Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Winspeare

Genealogia

A) Thomas Winspeare (Contea dello Yorkshire nel Regno d’Inghilterra) nato a Whitby nel 1524 da cui:

   B) John Winspeare, nato a Whitby nel 1560, difensore a un processo a Northampton nel 1598 sotto il regno di Queen Elisabeth I, da cui:
      C) Thomas Winspeare nato a Whitby nel 1595 da cui:

          D1) Philipp Winspeare nato nel 1620

         D2) John Winspeare, mercante e fondatore di una associazione mercantile a Kingston upon Hull, nato nel 1623 sposa Bridget Harrison da cui:

             E1) Thomas Winspeare  nato nel 1652 da cui:

                 F1) Pelgrave Winspeare nato nel 1674 (a Depressa vi è una riproduzione di una coppa d’argento, con la data incisa sopra, regalata dallo zio Philipp a suo nipote Pelgrave in occasione del suo battesimo)

 

 (dal 1524  fino al 1663 la filiazione certa non è avallata da documenti ma da tradizione. Dal 1663 in avanti, con Charles Winspeare,  inizia la filiazione certa)

 

     E2) Catherine Winspeare nata nel 1660 sposa il Colonnello Robert Burke, inglese residente a Livorno (Granducato di Toscana. I due saranno genitori adottivi del nipote rimasto orfano David (capostipite  italiano)

     E3) Charles Winspeare, ufficiale di marina e “recusant” cattolico, nato a Whitby nel 1663  e morto nel 1708, sposa Mary Burke da cui:

      F1) David Winspeare nato a Londra nel 1704, trasferito in  quanto orfano di famiglia cattolica a Livorno (Granducato di Toscana) nel 1708 presso il Maggiore Robert Burke e sua  moglie Catherine nata Winspeare, sua zia paterna. I Burke risiedevano nella città medicea per curare interessi commerciali inglesi. David - la tradizione lo vuole ufficiale di marina al servizio della corona spagnola - sposa il 9 Luglio 1737 Anna de Ferrari e muore a Napoli l’ 8 Giugno 1764 da cui:

          G1) Generale Antonio Winspeare nato a Livorno l’ 11Settembre1739 e morto a Napoli il 13 Gennaio 1820. E’ il fondatore del ramo napoletano. Nel 1772 sposa Giuditta Scillitani da cui:

                   H1) Marianna Winspeare, nata a Portici (Na) nel 1772 e ivi morta nel 1847. Sposa il magistrato della Corte dei Conti Luigi Savarese, cognato del Segretario di Stato (sotto il regno di Ferdinando IV) Conte Giuseppe Zurlo, da cui Roberto e Giacomo Savarese. Animatrice nella prima metà dell’800 di un famoso salotto culturale della capitale partenopea dove Giuseppe Pisanelli - esempio fra i tanti - stringerà amicizia con suo figlio, l’economista Giacomo Savarese, del quale si definirà “suo primo discepolo”.

                   H2) Davide Winspeare, nato a Portici (Na) il 22 Maggio 1775 e morto  a Napoli il 13 Settembre 1846. Il Winspeare più famoso e uno dei più importanti giuristi napoletani. Nel 1814 viene creato Barone. Come capofamiglia crea un maggiorascato legato al titolo di Barone per il futuro della famiglia. Compra dagli Acquaviva un palazzo in via Atri nella zona dei decumani.

                   H3) Maria Caterina Winspeare, nata a Portici nel 1776 e morta nel 1780.

                  H4) Guglielmo Winspeare, nato a Portici nel 1777 e morto il 25 Marzo 1846. Abate dell’Abbazia dei Santi Quaranta Martiri presso Lamezia Terme.

                  H5) Giovanbattista Winspeare, nato a Portici il 4 Agosto 1779 e ivi morto nel 1857. Sottotenente dei Granatieri. Capo sezione presso il Ministero delle Finanze. Direttore Generale al Ministero degli Interni. Sposa Anna Maria dei Baroni De Martino (zia del futuro Ministro degli Esteri sotto Francesco II, Barone Giacomo De Martino) da cui:

                        I1) Giuditta Winspeare, nata a Napoli nel 1818 e ivi morta nel 1852. Sposa suo cugino di primo grado Barone Giacomo Savarese.

                         I2) Luisa Winspeare, nata a Napoli nel 1819 e ivi morta nel 1839.

                         I3) Enrichetta Winspeare, nata a Napoli nel 1821 e ivi morta nel 1851. Sposa il magistrato Ippolito Masci.

