
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Anzani |

© Napoli - Arma Famiglia Anzani |
La famiglia
Anzani, di origine milanese, emigrò nel Regno di Napoli con
Donato Anzani al seguito del capitano Giacomo Attendolo
detto Sforza (1369
†
1424) ed altri valorosi cavalieri; per i servigi resi lo Sforza
ebbe la contea di Ariano, vastissimo territorio in
Principato ultra e l'Anzani ebbe in dono il feudo di
Santamaria, all'epoca villaggio della città di Trevico sempre in
Principato ultra, che dal nome della famiglia si disse degli
Anzani.
Nel 1481 Filippo Anzani partecipò valorosamente con 3
cavalli alla
battaglia d'Otranto; partirono da Napoli insieme a
lui Alberico
Caracciolo con 6 cavalli, Aldasso d'Aiello con 5
cavalli, Alfonso
d'Alagno, Andrea Caffarelli, Federico Boccalino
con 3 cavalli, Galderisio de Rinaldo con 5 cavalli, Florio
Gizzio con 5 cavalli, Filippo Mareri con 6 cavalli, Andrea
Brusca regio Cortigiano, Ferdinando
Quaranta
con 6 cavalli, Galiotto
Pagano con
6 cavalli, Giovanni Azzia con 12 cavalli, Giovanni
Capano con 6
cavalli, Carlo
Gesualdo, Ausio Apicella, Antonio
Gentile,
Michele
Barrile, Giacomo Palagano, Battaglino
Sanseverino con 20
cavalli, Baldassarre
di Costanzo ed altri.
Il Casato visse prevalentemente a Napoli dove aveva il
padronato su una cappella gentilizia. |
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© Napoli - Duomo, monumento di Giovanni
Angelo Anzani,
Vescovo di Satriano e
Cappella Famiglia Anzani |
Nicolò
Anzani, dottore in legge, stabilì la sua famiglia nella città di
Ariano e fondò un padronato gentilizio in S. Nicola di Ripa nel
1582.
Donato Anzani fu Arcidiacono della Cattedrale di Ariano e
poi Vescovo di Marsico; Giovanni Angelo Anzani fu
Vicario Apostolico in Capua e successivamente Vescovo di Satriano e di Campagna.
Nel 1720 l'Imperatore
Carlo VI d'Asburgo-Austria dichiarò nobili di Ariano
le seguenti famiglie: Anzani, Aureliis, Berardi, Bruno, Capone,
Castelli, Ciardi, Cutillo, Formosa, Forte, Freda, Galtieri,
Grasso, Henrico, Intonti, de Leone, Luparella, de Miranda,
Palma, Passero, de Piano, Picella, Pirellis, de Stefano,
Teutonico, Vitale e Vitolo. |
Giuseppe Anzani dovette giustificare il legittimo
possesso di un vasto territorio denominato Concine o
Conzini che aveva acquistato nel 1589 ma non era stato
annotato nel Regio Cedolario e, per evitare un litigio,
pagò 50 ducati che furono accettati dalla Regia Camera
della Sommaria con decreto del 10 aprile 1793.
Camilla Anzani di Ariano sposò Ercole Ciaburri,
10° barone di Ginestra degli Schiavoni. |
Francesco
Anzani (Ariano Irpino, 16.4.1801
† Napoli, 27.5.1886), figlio di Ottavio maggiore onorario
delle milizie provinciali, intraprese la carriera militare
insieme al fratello Girolamo, studiando alla Nunziatella
di Napoli. Nel 1854 fu promosso maggiore e nel 1858 tenente
colonnello dell'esercito borbonico; fu nominato
cavaliere del
Reale Ordine Militare di S. Giorgio della Riunione.
Il citato fratello Girolamo, ritiratosi dalla vita militare, fu
il principale ispiratore della sollevazione di Ariano Irpino
contro il governo sabaudo o garibaldino nel settembre del 1860. |
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