Ovvero delle Famiglie Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia. 

Famiglia Giocoli

A cura del dott. Carlo Caterini

Arma:
ramo di Ferrara: di rosso, alla stella d'oro ad otto raggio; lo scudo dentato d'oro;
ramo di Sant'Arcangelo: d'argento, alla fascia di rosso accompagnata in capo da una stella cometa d'oro e in punta da un monte di tre cime di verde sormontato da tre stelle d'oro ad otto punte poste in fascia;
altra: d'argento, alla fascia di rosso accompagnata in capo da una stella cometa del secondo.
Titoli del ramo di Sant'arcangelo: Nobili di Sant'Arcangelo.


Stemma della casata Giocoli nel convento di San Rocco

L’origine dei Giocoli

La famiglia Giocoli, detta anticamente Jocolo o Giocolo, è originaria di Ferrara, giunse in Lucania con Don Giulio De Grandis che ottenne la cattedra della sede vescovile di Anglona-Tursi  il 27 luglio 1548. Egli apparteneva ad una nobile famiglia di Ferrara, detta anche Grandi. nobilitata dagli Estensi e imparentata con i Giocoli, la quale ebbe una lunga serie di uomini d’arme e di legge. Con lui giunse in Lucania Annibale di Faenza, suo vicario   e delegato apostolico presso la Santa Sede: apparteneva alla nobile famiglia Ferniani di Faenza, che i Giocoli reggevano con la carica di Visconti. I Giocoli nobili di Ferrara, al servizio degli Estensi, secondo quanto affermano il Gamurrini, il Guarino, il Frizzi, il Grotto ed il Muratori occuparono sempre le più alte cariche di comando come: Giudici, Visconti, Luogotenenti, Capitani, Governatori, Ambasciatori, e Consiglieri di casa d’Este. Il Gamurrini ed il Guarino discordano sull’origine, poiché il Gamurrini, fiorentino, li reputa originari di Firenze documentando la notizia con la prova che nel 940 i Giocoli abitavano nei pressi della parrocchia di San Procolo e che soltanto nel 1067 si rinvengono a Ferrara. Non discordano, però, gli alberi genealogici di entrambi gli autori; i quali fanno derivare la casata Giocoli dai Roverella da cui sarebbero uscite le altre famiglie nobili di Ferrara, quali i Turchi, i Cati, i Catani, i Gruamonti e i Raticheri. Dal capostipite Roffredo nacque Federico, Duca nel 1067, che sposò Lentigueta degli Adelardi: famiglia che signoreggiava Ferrrara prima degli Estensi e la cui sorella, Marchesella, venne data in moglie al marchese Azzo VI d’Este. Il primo signore di Ferrara fu Obizzo I d’Este, che dopo la morte prematura del figlio Azzo V d’Este, per acquistare più potere, fece sposare il nipote Azzo VI d’Este con Marchesella, figlia di Adelardo Adelardi dei Marchesella, signore di Ferrara, e di Dalmiana Giocoli, ultima discendente degli Adelardi -Marchesella, erede di un cospicuo patrimonio familiare e soprattutto della signoria di Ferrara. Il matrimonio venne favorito da Pietro Traversari, suo tutore, e dallo zio Giocolo Giocoli. Il matrimonio non si realizzò per la morte prematura di Marchesella, ma i beni della casata e la signoria di Ferrara passarono alla casa d’Este. Il Muratori afferma nelle Antichità Estensi: “che i Giocoli, a’ quali deveniva l’eredità, permisero, ut eam Marchiones haberent, ut adjutores, et Capitanei suae partis essent Ferraria.”  I Giocoli benché eredi dei Marchesella Adelardi, non vollero rivendicare la cospicua eredità, ma volentieri la concessero ai marchesi d’Este affinché fossero i capi del loro partito di Ferrara.  Gli armeristi ferraresi assegnano come stemma ai Giocoli: uno scudo rosso con una stella ad otto raggi d’oro e filiera dentata attorno allo scudo.

Il ramo di Sant’Arcangelo


Stemma della casata Giocoli sull'Altare dell'Immacolata nel convento di San Rocco

Altare dell'Immacolata nel convento di San Rocco. Il dipinto é del noto pittore napoletano Domenico Guarino.