                         I4) Antonio Winspeare, nato a Napoli il 21 Ottobre 1822 e morto a Depressa  il  22 Dicembre 1918. Studia nel Real Collegio di Maddaloni.  Sebbene voglia intraprendere la carriera militare il capofamiglia Davide, il “Gran Barone”, decide per lui la carriera amministrativa. Funzionario borbonico al Ministero dell’Agricoltura. E’ nel comitato organizzatore al Congresso degli scienziati italiani. Negli anni 40’ diventa un fervente sostenitore dell’unificazione d’Italia. Partecipa nelle barricate ai moti antiborbonici del '48. In quell’occasione viene coinvolto in una sparatoria a Palazzo Lieto dove muore il comandante svizzero. Evita il processo e lo scandalo grazie all’intervento dell’influente famiglia ma caduto in disgrazia presso i Borboni perde il posto al Ministero. Dal 1848 al 1860 vive sotto la protezione del resto della numerosa famiglia, in particolare della zia Elisabetta. La maggior parte dei Winspeare sono fedeli e leali servitori di Casa Borbone, ma non per questo voltano le spalle al nipote “rivoluzionario”. Il “right or wrong, it’s my country” per  i Winspeare del XIX secolo potrebbe diventare “right or wrong, it’s my family”. Finalmente arriva il 1860 quando il liberale Antonio viene reintegrato al Ministero dell’Interno come capo dipartimento ancora prima dell’entrata di Garibaldi a Napoli. Il suo orientamento politico è quello della destra storica monarchica. E’ nemico della massoneria e acerrimo avversario della camorra.  Nel 1862 diventa Direttore della Zecca di Napoli, nel 65 di quella di Milano. Nel 1867 grazie ai buoni uffici dell’amico di famiglia Giuseppe Pisanelli - “il solo napoletano che gode di un certo rispetto e di una certa influenza presso i piemontesi nella nuova capitale Firenze” diventa Commissario con pieni poteri dell’Albergo dei Poveri, un’istituzione elefantiaca in pessime condizioni che il nostro Antonio rende efficiente, decorosa e ben amministrata. Nel 1868 diventa Prefetto di Lecce. Nel 1869 sposa Emanuela Gallone Duchessa di Salve figlia del Principe di Tricase erede di grandi proprietà nel Capo di Leuca. Da quel momento si farà chiamare Duca di Salve per maritali nomine. In Terra d’Otranto si prodiga per la costruzione della ferrovia e l’ampliamento del porto di Brindisi. Nel 1870 riceve la cittadinanza onoraria della città di Lecce e nello stesso anno viene nominato Prefetto di Massa. Nel 1875 diventa Sindaco di Napoli. Dopo la morte dell’amata Emanuela si ritira dalla vita pubblica dedicandosi all’attività di proprietario terriero come grande innovatore. Costruisce il primo stabilimento per l’imbottigliamento del vino del Salento. Chiama dalla Francia l’enologo Simone Murat per migliorare la qualità del suo vino Castel di Salve che vince premi nelle varie Esposizioni Universali di fine secolo ed esportato dalla Francia agli Stati Uniti. Amplia le proprietà ereditate dalla moglie comprando estensioni di terreni a Depressa e Salve. La sua proprietà arriverà a comprendere quasi 800 ettari fra Depressa, Tricase, Salve e Supersano, un palazzo a Tricase, il castello a Depressa, la Villa con otto ettari di parco a Napoli al Vomero Vecchio, più 4 masserie e tre chilometri di terreno lungo la costa di Torre Pali. Nel 1897 decide di sostenere Alfredo Codacci Pisanelli - figlio del suo amico e maestro Giuseppe Pisanelli - che grazie al suo aiuto diventa deputato al parlamento nazionale. Nel 1902 è socio- per iniziativa del “figlioccio politico” Codacci Pisanelli -  del Consorzio Agrario per la lavorazione dei Tabacchi e si prodiga per la costruzione a Tricase della prima manifattura tabacchi nel Salento.  Il suo grande amico negli anni salentini sarà il Barone Filippo Bacile, architetto e letterato, ma soprattutto artefice della ristrutturazione del castello, della costruzione  del palazzetto dell’amministrazione e dello stabilimento vinicolo a Depressa. Custodisce l’archivio di famiglia Winspeare e ne cura la memoria, coltivando il culto della famiglia. Ne è prova il fatto che, sebbene monarchico filo sabaudo, aiuti economicamente i numerosi Winspeare borbonici in esilio o caduti in disgrazia alla caduta del Regno delle Due Sicilie. Fin da giovane è cavaliere  dell’Ordine di Malta, in tarda età diventerà Commendatore dello stesso ordine sovrano.  Non avendo figli adotta Edoardo Carlo Winspeare, figlio di suo cugino Antonio Winspeare, Prefetto di Milano. 

                         I5) Davide Winspeare, nato a Napoli nel 1823 e ivi morto nel 1840.

                         I6) Eleonora Winspeare, nata a Napoli nel 1825 e ivi morta nello stesso anno.

 

                H6) Roberto Winspeare, nato a Portici il 5 Novembre 1782 e morto a Napoli il 12 Aprile 1846. Ufficiale d’artiglieria nell’esercito borbonico sotto il comando del Generale Mach. Dopo la resa di Caserta del 1799, grazie all’amicizia della famiglia russa Naryskin, entra nelle file dell’esercito dello Zar. Per quindici anni dal 1800 al 1815 combatte su tutti i campi di battaglia, prima come alleato di Napoleone, poi come nemico. Viene nominato Colonnello e diventa Aiutante di Campo del Granduca Michail. Si distingue nelle battaglie di Smolensk e Borodino, fino all’assedio di Parigi dove perde un braccio troncato da una palla di cannone. Durante la battaglia di Borodino è comandante della 12° Batteria di Sevardino, quella che Tolstoj immagina visitata da Pierre Bezuchov in “Guerra e Pace”. E’ decorato dal Re di Prussia con la medaglia al valor militare “Pour le Merite” e insignito dallo Zar della Gran Croce di Vladimiro, della Gran Croce di Sant’Anna e della Commenda dell’Aquila Nera. Dopo le guerre napoleoniche, ormai Generale, compie varie missioni ufficiali all’estero per conto dell’esercito russo. Non potendo più combattere a causa delle sue ferite  lo troviamo come consigliere militare nella prima guerra di Crimea, in quella contro l’Egitto, addetto all’ambasciata russa presso la Santa Sede, al seguito del Granduca Michail in Inghilterra dove conosce il Principe Reggente, in Austria, Francia, Germania, sempre accompagnato dalla sorella nubile Elisabetta. Il 14 Marzo 1819 riceve la Legion d’Onore francese. Gode della fiducia dello Zar Alessandro I, ma soprattutto dello Zar Nicola I - dal 1825 suo consigliere personale- , il quale, nell’Aprile del 1846, lo vuole al suo fianco a Napoli durante una visita ufficiale al Regno delle Due Sicilie. Finalmente nella sua città dopo tanti anni, il Generale Roberto veniva presentato dallo Zar come “le meilleur de mes amis”. Per fatale coincidenza il nostro Winspeare morì pochi giorni dopo a Napoli in seguito ad un attacco di febbre tifoidea.  Profondo conoscitore della cultura slava, sua è la traduzione in italiano della “Cronologia Russa” di Lomonosov.

