
Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano,
ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano,
appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano
dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Galdi di Marigliano
a cura del Cav. Guido Galdi |

© Arma famiglia Galdi di
Marigliano, in piperno |
Don Ferdinando
Galdi è il primo della famiglia a stabilirsi a Marigliano; era
nato a Coperchia in
Principato
Citra, da Biagio nel 1728. |
© Marigliano (Napoli) -
Villa Galdi |
Nel 1754 sposa
Isabella Vivo del fu Agnello della città di Tramonti e si
stabilisce a Marigliano; ha sei figli: Sebastiano (n.
1775), Giuseppe (n. 1757), Giuseppe (n. 1759),
Celestino (n. 1761), Carmine (n. 1762) e Vincenzo
(n. 1765).
I primi quattro muoino in età pupillare, restano gli altri due:
Carmine e Vincenzo, quest'ultimo non avrà discendenza essendo
Canonico della Insigne Collegiata di Marigliano.
Di lui si sa solo che viveva di rendita. All'Archivio di Stato
di Caserta, per il notaio Penna (pacco 2101 e 2103) si rivengono
due atti dai quali risulta che prestò una somma di denaro ad un
suo vicino, senza interessi, che allo scadere dei termini non
venne pagata, il secondo atto rinnova il prestito sempre senza
interessi.
Don Ferdinando muore a Marigliano nel 1793 lasciando ogni suo
avere al figlio Carmine. |

