di grande nobiltà in Lecce e in Napoli dove nel 1793 fu ascritta tra le famiglie nobili fuori piazza e al Monte di Manso.
Il Casato nella metà del XV secolo acquistò il feudo Caballino (oggi Cavallino) e la metà della terra di Morciano, sempre in Terra d’Otranto.


Cavallino (Lecce) - Palazzo Castromediano

Paolo nel 1424 fu Vescovo di Polignano.
Luigi, governatore di Rossano, comandante di 300 fanti nella guerra d’Otranto contro i turchi del 1480, per il valore dimostrato ottenne dal re Ferrante I d’Aragona l’ esenzione delle tasse.
Giov. Battista fu Vescovo di Lecce e nel 1545, quale delegato della città, fece omaggio all’Imperatore Carlo V.
Fabio e Ottavio, capitani di fanti italiani,  nel 1571 morirono in battaglia contro i turchi presso Echinedas sotto le insegne di Don Giovanni d’Austria.
Giov. Battista nel 1640 fu cavaliere gerosolimitano, come lo furono Tommaso nel 1644, Chiliano nel 1698 , Pasquale nel 1744, Eliano nel 1788 e Pasquale nel 1820.
Nel 1628 Ascanio (1568
1628), nobile di Lecce, fu investito dal re  Filippo IV d’Asburgo-Spagna del titolo di marchese di Caballino; impalmò  Delia, figlia di Gian Giacomo Sanseverino, conte di Saponara.
Francesco (
1643), figlio di Ascanio, alla morte del padre ereditò il titolo di marchese di Caballino; nel 1629 acquistò l’altra metà di Morciano e nel 1642 ottenne il titolo di duca su detto feudo. Domenico Ascanio (1629 Napoli, 1671) nel 1643 ereditò dal padre i titoli di duca di Morciano e marchese di Caballino; nel 1652 sposò Maria Isabella, figlia di Lucio Caracciolo Rossi, duca di San Vito.

Ch- . SS. Marcellino e Festo

Ch- . SS. Marcellino e Festo

© Napoli - Monumento funebre di Domenico Ascanio Castromediano, duca di Morciano e marchese di Caballino.
A destra: Napoli - Cappella gentilizia famiglia Castromediano lastra tombale

Le sue ossa riposano in pace in Napoli; i suoi eredi gli innalzarono un monumento funebre col seguente epitaffio:

Ch- . SS. Marcellino e Festo

Le fortune del famiglia Castromediano di Limburg volsero al termine nell'Ottocento con Domenico (1785 1852), duca di Morciano e marchese di Caballino, nobile di Lecce, nobile di Napoli ascritto fuori Piazza, sposò la nobildonna di Lecce Maria Teresa Balsamo (1793 † 1845) dalla quale ebbe ben 13 figli, tra cui Enrico (1826 1896) e Ascanio (1836 † 1855) che seguirono il padre a Napoli per studiare, essendo la famiglia iscritta al Monte di Manso, istituzione benefica con lo scopo di assicurare gratuitamente un’istruzione elevata ai figli delle famiglie patrizie napoletane e a quelle nobili aggregate come Montiste.

Merita una menzione Sigismondo Castromediano (Caballino, 1811 ivi, 1895), figlio del citato Domenico, duca di Morciano e marchese di Caballino (oggi Cavallino in provincia Lecce) alla morte del padre, studioso di storia e archeologia, detto “il duca bianco”, il quale nel dicembre 1868 donò all’allora Provincia di Terra d’Otranto, la sua collezione di archeologia e di arte.

Lecce, Museo Provinciale Sigismondo Castromediano, busto del duca e stemma

Lecce, Museo Provinciale Sigismondo Castromediano, alcune sale

Il comune di Lecce innalzò una statua in memoria di Sigismondo Castromediano nell'omonma piazza.

Altro Sigismondo (n. Caballino, 1852 1916), nipote del citato Sigismondo, duca di Morciano e marchese di Caballino , adottò il nipote Achille Vernazza.

Per la genealogia si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace.


Casato inserito nel 3° Volume di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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