                H7) Francesco Antonio Winspeare, nato a Portici il 29 Marzo 1794 e morto a Napoli l' 11 Giugno 1870. Entrato a far parte dell’esercito borbonico, durante il decennio francese passa a quello murattiano fino a diventare capo battaglione e aiutante di campo del generale Pignatelli. Con il ritorno dei Borboni, reintegrato nell’esercito delle Due Sicilie, fa una brillante carriera fino a diventare per due volte Comandante Direttore dell’Accademia Militare della Nunziatella (nel 1820 e nel 1838), Brigadiere Generale e nel 1848 - durante il breve periodo del governo costituzionale - nominato da Ferdinando II Pari del Regno. Comandante della I Brigata della Divisione Casella, Francesco Antonio Winspeare prende parte alla campagna nella Stato Pontificio nel Maggio del 1849, partecipando, dopo una famosa marcia da Valmontone a Ceprano, alla battaglia di Velletri. Comandante della Gendarmeria nel 1855. Due volte Ministro, la prima volta“senza portafoglio” nel 1855, infine Ministro della Guerra nel Marzo del 1860 durante lo sbarco di Garibaldi. Dopo la caduta del Regno delle Due Sicilie si ritira dall’esercito rimanendo fedele fino all’ultimo a casa Borbone. Scrive un Manuale di Gendarmeria.
                                                          I:V.E.B.
                                                                     
Francesco Antonio Winspeare (1794†1870)
Sposa Raimonda Riccardi da cui: 

                          I1) Giuditta Winspeare, nata a Napoli nel 1817 e ivi morta il 29 Maggio 1852.  Sposa Valle.

                         I2) Antonio Winspeare,  nato a Sulmona nel 1818 e morto a Vienna nel 1873. Entra in diplomazia e, nominato alla sede di Parigi nel 1839, vi rimane fino al 1848.  In quest’ultimo anno, promosso segretario di legazione e con l’ambasciatore Duca di Serracapriola a Napoli a formare il primo governo costituzionale, resta solo a rappresentare il governo delle Due Sicilie durante la crisi francese. Nel 1849 viene inviato alla legazione di Vienna, nel 1852 incaricato d’affari presso l’Impero del Brasile, infine nel 1854 incaricato d’affari del governo borbonico a Boston poi a New York, infine a Washington. Negli Stati Uniti conclude molti accordi commerciali fra le due nazioni, istituendo la clausola della nazione più favorita. Nel 1858 è a Istanbul  presso la Sublime Porta dove svolge lavori di intelligence. Nel 1860 durante la crisi del Regno viene inviato insieme al Manna in missione speciale a Torino. Il suo compito è di convincere Cavour a fermare Garibaldi, ma presto si rende conto delle mire espansionistiche dei Savoia che hanno l’appoggio della Gran Bretagna. Con Cavour si detestano, Winspeare protesta solennemente e con forza per l’invasione del Sud da parte dell’esercito piemontese. Al conte dichiara “se mai fosse riuscito a fare l’Italia, Napoli e la Sicilia sarebbero state ben capaci di gustargliela”. Nel 1861 è a Gaeta durante l’assedio al fianco del Re Francesco II come consigliere diplomatico. Nonostante sia stato considerato un liberale dagli ultraborbonici rimane fino alla morte fedele alla casa reale delle Due Sicilie. Con l’Unità d’Italia va in esilio a Vienna dove ricopre la carica di Ministro plenipotenziario del governo borbonico in esilio presso l’Imperatore d’Austria-Ungheria. Dalla capitale austriaca si prodiga per la restituzione dei beni privati del Re Francesco II senza riuscirvi. Quando il sovrano napoletano decide di ritirare per economia la sede diplomatica viennese, Antonio Winspeare vuole rimanervi a sue spese come rappresentante personale del re fino alla morte che lo coglie ancora giovane.

                       I3) Giacomo Winspeare, nato a Napoli il 1 Agosto 1820 e ivi morto il 14 Dicembre 1908. Magistrato sotto il governo borbonico. Dopo il crollo del 1861 sarà il punto di riferimento amministrativo di tutta la famiglia, soprattutto per i parenti borbonici caduti in disgrazia. Spinto dalla zia Elisabetta che ricorda a Giacomo la “convenzione solenne” stipulata fra i Winspeare sul letto di morte di Antonio, capostipite napoletano e suo nonno, il nostro magistrato si dissangua per aiutare i cugini e zii leali alla Casa reale napoletana. Giacomo continuerà ad esercitare la magistratura nel regno d’Italia nel ruolo di consigliere presso la Corte di Cassazione. Scrive testi giuridici tra cui, Diritto civile, antico e moderno (1844). Sarà insignito della commenda della Corona d’Italia e a lui spetterà di far riconoscere il titolo nobiliare napoletano il 6 Dicembre 1882

                        I4) Maria Maddalena Winspeare  nata a Napoli nel 1822 e morta nel 1911 sposa Morales.