© Arma famiglia Galdi di
Marigliano, in legno |

© Stemma famiglia Galdi di
Marigliano - calcare |
Il
Conte Vincenzo Ambrogio (1743 † 1820), già citato nella
prima parte, avendo contatti con il cugino Ferdinando di
Marigliano, venne a sposare sua figlia Maria Giuseppa
col Contino Pasquale d'Amore di Marigliano.
Il nipote di Ferdinando, Tommaso (Marigliano, 1786 † ivi,
1838), figlio di Carmine e trisavolo del Cav. Guido
Galdi, sposò la figlia di Maria Giuseppa, Teresa d'Amore, fu
così che i Galdi di Marigliano ereditarono proprietà, mobili e
archivio del Conte Vincenzo Ambrogio. |
Famiglie imparentate con Casa Galdi nei suoi vari rami
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de
Reillane: Guglielmo I d’Agoult (Agaldo) 995
†
1041, sposa
Adelaide de Reillane discendente di Carlo Magno, per
tale ragione Carlo I d’Angiò dichiarerà la famiglia di
Amelio d’Agaldo del suo stesso sangue.
del Balzo:
Inauris d’Agoult (Agaldo) sposa nel 1045 Ugo
del Balzo Signore di Les Baux.
de Luchecto: Soldano I Gualdo, Barone di Buxalca
nel 1229. Sposa Adelicia de Luchecto, nipote di Ruggero
Logoteta, cameriere dell’imperatrice Costanza.
Sanseverino: Isnarda (1250
†
1293), figlia di Amelio d’Agaldo di Corbano, sposa
Tommaso II
Sanseverino, Conte di Marsico, figlio di Teodora
d’Aquino, sorella di San Tommaso.
Cantelmo: Margherita, figlia di Amelio d’Agaldo
di Corbano, sposa Giacomo
Cantelmo, regio Consigliere di Carlo I d’Angiò.
di Favilla e d'Altavilla:
Landolfo
Ingaldo, governatore di Ischia nel 1299, sposa in prime
nozze Agnisella di Favilla ed in secondi voti Agnese d’Altavilla.
da Procida:
Restituta Ingaldo, figlia di Landolfo, sposa nel 1300
Giovanni da Procida, figlio di Landolfo, fratello del
più famoso Giovanni autore del Vespro Siciliano. Il loro
amore fu immortalato nella giornata quinta, novella
sesta del Decamerone del Boccaccio. |
d'Aragona:
Don Nicolazzo, figlio di Don Bartolomeo, sposa Donna
Giovanna Maria d’Aragona.
Fasano:
Don Gramazio, dottore in Legge e avvocato, figlio di Don
Filippo Sebastiano, sposa Donna Laura Fasano dei Baroni
di Sant’Agata, San Felice ed Arco. Nata nel 1632 e
discendente di papa Giovanni XVIII, nonché di Riccardo
Fasano, Consigliere di Stato e familiare di re Roberto
d’Angiò nel 1333. Donna Laura porterà in dote la
Cappella gentilizia, con affreschi giotteschi, di San
Giovanni a Carbonara. |
© Napoli - Altare
cappella famiglia Galdi |
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L'epigrafe,
tradotta in italiano, recita:
D.O.M.
In una unica sepoltura con la dinastia dei
Fasano, avendo ereditato i diritti di fruizione di questo
sacello marmoreo, la Gens Galdia dall’origine più remota giunta
dall’Alemagna (Svevia), e sotto l’Imperatore Federico II si
trasferì a Rimini e Vicenza nel 1220, dove i rappresentanti di
questa stirpe furono insigniti dei titoli di Cavalieri e Conti
Palatini del Sacro Romano Impero e dell’Aula Pontificia
Lateranense e da ciò massimamente distintasi quando diede
ospitalità all’imperatore Carlo V. Si trasferì nelle Due Sicilie
dove molteplici discendenze di vari rami furono arricchiti con
feudi latifondi ed onori civili e militari. Giovanni Paolo
Galdi dei Baroni di Castel Galdo, Patrizio di Giovinazzo ed
Ischia, non immemore dell’immortalità, dunque, con accesa
devozione e per offrire una maggiore eleganza nel culto al
Titolo della Vergine del SS. Rosario la curò abbellendola
affinché le sue spoglie e quelle dei suoi potessero dormire il
sonno eterno nel luogo più onorevole con l’assenso dei cugini
Carlo, Domenico e Gramazio junior A.D.
MDCCXXXIII |
Il ramo di
Don Angelo Geronimo si unisce in matrimonio con le
famiglie:
Marzano:
una delle “Serenissime Sette Grandi Case del Regno di
Napoli”, Don Gian Battista, n. nel 1550 sposa Dianora
Marzano;
Scala:
patrizi di Sanseverino;
d’Arco:
Don Silvestro, n. nel 1591 sposa Marina d’Arco;
Sessa:
Don Matteo, n. nel 1650 sposa Donna Cecilia Sessa;
Quaranta:
Donna Anna Maria del Galdo sposa nel 1729 Don Ferdinando
Francesco
Quaranta di Fossalopara;
Don Luigi, n. nel 1894,
sposa Donna Annamaria Quaranta dei Baroni di
Fusara, n. nel 1900;
Soriente:
Don Raffaele, n. nel 1739 sposa Donna Mariantonia
Soriente;
Rossi:
Don Angelo, n. nel 1731 sposa Donna Rosa Rossi. |
Il ramo
discendente da Don Filippo Sebastiano si unisce in matrimonio
con le famiglie
Mari di Genova: Don Francesco,
n. nel 1594, sposa Donna Antonia Mari;
Don Francesco, n. nel 1600
sposa Donna Vittoria Mari, n. nel 1600; Don Giovan
Bernardino, n. nel 1604, sposa Donna Antonia Mari, n. nel
1619; Don Gian Berardino III, n.
nel 1614, sposa Donna Antonia Mari, n. nel 1623;
della Scala: Don Giovan Antonio sposa
Donna Isabella della Scala;
Fornari del Reggente
e Forte del Vescovo:
Don Giovan Paolo, n. il 7-03-1649 sposa in primi voti Donna Anna
Maria Fornari del Reggente di Brindisi ed in seconde nozze,
Donna Diana Forte del Vescovo;
Fiore:
Don Pasquale, morto nel 1783 sposa Donna Eugenia Fiore, dei
Nobili di Sorrento;
Fumo e de Matteis:
Don Gennaro Maria, n. nel 1649, sposa Donna Orsola Fumo dei
Signori di Mottola e suo fratello minore, Don Agostino, sposa
Donna Teresa de Matteis dei Baroni di Salla e
Torrecerruta;
Calderoni:
Don Nicola Angelo, n. il 2-10-1722, sposa Donna Claudia
Calderoni patrizi di Gravina;
de Divitiis: Don Nicola, n. nel 1629,
sposa in secondi voti, Isabella de Divitiis, n. nel 1645;
d’Avossa:
Don Sebastiano, n. nel 1719, sposa Donna Laura d’Avossa, n. nel
1728;

