Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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A cura di Simona Anna Castiglione e di Giuseppe Pizzuti
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Arma:
di rosso, al leone d'argento, sostenente con la zampa anteriore
destra un castello di tre torri d'oro.
Altra:
di rosso, al leone sostenente con la
zampa anteriore destra un castello di tre torri, il tutto d’oro.
Lo scudo è
sorretto da un'aquila bicipite e porta in cima la corona
imperiale concessa dall'imperatore
Carlo V ai feudatari che parteggiavano per l'imperatore;
è inquadrato dalla
Croce di Malta;
ed accollato dalla croce dell'Ordine di San Maurizio (poi unito
con l'Ordine di San Lazzaro).
Titoli:
nobile di Penne,
barone di Appignano,
barone di Elice e Vestea,
marchese di Poggio Umbricchio.
Patroni: San Francesco d'Assisi, San Francesco Saverio, San Ciro, San
Giuseppe, San Liborio.
Motto:
NIHIL FIDELITATE MELIUS |
Stemma Castiglione di Penne |
Stemma Castiglione di Penne |
La famiglia Castiglione, originaria della Borgogna,
giunse in Italia a Milano, ha goduto nobiltà nelle città
di: Como, Genova, Mantova, Cingoli, Messina, Cosenza, e
Penne.
Dalla Lombardia si diramarono a Penne (oggi comune omonimo in
provincia di Pescara), si hanno notizie certe di
Gualterio, il quale possedeva diversi feudi in
Abruzzo, nel 1170 c.a, con i suoi congiunti: Mulippo,
Giovanni e Bernardo, militarono al
servizio di
re
Guglielmo II il Normanno,
parteciparono alla celebre spedizione in Terra Santa
(terza crociata 1189-1192).
Roberto, fu mandato ambasciatore nella Marca
d'Ancona dall'imperatore
Federico II di Svevia,
mediante imperial rescritto spedito da Pier delle Vigne.
Tolomeo († a Cosenza), come suo fratello
Roberto servì l'imperatore Federico II di Svevia: nel
1238 come capitano di contea in Arezzo, e nel 1239-1240
come giustiziere
d'Abruzzo, e della Val di Crati e Terra Giordana
(in epoca
normanno-sveva costituivano due delle tre regioni
geografico - amministrative della Calabria, e
successivamente denominata
Calabria Citra, la
terza regione era la Calabria propriamente detta, poi
denominata
Calabria Ultra), un
suo figlio si radicò in Cosenza creando il ramo poi
denominato
Castiglione
Morelli.
La famiglia era imparentata con famiglie della
Sabina e della Campania, tra cui anche quella di papa
Alessandro IV.
Giacomo Castiglione († Reggio Calabria, 1277),
figlio di Tolomeo, portava il titolo di magister, nel 1259 fu
nominato da papa Alessandro IV arcivescovo di Reggio
Calabria, ma la situazione politica non gli permise di
prendere possesso della diocesi, dopo la vittoria di
Carlo I
d'Angiò, papa
Clemente IV, lo consacrò arcivescovo (in quanto fino ad
allora aveva il semplice titolo di arcivescovo eletto) e
lo inviò a Reggio Calabria. Nel 1274 partecipò al
concilio di Lione apponendo il proprio sigillo alla
costituzione relativa all'elezione pontificia.
Bartolomeo, fratello di Giacomo, nel 1268 aveva
preso le parti di
Corradino di Svevia,
sfidando per lungo tempo le truppe di Carlo I d'Angio,
che aveva messo sotto assedio il castello di Castiglione,
i suoi figli Roberto e Giacomo dopo questa
vicenda si trovavano in una situazione difficile, lo zio
Giacomo, che restò fedele al re Carlo I d'Angiò, li
accolse a Reggio Calabria pensando di fargli trovare una
nuova sistemazione. Norbert Kamp - “Dizionario
Biografico degli Italiani”- Volume 22 (1979), come
riportato nell'Enciclopedia Treccani.
Altro figlio di Bartolomeo fu Bertillo,
condottiero, servì Carlo I d'Angiò, nel 1269 vinse la
battaglia di Tagliacozzo, per questo motivo il re
confermò a lui ed ai suoi discendenti titoli, onori, e
privilegi.