                       I5) Marianna Winspeare,  nata a Napoli nel 1823 e morta nel 1827

                       I6) Carlo Winspeare,  nato a Napoli nel 1825 e ivi morto nel 1827

                       I7) Francesca Winspeare,  nata a Napoli nel 1827 e morta nel 1908. Nubile

                     I8) Davide Winspeare, nato a Napoli il 19 Dicembre 1826 e morto a Cannes il 28 Ottobre del 1905. Entra giovanissimo, nel 1839, nel Reale Collegio militare della Nunziatella. Nel 1848 partecipa appena diciottenne alla riconquista della Calabria dove nello scontro di Castrovillari guadagna la croce di grazia di San Giorgio della Riunione. Nel 1849 combatte nella campagna nello Stato Pontificio come ufficiale di collegamento al seguito delle truppe spagnole del generale Cordova, guadagnando molte decorazioni. Nel 1860 come ufficiale di stato maggiore è in missione in Sicilia e Calabria. Poco prima dell’entrata di Garibaldi (quest'ultimo dopo pochi mesi si sarebbe rimangiato il giuramento: "Roma o morte!", gridato in tutte le città del Meridione, per poi consegnare il Sud ad un nuovo sovrano) a Napoli va a Marsiglia per acquistare viveri e armi destinate alla fortezza di Gaeta. Durante l’ultimo assedio a Gaeta ha il comando d’artiglieria di un settore di terra. Combatte con valore al fianco del Re guadagnando un’altra croce di San Giorgio. Dopo la capitolazione rifiuta d’entrare nell’esercito italiano preferendo quello russo. Sarà aiutato dalla buona fama dello zio Roberto, generale dello Zar e da una lettera dello stesso Francesco II al Ministro della Guerra zarista. Combatte nel Caucaso nel 1863 e nel 73. Trasferito nella Guardia imperiale diventa Aiutante di Campo del Granduca Michail. Nel 1877 si distingue durante la guerra russo-turca, in particolare nella conquista di Kars. In quell’occasione viene decorato e promosso generale. Lo Zar in persona congratulandosi con il nostro Davide dice “vous etes brave comme un Winspeare” ricordando il valore dello zio Generale Roberto durante le guerre napoleoniche. Dopo l’assassino della Zar Alessandro II nel 1881 lascia l’esercito e si ritira a vita privata a Cannes a poca distanza dal Conte di Caserta. Il governo francese lo crea Commendatore della Legion d’Onore. Al suo funerale sono presenti il Conte e la Contessa di Caserta, il Principe Gennaro di Borbone, il granduca Andrea Romanov e il generale Tolstoj.
                                                             I:V.E.B.
                                                                          
         Davide Winspeare (1826†1905)

                       I9) Roberto Winspeare,  nato a Napoli il 23 Dicembre 1832 e morto  Chieti il 2 Dicembre 1904. Entra nella Guardia Reale nel 1848. Tenente di cavalleria nel primo reggimento degli ussari. Poco prima della capitolazione del regno partecipa nel Gennaio-Febbraio del 1861 alla difesa della fortezza di Gaeta.
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Roberto Winspeare (1832†1904)
Il 6 Novembre 1856 sposa Teresa Carrabba.

                              L1) Raimonda Winspeare, nata a Caserta il 9 Settembre 1857. Sposa in prime nozze  Don Raffaele Pironti dei duchi di Campagna, in secondi nozze Don Francesco della Valle dei duchi di Ventignano.

                             L2) Francesco Antonio Winspeare, (Don Onorato), nato a Caserta il 16 Agosto 1858 e morto a Montecassino il 20 Dicembre del 1939. Padre confessore del Duca d’Aosta.  Priore dell’Abbazia di Montecassino.

                              L3) Antonio Winspeare, nato nel 1860 e morto nel 1888.

                             L4) Giacomo Winspeare, (Padre Mariano), nato a Caserta il 20 Giugno 1860 e morto nel 1917. Monaco gerolamino.

                              L5) Davide Winspeare, nato a Napoli l’ 8 Ottobre 1861 e ivi morto il 30 Dicembre 1910. Sposa Donna Maria Antonia Caracciolo Rossi dei principi di Torella da cui:

                                    M1) Roberto Winspeare, nato a Napoli l’ 11 Ottobre 1887 e morto a Lussemburgo il 1 Giugno 1954. Sposa Eugenia Davidovich da cui:

                                          N1) Anna Maria Winspeare, nata a Bruxelles il 14 Settembre 1916.. Sposa Richard Axel.

                                          N2) Raimonda Bianca Winspeare, nata a Bruxelles il 14 Settembre 1916 e morta a Roma il 22 Giugno 1954.

                                           N3) Davide Wladimiro Winspeare, nato a Napoli il 31 Luglio 1919 e morto a Roma il 7 Settembre 1920.
 

                                    M2) Francesco Antonio Winspeare, nato a San Marcello Pistoiese il 16 Luglio 1894. Celibe.

                                    M3) Giacomo (Jack) Winspeare, nato a Genova l’8 Ottobre 1898. Sposa a Roma il 18 Agosto 1943 Erika Steinschneider. Quest’ultima era figlia del famoso illusionista ebreo austriaco Erik Jan Hanussen, che predisse il giorno esatto della presa di potere di Hitler del quale fu anche astrologo. Subito dopo il 1933 Hanussen, fu imprigionato, torturato e giustiziato - il cadavere orribilmente sfigurato - dalla Gestapo. Si dice che Hanussen abbia ipnotizzato Marinus van der Lubbe, il responsabile dell’incendio del Reichstag, inducendolo a compiere l’attentato. La madre di Erika era l’attrice austriaca Risa Lux e lei stessa  godette di un piccola fama come attrice di avanspettacolo in Italia e di varie pubblicità per Carosello. Giacomo è cavaliere d’onore e devozione del S.M.O. di Malta e cavaliere di giustizia dell’Ord. Costantiniano di San Giorgio.

 

                              L6) Guglielmo Winspeare, nato a Napoli il 3 Settembre 1864 e morto nel 1922. Sposa Olga Quarto da cui:

                              L7) Edoardo Winspeare,  nato a Napoli il 17 Giugno 1866. Sposa il 7 Febbraio 1887 Donna Olimpia de Mari dei Principi d’Acquaviva da cui:

                                     M1) Teresa Winspeare, nata a Napoli il 26 Novembre 1887 e morta a Siena il 20 Ottobre 1964

                                     M2) Emilia Winspeare, nata a Pisa il 4 Marzo 1890, Sposa il Generale Giulio Mangili.

                                    M3) Giovanni Winspeare, nato a Firenze il 21 Marzo 1892 e morto in guerra sul Carso il 7 Settembre 1917. Ufficiale medico. Decorato con due medaglie al valore militare, una d’argento ed una di bronzo.

                                   M4) Giorgio Winspeare, nato a Napoli il 27 Settembre 1895 e morto a Mogliano Veneto l’8 Settembre 1944. Sposa Virginia Tesei (sorella di Teseo Tesei) da cui:

                                             N1) Edoardo Winspeare, nato a Novara l’11 Marzo 1932 e morto a Firenze il 2 Dicembre 1991. Giornalista alla “Nazione”. Sposa il 3 Ottobre 1960 Giovanna Martini da cui:

                                                       O1) Raimonda Winspeare, nata a Firenze il 12 Dicembre 1961. Sposa Pierandrea Galli.