Salerno, stemma famiglia d'Avossa |
della Guardia: Don Pietro Antonio, padre
di Don Vincenzo Ambrogio, sposa Donna Antonia della Guardia di
Bitonto;
de Sio Vincenti: Don Vincenzo Ambrogio, n.
il 7-12-1743, sposa Donna Petronilla de Sio Vincenti,
nobili di Cava, Conti di Belforte, per Successione Napoletana il
feudo di Belforte passerà al Conte Vincenzo Ambrogio Galdi
d’Aragona. |
Il ramo
discendente da Don Carlo, si unisce in matrimonio con le
seguenti famiglie:
de Conciliis: Donna Antonia Del Galdo,
sposa nel 1621 Domenico Geronimo de Conciliis Baroni di
Torchiara;
Materazzi:
Don Giovan Domenico sposa Donna Belluccia Materazzi dei Baroni
di Serramezzana; Don Giuseppe Antonio sposa Donna Anna Materazzi
dei Baroni di Porcili;
del Baglivo: Don Francesco Paolo,
Barone del Galdo, m. nel 1749 sposa Donna Maria del Baglivo dei
Baroni di Casigliano e Perdifumo;
Rizzo: Donna Maria Antonia sposa il 3-09-1722 Don Vincenzo
Rizzo Marchese di Castrovetere;
Cardone:
Don Giuseppe, Barone del Galdo, m. nel 1787, sposa Donna
Costanza Cardone dei Marchesi di Prignano e Melito;
Gagliardi:
Don Giovan Domenico, Barone del Galdo, sposa Donna Teresa,
figlia di Don Francesco
Gagliardi
Barone di Noce, Camella e Casalicchio, degli antichi Baroni di
Santa Caterina;
sua sorella Donna Fortunata sposa il Barone Don Niccolò
Gagliardi. |
Il ramo
dei Galdi di Marigliano
si unisce in matrimonio con le famiglie:
d'Amore:
D.
Maria Giuseppa,
figlia primogenita di Don
Vincenzo Ambrogio Galdi (1742 † 1820) Conte Palatino
e della Contessa D. Petronilla de Sio Vincenti, Contessa
di Belforte, sposa il Conte D. Pasquale
d'Amore di Marigliano (vedi capitoli matrimoniali). Non
avendo fratelli, alla morte del padre, ereditò, come
previsto dalla successione napoletana, tutti i diritti
feudali. Ebbe per figlia D. Teresa d'Amore che
sposò suo cugino D. Tommaso Galdi di Marigliano. |

Marigliano, Chiesa del
Convento Verginiano - stemma d'Amore.
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Giudice: D. Mario Galdi (n. a Nola, 1902 † Marigliano,
1955), figlio di D. Alberto e di D. Erminia Sirignano,
sposa D. Stella Giudice.
Pagliaro:
D. Carmine Galdi (n. a Marigliano, 1762 †
ivi, 1828), figlio di D. Ferdinando e di D. Isabella
Vivo, sposa D. Fortunata Pagliaro.
Sirignano:
D. Alberto Galdi (n. a Napoli, 1860 † Nola,
1928), figlio di D. Giuseppe e di D. Luisa Grippa, sposa D. Erminia Sirignano;
D. Gilda Galdi (n. a Napoli, 1869 † Marigliano, 1948),
figlia di D. Giuseppe e di D. Luisa Grippa,
sposò il Col. M. Felice Sirignano, fratello di D. Erminia
Sirignano.
de Vivo:
D. Ferdinando Galdi (n. a Coperchia, 1728 †
Marigliano, 1728), figlio di Biagio, sposa D. Isabella
de Vivo q. Agnello. |

©
Arma Famiglia Giudice |

©
Arma Famiglia Pagliaro |

©
Arma Famiglia Sirignano |

©
Arma Famiglia de Vivo |
Fonti:
N. Morelli, Conte Vincenzo Ambrogio Galdi di Aragona, in
"Biografia degli uomini illustri".
Archivio privato di Casa Galdi |
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