Gaspare seniore, Baldassarre, Melchiorre, ed Agamennone,
figli di Monte, e nipoti di Bertillo,
vissero nel Quattrocento sotto il regno di
re Ferdinanado I
d'Aragona, tutti consiglieri di corte, nel 1461 furono dallo stesso re
investiti dei
feudi di
Elice,
Vestea, e Castiglione della Valle Sicula,
con giurisdizione criminale. Nel 1462 la famiglia
ottenne annua provisione di ducati mille sopra la
Regia Dogana della
mena delle Pecore di Puglia, nel 1475 era Regio
Doganiero Baldassarre (tuttora il tratturo di
Foggia è denominato Castiglione).
Gaspare seniore,
fu il primo possessore del feudo di
Poggio Umbricchio
ubicato nella
Provincia
d'Abruzzo Ultra, oggi frazione di Cognaleto in provincia di Teramo.
Polidoro († 1549), figlio di Gaspare, ottenne la conferma dei feudi dal
vicerè, in nome del re cattolico l'anno 1503. Polidoro,
suo figlio Angelo ed altri della famiglia
Castiglione, ottennero la conferma delle suddette Terre
dal re cattolico medisimo quando venne a Napoli nel
1507.
Angelo fu erede nei
feudi di suo padre Polidoro, sposato a Franceschina
Cianto († 1558) ha avuto come figlio Orazio, da
cui Gaspare juniore, sposato ad Elionora od
Dianora de Segura figlia di Martino
(1),
ha avuto come figli Orazio, Virgilia, e
Giovan Battista, sposato a Lucrezia
Castiglione, figlia di Annibale, di Ottaviano,
e di Felice Castiglione, figlia di Innocenzo,
ha avuto come figli: Alessandro, fu prima
capitano di ventura, sotto il comando del generale
Francesco Morelli, governatore di Piombino (il
generale potrebbe essere identificato in quel Francesco
Castiglione Morelli comandante dell'armi pontificie), il
17 settembre 1644, fu ricevuto per giustizia nei
cavalieri di Malta, dichiarato commendatore dal Gran
Maestro Nicola Cotoner, gli affidò le Commende di Norcia
e Todi, e più tardi, dallo stesso ottenne il Baliaggio
di Larino, nel quale grado morì nel 1687; e Giovanni,
barone di Poggio Umbricchio, pagò il relevio per la
morte del padre nel 1665. Nel 1683 pagarono il relevio
per la morte di Giovanni i figli Giovan Battista
(† 27 ottobre 1730), e Nicola (1678 † Barcellona,
maggio 1709), nel 1694 ricevuto per giustizia nei
cavalieri di Malta, da giovane andò volontario a Milano
sotto il comando del principe Eugenio di Savoia,
governatore di Milano. Successivamente passò in Spagna
dove fece la carriera militare fino ad ottenere il grado
di generale, dove morì prematuramente. L'imperatore
Carlo VI d'Asburgo-Austria, per i suoi meriti, l'11 settembre 1710 concesse alla sua
famiglia, oltre a larghe mercedi,
il titolo di marchese sul feudo di Poggio Umbricchio,
ed ai primogeniti il diritto di una delle tre croci
militari di Spagna.
Al marchese Giovan Battista successe suo nipote
Ferdinando, figlio di Alessandro, passato
allo stato sacerdotale, successione confermata
con decreto della Gran Corte della Vicaria il 2 ottobre
1736.
