
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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de Vito Piscicelli |
Arma:
partito: nel 1° d’oro al pino nodrito sulla vetta di un monte di tre
cime di verde, col tronco accollato ad un tralcio di vite e
sostenuto da due leoni affrontati, il tutto al naturale (de Vito);
nel 2° d’azzurro alla banda cuneata di rosso e d’argento, accostata
in capo da un pesce al naturale, posto in banda (Piscicelli).
Dimora: Napoli |

© Napoli -
Stemma Famiglia de Vito Piscicelli
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Titoli:
nobile, conte di Collesano.
Le
radici della famiglia de Vito sono in Traetto, in
Terra di Lavoro, i
cui componenti erano presenti sin dalla fine del XIII secolo.
VITO de Vito nel 1306 da papa Clemente V fu insignito “Magister
hostiarius”.
Il Casato, durante il periodo Angioino, fu obbligato a fornire ai
sovrani un milite, in cambio ottenne alcune terre del circondario di
Gaeta.
Il ramo dei Piscicelli che si trasferì
a Sessa Aurunca intorno al XV secolo si estinse nel 1726 a seguito
di matrimonio celebrato nel 1684 tra Giulia Capece Piscicelli,
ultima rappresentante del Casato, con Francesco de Vito; da allora i
de Vito aggiunsero al loro cognome quello dei Piscicelli.
Nel 1747 FRANCESCO de Vito Piscicelli superò le prove di cadetto nei
Reggimenti Nazionali e le prove di ammissione ai Reali Baciamano.
GIOACCHINO (Napoli,1864 † ivi,1936), figlio del nobile Gaetano e di
donna Maria Isabella
Alvarez de Toledo dei
marchesi di Villafranca e conti di Collesano, nel 1889 sposò donna
Antonia dei conti Minutoli Tegrimi; nel 1930 fu insignito del titolo
di
conte di Collesano
con anzianità dal 1444. |

© Napoli -
monumento funebre di Francesco de Vito Piscicelli. |
Maurizio (Napoli,
1871 † Kanuno Alto – Slovenia, 1917), figlio del nobile Agostino (1833
† 1881) e di donna Caterina Montalto dei Duchi di Fragnito
(Napoli,1839 † ivi, 1911), sposò Margherita
Perrone dei
Conti di San Martino. Intraprese la carriera militare, fu Ufficiale
di cavalleria, Cavaliere della Corona d’Italia, decorato di due
medaglie d'argento al valor militare, perse la vita combattendo
eroicamente. |

© Napoli - Busto di
Maurizio de Vito Piscicelli (1871
† 1917)
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FAMIGLIE IMPARENTATE CON CASA de VITO PISCICELLI |
BALDACCHINI GARGANO:
Ignazio Maria (n. Napoli, 1875) sposò nel 1896 la nobile Giovanna
Baldacchini Gargano.
CARACCIOLO:
Anna (n. 1870), figlia di Gaetano (Napoli,1826
† ivi,1892) e di Maria
Elisabetta Alvarez de Toledo y Silva dei marchesi di Villafranca,
sposò nel 1889 il conte Paolo
Caracciolo dei principi di Torchiarolo.
FIERAMOSCA:
Gerardo (n.1867), colonnello di cavalleria, fratello di don Marino e
di Enrica Fanelli, sposò in prime nozze la nobildonna Antonia Leonagni
Fieramosca.
MAJO de:
Don Giulio de Vito Piscicelli sposò la marchesa Costanza
de
Majo († 1911), duchessa di S. Pietro e baronessa di Pago.
MONTALTO:
don Agostino (1833
† 1881),
ufficiale di Cavalleria decorato di medaglie ed’argento, sposò nel
1868 la nobildonna Caterina
Montalto dei
duchi di Fragnito.
PIGNATELLI della LEONESSA:
Mario (n. Napoli,1903), figlio di Ignazio Maria e di Giovanna Balbacchini Gargano, sposò nel 1927 Maria Rosaria
Pignatelli della Leonessa
dei principi di Monteroduni.
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Teano (Caserta), Palazzo
de Vito Piscicelli
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Teano (Caserta), Palazzo de
Vito Piscicelli, oggi Seminario Vescovile
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FAMIGLIA de VITO PISCICELLI TAEGGI |
Una diramazione della Famiglia de Vito Piscicelli
aggiunse il cognome Taeggi a seguito di matrimonio celebrato tra don
CARLO de Vito Piscicelli con Maria Rachele Taeggi.
Per figlio ebbero PIETRO (n. Napoli,1827,
†
?)
che sposò donna Maria
Revertera dei
duchi di Salandra.
Il ramo che innalza le stesse insegne dei de Vito Piscicelli fu
riconosciuta nobile nel 1912 ed è iscritta nel Libro d’Oro della
Nobiltà Italiana nella persona di MARCELLO (n. Napoli, 1886), figlio
di Carlo (Napoli, 1856 †
Firenze, 1909)
e della nobildonna Luisa
Spinelli di
Scalea. |
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Continua nel sesto
volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
GLI SCUDI"
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