
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Staibano |
Arma:
d’argento, alla fascia d’azzurro caricata da tre stelle d’oro,
accompagnata da tre rose di rosso, due nel capo ed una in punta. |

© Napoli - Scudo partito con le armi delle
famiglie Staibano e de Curtis |
L'antichissima famiglia napoletana Staibano prese il nome da un
vasto feudo che possedeva non lontano dalla città di Gragnano,
denominato territorio Staibano, come dai diplomi dell'anno 1005.
Godette di nobiltà nelle città di Napoli fuori seggio, Scala
dove fu reintegrata nel 1567, Amalfi, Maiori, Tramonti e Lecce.
La famiglia possedette i feudi di
Staibano, Cesarano, Lauro, Nardò, Novella e Paterno. Il feudo di
Staibano fu ceduto nel 1148 da Costantino Staibano,
benedettino, a Pardo Abbate del Monastero dei SS. Ciriaco e
Giuditta.
Il casato contrasse parentele con le più importanti famiglie del
Regno, tra le quali i d'Afflitto, i Balnch, i Castriota, i de
Dura, i Cattaneo, i Lanario, i Locatelli, i Mezzacapo, i Moccia,
i Muscettola, i de Ponte, ed altre.
Il ramo discendente da Cerio Staibano, feudatario del
Regno nel 1170, inquartava il proprio
stemma con quello delle famiglie
Capano,
de Curtis,
Marzano e
Rossi del Barbazzale;
si estinse con Giuseppe Staibano, cavaliere dell'Ordine
di S. Giacomo, coniuge di Giovanna
Carafa dei conti di
Montecalvo. |

© Napoli - Stemma della famiglia Staibano
inquartato con quello dei Rossi del Barbazzale, dei de Curtis,
dei Capano e dei Marzano |
In
Napoli nella cappella gentilizia della famiglia Staibano,
patrizi di Scala, negli epitaffi sono enunciati gli
uomini che hanno dato lustro al Casato. |

Napoli - Cappella Famiglia Staibano |

Napoli - Cappella Famiglia Staibano |
Nel
1287 Perrone Staibano ricoprì importanti cariche
sotto re
Carlo I d'Angiò; Emanuele Staibano nel
1330 fu nominato da re Roberto all'uggicio di
contestabile, maestro di campo e suo balestriere.
Serafino nel XVI secolo fondò in Lecce a sue
spese un collegio; Luca, dottore in teologia, nel
1515 fondò in Maiori il monastero di Santa Maria della
Pietà per le donne nubili.
Paolo Staibano (†
Napoli, 1689), dottore in legge, intraprese la carriera
forense, fu uditore nelle province di Principato citra e
Basilicata, poi giudice della Vicaria ed infine Regio
Consigliere. Nel 1678 fu nominato professore dei feudi
nella regia università di Napoli. Sposò in prime nozze
Vittoria Marzano dei duchi di Sessa e, in seconde nozze,
Vittoria Capano. |

Napoli - Moumento di Paolo Staibano - 1516 |

Napoli - particolare cappella Staibano |
Fabrizio Staibano, patrizio Scalese e nobile
Napoletano, fu Regio Uditore delle Calabrie e poi
Commissario generale dei rifugiati del Regno ai tempi
della
spedizione di Lepanto contro i Turchi. |

Napoli - lastra tombale di
Fabrizio Staibano, Commisario del Regno |
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