Il marchese Ferdinando, cavaliere di Malta, sposato
a Maddalena Castiglione († 1800), ha avuto come
figli: Bernardo (n. 1764), cavaliere di Malta;
Pietro (1759 † 1816), cavaliere di Malta; Enrico
(1756 † 1829), cavaliere di Malta, capitano
di milizia provinciale; Innocenzo (n. 1754),
cavaliere di Malta; Michele (1752 † 1831),
cavaliere di Malta, ricevuto il 23 aprile 1775,
canonico ed arcidiacono del duomo di Penne; Massimo
(n. 1751), cavaliere di Malta; ed il primogenito,
marchese Giuseppe Angelo (1750 †
1834), cavaliere di Malta, ereditò da sua madre i feudi
di Castel Trotta, Poggio Camardese, e Trofigno,
sposato a Rosalinda
Valignani,
ha avuto come figli:
Nicola
(1807 † 1906); Tommaso
(1805 † 1888); Raffaele (1804 † 1861), sposato il 13 dicembre 1849 a
Maddalena De Sanctis, ha avuto come figlio Ferdinando,
sposato l'11 febbraio 1893 a Luisa De Sterlich;
Eleonora (1793 † 1868); Alessandro (1793 † 1837), cavaliere di Malta; Caterina (n. 1890); ed
il
primogenito Giovan Battista
(1788 † 1812), marchese di Poggio Umbricchio, cavaliere di Malta, sposato a
Teramo nel 1805 a Maria Luigia Castiglione dei
baroni di Elice e Vestea, figlia di Teseo (figlio
del barone Agostino e di Clorinda Leognani) e di
Daria Crispi, ha avuto come figlio Agostino (1807
† 1899), marchese di Poggio Umbricchio, sposato a
Giuseppina de Torres, figlia del
marchese Tommaso, e della marchesa Maddalena Trasmundo,
l'ultima erede dell'antichissima famiglia Trasmundo di
Penne, ha avuto come figli: Maria Anna (n. 1855),
suora di carità con il nome di Agnese; Maria Giulia
(n. 1852); Maria Caterina (n. 1850), sposata al
commendatore Francesco dei baroni Filomusi Guelfi;
Maria Luigia (n. 1848), sposata Raffaele
de Simone, rimase vedova il 31 ottobre1890; Ernesta (n. 1846), sposata al cav. Francesco
Chicco; Massimo (1845 † 1846); Maria
Rosa (n. 1843), sposata ad Alessandro Lemme;
Maria Filomena (1840 † 1925), sposata
ad Alfredo Castiglione [(† 1918),
cugino di suo padre]; e Giovan Battista (n.
1842), marchese di Poggio Umbricchio, sposato il 23
aprile 1882 a Maria Concetta dei marchesi Cappelli di
Torano, non avendo avuto prole adottò suo nipote
Nicola Castiglione (1880 † 1963). |
Penne, palazzo di Teseo Castiglione |
Linea di Tommaso
(1805 † 1888): sposato ad Antonia Panico ha avuto come figli Maria (n.
1843), sposata a R. Del Bono; Giuseppe Angelo (n.
1856); e Bernardo (1850 † 1921), sposato a
Filomena De Fabritiis ha avuto come figli: Armando
(1903 † 1974), sposato a Margherita Comisso, ha avuto
per figlia Renata (n. 1946), sposata a Guglielmo
Citossi; Pierino (1901 † 1975), sposato a Maria
Teresa D'Ambrosio; Arturo (1898 † 1996), sposato
ad Elisabetta Vistoli ha avuto come figli Ferdinando
(n. 1932), sposato ad Agnese Bucci Aureli ha avuto per
figli Alessandra (n. 1957) ed Andrea (n.
1959), e Giuseppe Angelo (n. 1935), sposato a sua
cugina Caterina Castiglione (n. 1951);
Aristide (1893 † 1970), sposato ad Anna Diana De
Cesaris Trolj ha avuto come figli Caterina (n.
1951), sposata a Giuseppe Angelo Castiglione,
Baldassare (1943 † 2016), sposato a Maria De
Fabritiis, ha avuto come figli Alessandra (n.
1970), dama d'onore e devozione del S.M.O. di Malta,
sposata a Francesco Saverio Leopardi, barone di
Civitaquana e Ginestra, Emanuele (n. 1979),
Riccardo (n. 1981), Ettore (1938 † 1987),
sposato ad Emilia La Saponara ha avuto come figli
Barbara (n. 1962), Aristide (n. 1963); ed il
primogenito Guido (1891 † 1923), sposato a M. P.
Cerreti, ha avuto come figli: Adriana (1922 †
1980), Cesare (1919 † 1964), e Bernardo
(1917 † 1980), sposato ad Aida Dominici ha avuto come
figli Maria Stefania (n. 1946), e Guido
(n. 1952), sposato a Rina Rossi ha per figlie Claudia
(n. 1986), ed Elena (n. 1990).