                                                       O2) Chiara Winspeare, nata a Firenze il 27 Gennaio 1965. Chiara Paolo Talini.

                                                       O3) Giorgio Winspeare, nato a Firenze il 1 Giugno 1970. Sposa Valentina Bugliosi da cui:

                                                            P1) Edoardo Winspeare, nato il 28 Agosto 2006 a Roma.

                                                            P2) Eleonora Winspeare, nata a Rirenze il 12 Giugno 2011.

 

                                   M5) Fabrizio Winspeare, nato a Firenze il 18 Settembre 1902 e morto a Livorno il 17 Dicembre 1962. Medico e scrittore. Fra le sue opere, “Isabella Orsini e la corte medicea del suo tempo” e “La congiura dei cardinali contro Leone X”.  Sposa il 26 Novembre 1926 Myriam Sorbi da cui:

                                             N1) Rosanna Winspeare, nata a Livorno il 27 Ottobre 1927

                                             N2) Giovanni Winspeare

                                             N3) Edoardo Winspeare, nato a Rosignano il 6 Gennaio 1929 e ivi morto il 20 Gennaio 1929.

                                             N4) Massimo Winspeare, nato a Livorno il 5 Gennaio 1931. Sposa Anna Maria Scarpa da cui:

                                                     O1) Isabella Winspeare, nata a Livorno l’11 Ottobre 1958

                                                     O2) Maddalena Winspeare, nata a Livorno il 24 Aprile 1964

             

                              L8) Giuditta Winspeare, nata a Napoli il 23 Gennaio 1868 sposa in prime nozze Nob. Antonio Zampaglione, in seconde nozze Nob. Giovanni Zampaglione.

                              L9) Giovanbattista Winspeare, nato a Napoli nel 1869 e ivi morto nel 1870.

                              L10) Riccardo Winspeare, nato a Napoli nel 1871 e ivi morto nel 1906.

 

                     I10) Guglielmo Winspeare, nato a Napoli nel 1835 e morto nel 1898.  Entra in marina. Guardiamarina nel 1852, fino ad arrivare al grado di Alfiere di Vascello alla fine del Regno delle Due Sicilie. Nel 1861 anche lui partecipa alla difesa di Gaeta. Alla capitolazione va in esilio a Parigi, dove riuscirà a creare una discreta fortuna come uomo d’affari e romanziere. Dalla Francia metterà a disposizione le sue risorse in soccorso dei  numerosi borbonici della famiglia Winspeare caduti in disgrazia dopo il 1861.  I suoi romanzi sono del genere avventuroso-sentimentale; da ricordare Tourmente del 1876 e Une femme a la mer del 1878.

                  I11) Maria Eleonora Winspeare, nata a Napoli nel 1837 e morta nel 1910. Sposa Nob. Gaetano Zampaglione, Capitano dei 3° Reggimento Dragoni.

 

             H8) Maria Caterina Winspeare, nata a Portici nel 1784 e morta nello stesso anno.

             H9) Luisa Winspeare, nata a Portici il 10 Marzo 1786  e morta nel 1860. Monaca salesiana della Santa Maddalena.

             H10) Enrichetta Winspeare, nata a Portici il 2 Maggio 1788 e morta nel 1843. Monaca salesiana della Santa Maddalena.

          H11) Edoardo Winspeare, nato a Portici il 31 Marzo 1789 e morto a Napoli l’8 Febbraio 1884.  Per lui viene decisa la carriera amministrativa. Nel 1817 Sottointendente borbonico del Ministero dell’Interno a Gallipoli (Terra d’Otranto). Nel 1820 segretario generale presso l’Intendenza di Salerno. Dal 1848 Intendente di Terra di Bari. Sposa Maria Giuseppa Leonetti dei Conti di Santojanni da cui:

                      I1) Carlo Winspeare, nato a Napoli nel 1836 e ivi morto nel 1836

                      I2)  Maria Elena Winspeare, nata a Napoli il 9 Luglio 1837 e ivi morta il 4 Febbraio 1869. Sposa Enrico Gabriele.

                      I3) Lucia Emanuella Winspeare, nata a Napoli nel 1839 e ivi morta nel 1842

                     I4) Antonio Winspeare, nato a Napoli il 22 Maggio 1840 e morto a Firenze il 25 Agosto 1913. Sposa la Contessa Albina Guicciardi di Cervarolo
Con Real Decreto del 14 Gennaio 1943 i discendenti di Antonio e Albina sono autorizzati all’aggiunta del cognome Guicciardi dopo l’estinzione del ramo italiano della famiglia (anche perché il decreto è arrivato dopo dieci anni dalla richiesta). Dopo più di duecento anni in Italia, avendo servito la nazione napoletana e quella italiana, durante il ventennio fascista ai Winspeare conveniva avere anche un cognome italiano oltre a quello “nemico” inglese).
I figli di Antonio Winspeare e Albina Guicciardi sono:

Ramo Winspeare Guicciardi

(questo secondo cognome sarà usato per continuare il ricordo di una famiglia in estinzione in Italia, come segno di appartenenza alla discendenza di Antonio Winspeare e Albina Guicciardi,  e infine per guadagnare un’ ennesima patente d’italianità; a dire il vero non  necessaria  dopo 300 anni nella Penisola.)  

                        L1) Giuseppina “Peach” Winspeare , nata il 12 Agosto 1873 e morta a Torino il 22 Luglio 1934. Sposa il Conte Vittorio Camerana. Da lei discendono i cugini torinesi Marone Cinzano, Avogadro di Collobiano, Traxler e naturalmente Camerana.