Il primo componente della famiglia Giocoli della Basilicata fu il notaio Antonio Giocoli che esercitò l’attività notarile a Castelsaraceno, dopo il matrimonio tra la nobile Agnese Giocoli di Ferrara con Cristoforo  Messisbugo, Provveditore di Ercole II d'Este, il quale, il 10 gennaio 1533, era stato creato dall’imperatore Carlo V Conte Palatino con facoltà di nominare notai per tutto il suo impero.
Si trasferì a Sant’Arcangelo da Castelsaraceno,
dove il padre Antonio, del ramo dei Giocoli di Ferrara, esercitava l’attività notarile, il Dottore Marzio Giocoli che sposò a Sant’Arcangelo madama Giulia Cerabona con la quale generò i seguenti figli: D. Pietro Antonio Giocoli sposò Aurelia De Cicco, figlia del Notaio Cola De Cicco e di Clarice Del Nobile, con la quale generò: Francesco nato il 29/06/1628, Marzio nato il 29/09/1630, Marzio nato il 11/12/1632 che sposò D. Anna Molfese di Sant’Arcangelo.
D. Francesco Antonio nato il 30/01/1597, Dottor Mario nato il 28/02/1600, sposa Anna De Barberis, D. Francesco, nato il 01/03/1603, D. Donato nato il 21/02/1605, Preziosa nata il 24/11/1607, sposa il Dottor Alessandro Satriani, Isabella nata il 22/01/1618, sposa il Dottor Giovanni Felice Zampaglione, Carlo nato il 24/04/1621, Beatrice, sposa il Dottor Ottavio De Ruggieri,


Stemma della casata De Ruggieri

D. Scipione nato il 01/01/1614, con il quale prosegue il casato, sposa D. Lucia Lucarella nata il 13/12/1621, figlia unica e ricchissima dei nobili Giovanni Lucarella e Giulia D’Aloia. D. Giovanni Lucarella, Agente e Amministratore dei Carafa Della Marra Principi di Stigliano e Sant’Arcangelo, aveva avuto un’altra figlia, D. Berardina nata il 26/12/1623, deceduta in tenera età.


Stemma del nobile Giovanni Lucarella con epigrafe- A.D. MDCXXXI (1631) Dominus custodiiat introitum tuum
et exitum tuum fidelibus patet Ionnaes Lucarella. Hoc opus faciedum curavit.


Stemma Lucarelli sull' altare dei Sette Dolori di Maria Vergine eretto dal Dottor Benedetto Giocoli in memoria della nonna Lucia(1)

D. Scipione Giocoli e D. Lucia Lucarella ebbero i seguenti figli: D. Giovanni Andrea seniore nato il 21/10/ 1637, D. Carlo Antonio nato il 02/03/1639, Dottor Francesco seniore nato il 11/11/1640 sposa D. isabella Vergallito di Chiaromonte,  D. Giulia nata il 07/06/1642, D. Pietrantonio nato il 20/09/1643, D. Giulia Maria nata il 22/08/1644, D. Matteo nato il 26/70/1649, D. Maria Isabella nata il 23/03/1653, D. Berardina nata il 19/07/1654 sposa il 25/12/1670 il Dottor Diego Molfese (eresse nel 1639 nel convento di San Rocco, l’altare di Santa Lucia),


Stemma bipartito delle casate Molfese di Sant'Arcangelo e Panevino di Tursi. Altare di S.Lucia, convento di San Rocco

Dottor Domenico Antonio,  Erario dei Carafa Della Marra principi di Stigliano e Sant’Arcangelo dal 1685 al 1688, sposa il 25/12/1670 D. Felicia Molfese, D. Marzio, Dottor Mario seniore, Erario dei Carafa Della Marra principi di Stigliano e Sant’Arcangelo nel 1678, sposa il 26/01/1665 la nobile D. Anna Fortunato, sorella di Monsignor Orazio Fortunato, Vicario Generale a Montefiascone del Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni, nipote del Papa Clemente X ( Emilio Altieri), Vescovo di San Severo dal 06/10/1670 e poi Vescovo di Nardò dal 1677 fino al 1707.