Linea di Nicola
(1807 †
1906):
sposato a Maria Carolina Sorge ha avuto cinque figlie
femmine, tra le altre, Concetta (1841 † 1917),
sposata a Pio De Berardinis di Giulianova, e Ginevra,
la minore, sposata nel 1876 a Saverio De Leone (autore
dell'opera citata nelle fonti e dedicata a suo suocero
Nicola), ed Alfredo († 1918), sposato a sua
nipote Maria Filomena
Castiglione (1840 † 1925), ha avuto come figlio Nicola
[(1880 † 1963), adottato da suo zio, marchese Giovan
Battista (1842 † 1882)], sposato nel 1907 a
Giuseppina dei marchesi Cappelli di Torano (1884 †
1965), ha avuto come figli: Maria Concetta (1908
† 1971); Giovan Battista (1909 † 1949), sposato a
Lilla Molinari, ha avuto per figlia Gabriella
(1941† 2007); Alfredo (1912 † 1996); Antonio
(1914 † 1990), sposato in prime nozze a Maria Iori ha
avuto per figlia Maria Daria (n. 1949), in
seconde nozze a Letizia Casiere, ha avuto come figli
Fabio (n. 1967), e Michelangelo (1971 †
2015); Celestina (1916 † 1996); Brando
(1920 † 1980), sposato a Miria D'Alfonso
(1926 † 2023), ha avuto per
figlie Giuseppina (n. 1948), Giovanna (n.
1952), Alessandra (n. 1958); Filomena
(1922 † 1963); Maria Teresa (1923 † 2017);
Lanfranco (1927 † 2011), sposato a Magda Garrani ha
avuto come figli Giovan Battista (n. 1957),
Caterina (n. 1959), Nicola (n. 1963); ed
Alfonso (n. 1929
† 2023), sposato in prime nozze a Wanda
Russo ha avuto come figli Luca (n. 1961),
Simona Anna (n. 1963), Andrea (n. 1966),
Marco (1970), in seconde nozze sposato a Gabriella
Cardone. |
Foto del 14 settembre 1947, il marchese
Nicola Castiglione (1880 † 1963) e consorte Giuseppina,
nata marchesi Cappelli di Torano,
con la famiglia |
Altri personaggi che diedero lustro alla famiglia |
I fratelli Luigi e Francesco nel 1353 ottennero
l'investitura del
Castello di Castiglione
da re Luigi e da sua moglie la
regina Giovanna I
d'Angiò.
Pompeo, servì i reali Ferdinando
ed Isabella, si distinse nel riportare l'ordine nelle provincie
d'Abruzzo insorte per l'incitamento del conte di
Manopello, e del conte di Montorio, per questo egli ebbe
la conferma dei feudi, grazie, e privilegi che la sua
famiglia anticamente possedeva, oltre la donazione dei
feudi posseduti dai suddetti ribelli, con diploma datato
1503 e conservato nel grande Archivio di Napoli.
Cesare, fece la carriera militare, dalla regina di Napoli Giovanna di
Castiglia detta la Pazza, madre del futuro imperatore
Carlo V, nel 1509 fu nominato capitano della città di
Campli.
Antonio, fu soprintendente degli stati farnesiani in Abruzzo, nel 1760 fu
presidente della
Regia Camera della
Summaria, fu fiscale di Cappacorta.
Ai tempi dell'imperatore Carlo V, la città di Penne fu
ceduta in dote insieme alle terre di Ortona, Campli,
Pianella, San Valentino, Abbateggio e Bacucco, a
Margherita d'Austria, figlia dell'imperatore d'Austria,
col titolo di ducato (22 settembre 1522); sposata in
prime nozze ad Alessandro
de' Medici,
morto assassinato nel 1537, sposò in seconde nozze il
principe Ottavio Farnese, onde il nome di stati
farnesiani, successivamente
re Carlo di Borbone lo ricongiunse al suo regno. |
Albero genealogico della famiglia
Castiglione di Penne |
_________________
Nota:
(1)
- Dalle prove del processo per l'ammissione nell'Ordine
di Malta di Alessandro Castiglione, è scritto che la
famiglia di Segura, originaria della Spagna, era
presente nel Regno di Napoli da duecento anni, e si era
radicata a Penne ed ivi
godette la Nobiltà.
Raimondo di Segura, nobile Spagnolo, del Regno di
Biscaia, venne nel 1444 nel Regno di Napoli al seguito
di re Alfonso I d'Aragona, per i servizi resi alla
corona, il re gli concesse sua vita durante
annui ducati cento sulla Bagliva
dell'Aquila
onorandolo nel 1450 con questo titolo:
Virum Nobilem Raymundum de Segura de
Biscaia.