                        L2) Edoardo “Pucetto” Winspeare, nato a Brindisi il 2 Febbraio 1875 e morto a Napoli il 26 Maggio 1931. Cadetto nella neonata Accademia Navale di Livorno. Giovanissimo Guardiamarina il 1 Novembre 1894 compie un giro del mondo di presentazione della giovane regia marina italiana sulla nave militare Colombo. La missione diplomatica è affidata a Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi. Toccano i porti dell’Egitto, India, Birmania, Indocina, Hong Kong, Giappone, Manciuria, Filippine, Australia, Nuova Zelanda e America rientrando dopo più di un anno il 20 Dicembre del 1896. Si laurea in ingegneria al Politecnico di Torino. Il 20 Agosto del 1903 farà un secondo viaggio attorno al mondo come ufficiale d’ordinanza del Duca degli Abruzzi sulla nave Liguria. Ritornerà dopo due anni nel 1905 dopo aver visitato le Antille, l’America del Sud, l’Africa e molti paesi toccati durante il primo viaggio del mondo. Scriverà in alcune lettere alla madre conservate in archivio che uno dei suoi compiti era di  contenere  i comportamenti troppo disinvolti di Sua Altezza Reale  nei confronti delle autorità locali, ma anche misurare le passioni del Duca verso avvenenti signore incontrate durante il viaggio. Detto questo l’ufficiale Winspeare nutriva sincera ammirazione verso il Savoia. Nel 1906, sempre al seguito dell’avventuroso Duca, partecipa all’esplorazione della catena del Ruwezori ma a inizio avventura è costretto a rientrare avendo contratto la febbre gialla. Rientra moribondo al porto di Brindisi, ma prima di entrare in uno stato comatoso implora di essere portato via dalla città pugliese. “Dopo tutti i viaggi e avventure intorno al mondo non voglio che sulla mia tomba ci sia scritto: nato e morto a Brindisi”. Nel 1908, durante le operazioni di salvataggio dei superstiti del terremoto di Messina conosce la siciliana di origine danese-americana nob. Clara Sarauw che sposerà nel 1910. Nel frattempo viene designato erede  dello zio Antonio Winspeare Duca di Salve, che adottandolo vuole anche trasmettergli, oltre alla proprietà,  anche il titolo ducale. L’orgoglioso Edoardo blocca la pratica araldica perché convinto che suddetto titolo non gli spetti, anzi con affettuosa ironia chiama lo zio Salve “il sedicente Duca”. Al positivista capitano di corvetta e ingegnere del Politecnico basta essere un ufficiale di marina; lo stesso titolo di barone, che pure gli appartiene, non lo interessa. A parte questo piccolo malinteso o forse proprio per questo, lo zio Salve stravede per il nipote che descrive come “tipo Winspeare purosangue fisicamente e moralmente”. Nel 1911 partecipa alla guerra di Libia. Nel 1913 è nominato addetto navale presso l’ambasciata italiana a Vienna. Oltre a un perfetto tedesco - lingua in comune con sua madre -  parla un ottimo francese e un buon inglese. Il 18 Ottobre è ricevuto in udienza a Schoenbrunn dall’Imperatore Francesco Giuseppe. L’entrata in guerra dell’Italia contro l’Austria è un duro colpo per un filo austriaco come il nostro Winspeare. Dal 1915 al 17 partecipa alla Grande Guerra comandando i cacciatorpedinieri Bersagliere, Ostro e le fregate Puglia e Vettor Pisani. Si distinguerà per un’azione molto pericolosa contro la flotta austriaca alla fonda nella baia di Valona. Per un breve periodo è anche sul Carso come ufficiale di collegamento fra esercito e marina. Nel 1917 è di nuovo addetto navale prima a Malta, poi a Londra. Durante gli anni in marina brevetta e perfeziona alcuni apparecchiature tecnologiche in dotazione nelle navi da guerra. Nel dicembre del 1918, subito dopo l’armistizio, muore lo zio Antonio “Salve”; mentre nel Febbraio del 1919 muore l’adorata moglie Clara lasciandolo solo con i due figli piccoli, Riccardo e Carlo. Questi due tristi eventi trasformano in breve tempo  il contrammiraglio Winspeare nell’erede della grande e florida proprietà napoletana e nel Salento, ma anche  nel vedovo padre di due bambini. Il congedo dalla marina sarà la naturale conseguenza per occuparsi degli interessi in Puglia, in Sicilia, a Villa Salve  e dell’educazione dei due figli, che sono:

                                        M1) Riccardo (Dichy) Winspeare, nato a Napoli il 17 Ottobre 1912 e morto a Depressa (Le) il 15 Gennaio 2002. Laureato in Scienze Politiche e in Scienze Economiche e Bancarie. Orfano di madre all’età di sei anni, quando ha appena 18 anni perde anche suo padre. Sotto la tutela di alcuni amministratori - alcuni dei quali approfittano dell’inesperienza del minorenni Riccardo e di Carlo per imbrogliare e rubare a piene mani - inizia ad occuparsi delle proprietà in Puglia, a Napoli (Villa Salve) e in Sicilia (come uno degli eredi del nonno Sarauw). Presto è costretto ad abbandonare tutti gli interessi siciliani a causa del fallimento dell’impresa del nonno e del mancato risarcimento per la nazionalizzazione della ferrovia Palermo-Catania (dopo anni di azioni legali nel 1943 arrivò un risarcimento, ma la lira ormai si era talmente svalutata da avere un valore poco più di carta straccia). Negli anni della guerra vive soprattutto a Depressa occupandosi di agricoltura e dell’allevamento di cavalli. Dalla fine degli anni 40’ all’inizio degli anni 60’ trasforma Villa Salve a Napoli in una sorta di residence per ufficiali alleati. Fino al 1974 ha una concessione per la lavorazione del tabacco e la relativa manifattura. E’ inoltre un cultore di amicizie nei cinque continenti che coltiva scrivendo lettere per almeno tre ore al giorno. Viaggia moltissimo, in maniera anche avventurosa. Nel 1996, per celebrare il sessantesimo anniversario del viaggio in Balilla Napoli - Capo Nord (Norvegia)  con il suo grande amico Sandro d’Urso, compie lo stesso tragitto partendo da solo da Depressa in una 500 Fiat. Parla perfettamente francese e inglese, e un discreto tedesco. Già il suo nome, Dichy, racconta la sua anglomania, ereditata dalla nonna americana e dalle varie governanti britanniche che gli hanno fatto da madre avendo perso la sua all’età di sette anni. Suo il merito - grazie anche al pregevole e certosino lavoro della storica e biografa della famiglia Prof.ssa Mariella Rizzo - di aver continuato l’opera dello Zio Salve raccogliendo, conservando e curando l’archivio Winspeare.
                                                               