Stemma del vescovo Orazio Fortunato. Convento di San Rocco

Il Dottor Mario seniore e D. Anna Fortunato ebbero i seguenti figli: Monsignor Carlo Francesco nato il 04/11/1665 Vicario a Gallipoli del Vescovo Antonio Perez de Lastra, Vescovo di San Severo dal 16/07/1703 al 15/03/1717. Battezzò personalmente a Torremaggiore nel 1710 D. Raimondo di Sangro, principe di San Severo. il 15/03/1717 fu nominato vescovo di Capaccio. Morì a Napoli il 14 /12/1723 e fu sepolto nella chiesa di Santa Caterina a Chiaia. Dottor Nicola sposa D. Girolama Panevino con la quale genera: Don Orazio Doctor in utroque jure, Abate e Arciprete, D. Rosa, Madre Badessa dal 1752 al 1760 del monastero di Santa Maria Scala Coeli di Castrovillari, D. Barbara sposa il 7/06/1746 a Sant’Arcangelo il nobile Dottore Leonardo Caterini di Castrovillari, Dottor Mario iuniore sposa D. Dianora Labanchi dei Baroni di Castrocucco di Maratea con la quale genera: D. Isabella che sposa D. Giuseppe Vergallito di Chiaromonte, D. Nicola e D. Carlo Francesco.


Altare con stemma della casata Labanchi. Chiesa di S. Francesco di Maratea

Altri personaggi che illustrarono la casata di Sant’Arcangelo

Don Marzio, abate figlio del dottor Mario 1° e di D. Anna De Barberis;  Don Girolamo, Padre Guardiano nel convento di Senise nel 1648; Don Nicola, Dottore in legge e Arciprete nel 1696; Don Biase, Arciprete nel 1735; Don Ignazio, Abate; Don Michele Arcangelo, Dottore e Abate; Don Ferdinando, Abate Cistercense nel Monastero del Sagittario di Chiaromonte nel 1705;  D. Guglielmo; Abate Cistercense nel Monastero del Sagittario di Chiaromonte; D. Filippo, sindaco di Sant’Arcangelo nel 1700; Giovanni Andrea, Guardia d’onore; D. Maria Antonia sposò nel 1752 D. Matteo Scardaccione, Gerardo, storico, nato il 1859, scrisse nel 1902: “Notizie storiche di Sant’Arcangelo”.
D. Carlo Francesco, Dottore in legge, nel 1800 trasferì il suo casato a Potenza (le sue estese proprietà terriere a Potenza oggi portano il nome di Macchia Giocoli)
D. Michele Arcangelo, nato il 1830, Giudice presso la Gran Corte Criminale della Basilicata.


Santarcangelo, Cappella Giocoli

Cappelle e Altari di Giuspatronato della casata Giocoli


Cappella di Sant'Anna a Sant'Arcangelo

Cappella di S. Anna, edificata nel 1630 da D. Giovanni Lucarella fu ereditata dai Giocoli, Cappella di S. Antonio di Padova, Cappella di S. Gaetano, Cappella di S. Maria della Croce, presso la torre in contrada Mederico. Cappella di S. Antonio di Vienna, vicino la precedente, Cappella di S. Vito, eretta nel 1749 dal Dottor Giovanni Andrea Giocoli accanto al suo palazzo in contrada Castello, Cappella di Santa Maria del Rifugio fondata da Don Michele Giocoli nel 1788 nella sua masseria al Monte, Cappella di S. Antonio fondata nel 1634 nella Chiesa Madre, Altare di S. Rosa nella Chiesa Madre, Altare dell’Immacolata Concezione nel Convento di S. Rocco, Cappella dei Sette Dolori di Santa Maria Vergine eretta nel 1740 nella chiesa di Santa Maria di Orsoleo dal dottor Benedetto Giocoli, figlio del dottor Domenico Antonio seniore e di  D. Felicia Molfese. 


Altare dei Sette Dolori di Maria Vergine nella Chiesa del Monastero di Orsoleo a Sant'Arcangelo

Torre Giocoli e Palazzi Giocoli- Lucarella. A destra: Torre Lucarelli - Giocoli in località Mederico, attualmente della famiglia Molfese

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Nota:
(1) -
Il fondatore dell’altare, nipote di D. Lucia Lucarella, nello stemma modificò le stelle in comete e fece trafiggere il cuore.


Continua sul sesto volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO GLI SCUDI"

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