Da Raimondo nacque Giovanni, che da re Ferrante I
d'Aragona nel 1485 fu creato suo Cameriero essendo stato
nominato
Cavaliere.
Giovanni si casò in Civita di Penne con la Nobile
Signora Beatrice de Cianto (la cui
famiglia di Cianto fu dichiarata Nobile
da re Ferrante I d'Aragona come si legge nella scrittura
numero septimo del fascicolo de' Castiglioni) nella
scrittura numero terzio dell'anno 1462, nella quale si
legge la Donazione che Raimondo fece a Giovanni suo
figlio, per contemplazione del detto matrimonio,
dell'annui ducati cento sopra la Bagliva dell'Aquila.
Da Giovanni e Beatrice nacque Geronimo in Civita
di Penna.
Da Geronimo nacque Martino, li quali nel 1524
fecero istrumento con Angelo Castiglione, e
Franceschina de Cianto figlia et erede universale di
Bernardino de Cianto fratello carnale di detta
Beatrice, per le doti, cioè materne, rispetto a
Geronimo, averne rispetto a Martino.
Martino andò in Spagna alla Corte di Carlo V, dal quale
nel 1543 fu
creato Cavaliero.
Nel 1544
Portulano di mare e di terra delle
Provincie d'Abruzzo.
Nel 1552 fu creato
Presidente della Regia Camera della
Summaria.
Nel 1554 compra molti Feudi in Abruzzo.
Nel 1558 è rimunerato da Re Filippo II,
d'annui ducati trecento sopra li Fiscali
del Regno,
enumerando molti servizi fatti alla Maestà Sua ed a
quella di Carlo V suo padre. Tutte queste particolarità
si leggono nelle scritture numero ottavio cavate dalli
Registri della Regia Cancelleria.
Da Martino nacque Elionora, o Dianora,
maritata con Gaspare Castiglione in Civita di
Penne, come per assenso spedito nel 1560, scrittura
numero nono, la quale Dianora è ava paterna d'Alessandro
pretendente.
Per ultimo detta famiglia è sempre stata
tenuta, stimata e
riputata per Nobile,
che Sua Maestà Cattolica si degnò eleggere per suo
Cappellano in Corte Scipione di Segura figlio di
Martino, come per la scrittura numero decimo.
________________
Fonti:
- Saverio De Leone, “Illustri Pennesi,
per nascita, scienza, lettere, ed arti. Notizie e
documenti per la storia cittadina”-Tipografia Silvio
Valerì-Penne 1885.
- Archivio di Stato di Cosenza, “Carte di nobiltà delle
Famiglie Castiglione Morelli-Ferrari
d'Epaminonda,
fondo Raffaele Stancati, fascicoli 1-38”.
- “L'araldo, Almanacco Nobiliare
Napoletano 1915”, Enrico Detken, Libraio-Editore, Napoli
1914.
- Davide Shamà, “Il Registro dei
Feudatari da duecento anni: notizie, problemi e
aggiornamenti”. - 2017, Rivista del Collegio Araldico.
Storia Diritto Genealogia.
- Davide Shamà, “Registro delle famiglie
dei Cavalieri di Malta di giustizia. Prima parte: il
Registro”. 2019, Rivista del Collegio Araldico. Storia
Diritto Genealogia.
- Davide Shamà, “Il Registro delle
famiglie dei Cavalieri di Malta di giustizia. Seconda
parte: gli Elenchi dei Priorati di Capua e Barletta”.
2019, Rivista del Collegio Araldico. Storia Diritto
Genealogia.
- Biagio Aldimari, “Memorie Historiche di
dieverse famiglie nobili, così napoletane, come
forastiere”, Stamperia Giacomo Raillàrd, Napoli MDCXCI.
_________________
Sitografia:
-
S.A. Castiglione, “Integrazioni alla
Genealogia della Famiglia Castiglione di Penne”, in
https://gelsumino.it/ Genealogia Famiglia Castiglione
Penne.pdf.
- https://www.famiglie nobili
napolitane.it/Genealogie/Castiglione.htm
- http://www.poggio
umbricchio.it/1_il_paese/la_storia/gli_statuti/gli_statuti.htm |
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