Grazie a Dichy ancora oggi si coltivano e si mantengono le tradizioni di casa Winspeare. E’ difficile stilare il cursus honorum di Riccardo Winspeare perché i suoi successi non furono il conseguimento di poteri e onori. Il nostro ebbe “successo” semplicemente perché era un uomo dolce e poetico, amante della bellezza e curioso di ogni aspetto della creazione; si circondò dell’ affetto da parte di moltissimi suoi operai, contadini (più di 300 coloni) e guardiani di Depressa, Supersano, Salve, Catania e Napoli che lo amarono fino alla sua morte. Il 31 Ottobre 1964, all’età di 52 anni sposa
S.A.S  la Principessa Elisabeth (Guky) von und zu Liechtenstein da cui:

                                               N2) Edoardo Winspeare, nato a Klagenfurt il 14 Settembre 1965. Regista cinematografico. Sposa Maria Celeste Casciaro da cui:

                                                          O1) Arcangela Maria Winspeare, nata a Tricase (Le) l’11 Gennaio 2010.

                                                N2) Francesco Winspeare, nato a Klagenfurt il 29 Novembre 1966. Riprende l’attività della vecchia azienda vinicola Castel di Salve, fondata nel 1885 dal prozio Duca di Salve, riportandola a nuova luce. Il 30 Ottobre 1993 sposa a Sorrento Esmeralda Faraone Mennella da cui:

                                           O1) Riccardo Winspeare, nato a Napoli il 28 Novembre 1994

                                           O2) Costanza Winspeare, nata a Poggiardo (Le) il 20   Settembre 1997.

                                                 N3) Clara Polissena Winspeare, nata a Klagenfurt il 29 Novembre 1966. Educatrice Montessori e architetto paesaggista. Sposa il 16 Giugno 2006 il Principe Antonio di Carpegna Falconieri. Hanno due figli: Elena, nata a Tricase il 18 Ottobre 2007 e Filippo, nato a Tricase il 2 Settembre 2010.

                                               

                                        M2) Carlo Winspeare, nato La Valetta (Malta) il 13 Marzo 1917 e morto  il 7 Novembre 2009. Laureato in Scienze Naturali. Ufficiale d’aeronautica durante la II Guerra Mondiale al comando degli aereosiluranti del gruppo Buscaglia. Viene decorato con due medaglie di bronzo al valor militare e una croce di guerra. L’11 Luglio del 1945 sposa Donna Maria Vittoria Colonna dei principi di Stigliano. Uomo geniale, buonissimo, simpatico, a volte estremo nelle sue scelte spirituali e politiche. Profondamente religioso lascia tutti i suoi beni alla nipote di Padre Pio.

 

                        L3) Maria Winspeare, nata l’8 Giugno 1878 e morta nel 1961. Sposa il Conte Carlo Cicogna Mozzoni. Da lei discendono i cugini milanesi Cicogna “di Bisuschio” e la produttrice cinematografica Marina Cicogna.

                        L4) Cesare Winspeare, nato a Roma il 17 Settembre 1880 e morto a Torino il 17 Dicembre 1959. Dirigente della società elettrica tedesca AEG e poi procuratore dell’Istituto fiduciario Gestione e controlli del gruppo FIAT. Sposa nob. Francesca (Fanny) Malfer di Ca’ d’Ora da cui:

                                  M1) Adriana (Nana) Winspeare, nata a Firenze il 22 Maggio 1911 e morta a Venezia il 12 Aprile 2000.
Nana è considerata dai parenti del ramo Winspeare Guicciardi la vestale delle tradizioni della famiglia. Come la sua antenata Elisabetta a inizio '800, si fa garante del “patto d’onore” (o “convenzione solenne” del Generale Antonio) fra i membri della famiglia; forse in maniera meno solenne ma, dati i tempi, più mondana; comunque sempre efficace.  E’ Nana che presenta Guky Liechtenstein a suo cugino Dichy Winspeare. Sposa a Torino il 10 Aprile 1934 il Conte
Giulio Rocca.

                                   M2) Vittorio (Toto) Winspeare, nato a Catania il 19 Agosto 1912 e morto a Ginevra il 20 Settembre 1995. Grande ambasciatore italiano. Si laurea in Economia alla Bocconi a Milano e in Legge a Torino. Ufficiale dei Granatieri. Entra in diplomazia ricoprendo vari incarichi in Peru, Uruguay, Argentina e Brasile prima e durante la II Guerra Mondiale. In Brasile si sposa in prime nozze con la italo-brasiliana Fernanda Pignatari Matarazzo (sorella del famoso Baby Pignatari), ma il matrimonio viene presto annullato. Quando il Brasile entra in guerra al fianco degli alleati, Toto è arrestato e consegnato agli americani che lo spostano in un campo di prigionia negli Stati Uniti. Nel 1943 viene scambiato in Svezia con degli altri prigionieri alleati. Rientra in Italia durante l’armistizio di Settembre e decide di passare le linee raggiungendo il governo del Re al sud. Con un amico ruba una macchina e dopo varie avventure - scontrandosi addirittura con un carro armato tedesco - arriva a Brindisi dove si mette a disposizione del governo Badoglio. Fino al 1945 svolge varie missioni segrete soprattutto in Nord Africa e Liguria. Segretario d’ambasciata a Londra dal 45 al 49. Membro della delegazione italiana alla Conferenza di Pace di Parigi nel 47. Primo segretario d’ambasciata a Bonn (R.F.T) dal 51 al 54. Console generale d’Italia a Berlino dal 54 al 58. Ambasciatore d’Italia a Dublino dal 61 al 66. Ambasciatore d’Italia a Praga dal 67 al 68 durante la Primavera di Praga. Dalla fine del 68 è Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite (sotto U-Thant), e infine Direttore Generale delle Nazioni Unite a Ginevra, che significa il numero 2 dell’Onu nel Mondo dopo l’allora segretario Kurt Waldheim. Ma la sua missione più importante è quella di promotore -per alcuni fautore- dell’indipendenza del Bahrein (dopo il dominio britannico l’emirato rischiava di diventare parte dell’Arabia Saudita). In Bahrein viene ricordato come un eroe nazionale ed esiste una sua biografia pubblicata nel 2007 in arabo, “Fîtûriyu Wînsbîr Jîwishîyardî” di Abd Allah Madanî. Oltre all’emirato del golfo persico il nostro diplomatico svolge missioni di pacificazione fra India e Pakistan e a Timor Est, oltre a partecipare in molte conferenze sul disarmo e per la pace in Medio Oriente.  Conosce personalmente tutte le grandi personalità attive sullo scacchiere mondiale dagli anni 50 fino alla metà degli anni 70, ma soprattutto ha rapporti con Dubchek, de Valera, Nixon, Breshnev e Kissinger. E’ insignito di innumerevoli onorificenze fra le quali quella di Gr. Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, Officier de la Légion d’Honneur (data personalmente dal Generale De Gaulle). Sposa a Londra il 14 Aprile 1948 Adi von Bernd da cui:

                                          N1) Francesca Winspeare, nata nel 1950.

                                          N2) Antonio Winspeare, nato il 21 Agosto 1955. Sposa il 5 Maggio 1979 a Ginevra  in prime nozze Attilia Petrini, mentre in seconde nozze il 19 Ottobre 1992 a Anguilla (Antille) sposa Stefania Capra de Carré. Brillante executive director per la Schroeder Bank e appassionato velista. Vive fra Ginevra, Cala di Volpe in Sardegna e il resto del mondo per il lavoro. Dalle prime nozze nasce:

                                               O1) Nicola Luisa  Winspeare, nata a Ginevra il 7 Ottobre 1980

                           M3) Maria Vittoria (Tini) Winspeare, nata a Napoli il 4 Gennaio 1916 e morta a Montebelluna il 4 Aprile 2011. Sposa il 9 Settembre 1941 Alberto Guillon Mangilli. Donna coraggiosa, simpatica e molto originale. Ha intensi rapporti con spiriti di trapassati che infestano la sua villa come le altre case che lei frequenta. Pur essendo una gran signora della società italiana, è anche uno spirito libero naturalmente anticonformista, nel senso che la sua non è una posa. Dal 43 alla fine della guerra nel 45 è staffetta partigiana - quasi per caso - nella Brigata Matteotti. Viene arrestata dalla X Mas,  condannata a morte (sarà messa al muro ben due volte per finte fucilazioni) e infine liberata grazie ai legami fra sua sorella Adriana e il Comandante della X Mas Principe Junio Valeri Borghese (in una lettera di Borghese alla sorella Adriana, la nostra partigiana viene perdonata  ma anche severamente avvertita dei rischi che incorre se continua nelle azioni della Resistenza). Dalle sue memorie si evince l’importanza delle brigate socialiste, monarchiche e cattoliche oltre a quelle comuniste. E’ divertente il passaggio che racconta  la prima volta che incontra un comunista, un partigiano della Brigata Garibaldi, con gran sorpresa di Zia Tini, educato e civile. Prima d’allora i comunisti, per le famiglie come la nostra, potevano essere considerati alla stregua di barbari attentatori della civiltà europea.

         L5) Sidonia (Sisa) Winspeare, nata nel 1880 e morta a Firenze il 25 Novembre 1962.  Donna di gran carattere e  fascino. Come altre donne della famiglia ha il ruolo di vestale delle tradizioni della famiglia. E’ presidente della Croce Rossa fiorentina ed è una forte sostenitrice di Mussolini, per il quale si batte in appassionate discussioni politiche con molti suoi parenti piuttosto non-fascisti che antifascisti. Sebbene  rimanga nubile viene amata da alcuni personaggi dell’epoca per i quali diventa una sorta di musa ispiratrice.      Fine del ramo Winspeare Guicciardi

                   
                    I5) Davide Winspeare, nato a Napoli nel 1842 e ivi morto nel 1842.

                    I6) Elisabetta Winspeare, nata a Bari il 9 Luglio 1846. Sposa il 26 Gennaio 1867 Nicola Iannoccone.

 

        H12) Emanuela Winspeare, nata a Napoli il 5 Agosto 1791 e morta nel 1869. Sposa  Nicola Zurlo (nipote del Conte Giuseppe Zurlo).

         H13) Eleonora Winspeare, nata a Napoli il 6 Agosto 1792 e morta nel 1860. Monaca salesiana della Santa Maddalena.

        H14) Elisabetta Winspeare, nata a Napoli nel 1795 e ivi morta a nel 1874. Nubile. Referente di tutta la famiglia per l’intera rete di parentela; quasi una garante della famosa - solo per i Winspeare - “convenzione solenne” tra i figli del capostipite napoletano Generale Antonio, nella quale si sancisce l’autorità del primogenito e un’alleanza  per venire incontro ai disagi come per aiutare le carriere di tutti i membri della casa. Questo testamento morale fu trasmesso dal padre alla vigilia della sua morte nel Gennaio 1820 al suo primogenito Davide, come futuro capofamiglia, e a Elisabetta come custode del “capitale di onore, di virtù e di abilità”. Visse il resto della sua vita per questa missione. Come sorella del Generale Roberto, con il quale visitò in missione militare e diplomatica russa tutti i paesi d’Europa,  ricevette una pensione di 1000 ducati annui dallo Zar Nicola I.
 

    G2) Maria Lucia Winspeare nata nel 1742 e morta nel 1819.
 

Per la genealogia si consiglia di consultare le tavole genealogiche redatte da Serra di Gerace.

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Casato inserito nel 3° Volume di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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