
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Laviano |
Arma:
d’azzurro alla sirena a due code coronate d’oro nuotanti sulle
onde, ed accompagnata nel capo da un rastrello a tre pendenti
del medesino.
Dimora: Napoli
Titoli: duchi di Satriano (1718), marchesi di Tito
(1708), baroni di Erchie, nobili di Salvia. |

© Stemma famiglia Laviano |
Secondo alcuni storici la famiglia Laviano prese il nome
dal feudo omonimo, sito in Principato Citra, che
possedeva. Nel 1658 Pietro Laviano, acquistò dai
Boncompagni Ludovisi il feudo di Salvia, oggi Savoia
di Lucania, che all’epoca faceva parte della provincia
di Salerno (nel 1844 Salvia passò alla provincia di
Potenza).
Francesco Antonio (1636
†
1692), utriusque iuris doctor, ebbe la concessione
dell’Ufficio di Credenziere della Regia Dogana di
Monopoli, unitamente a quella di Maestro Portulano.
Il feudo di Tito con il titolo di marchese, in Terra di
Basilicata, in diocesi di Potenza, fu venduto nel 1692
dai
Colonna, principi di Stigliano, al barone Pietro
Laviano (1664
†
1724), figlio di Francesco Antonio, utriusque iuris
doctor; detto Pietro acquistò il feudo di Satriano; nel
1702 fu iscritto come confratello della
Augustissima Compagnia della Disciplina della Santa
Croce. Nel 1718 fu decorato col titolo di duca di
Satriano. |

Napoli, cappella famiglia Laviano |

Napoli, lastra tombale di Pietro Laviano, duca di
Satriano |
Giuseppe Laviano (1691
†
1778), figlio di Pietro, marchese e governatore del
Banco del Salvatore, Reale Tesoriere della Provincia di
Calabria Ulteriore, acquistò il feudo di Erchie , in
Terra d’Otranto, in diocesi di Oria, da Ippolita
de
Dura.
Probabilmente alla famiglia Laviano spetterebbe anche il
titolo di marchese di Montagnano con anzianità dal 1625
per successione Vespoli.
Il ramo di Satriano risulta iscritto nell’Elenco
Regionale Napolitano con Nicola Laviano,
cavaliere del
Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio,
ai cui discendenti spettano i titoli di duca di Satriano
e marchese di Tito; ed a tutti gli altri discendenti
dello stesso e dei coniugi Gennaro e Lucrezia de
Angelis spettano il titolo di nobile col predicato dei
duchi di Satriano.
Per il ramo di Salvia, a tutti i discendenti per linea
maschile di Francesco Laviano, ultimo
intestatario del feudo di Salvia nel 1767, spetta il
titolo di nobile col predicato di Salvia. |
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Napoli,
ritratto di donna Ferdinanda Ruffo (1803
† 1825) ed
epitaffio dedicatorio di Nicola Laviano, duca di
Satriano e marchese di Tito. |
Alcune parentele contratte dai Laviano:
- Andreassi: Giovanna (n. Napoli nel 1841),
figlia di Gennaro dei duchi di Satriano e di Lucrezia
dei duchi de Angelis, sposò don Nicola dei marchesi
Andreassi.
- Caracciolo: Maria Teresa Laviano, figlia di
Francesco e di Maria raffaella Narni Mancinelli,
impalmò nel 1870 don Raffaele
Caracciolo dei principi di Torchiarolo.
- Mancinelli e di Gaeta: il nobile
Francesco Laviano di Salvia (1804+1877) sposò, in prime
nozze, la nobildonna Maria Raffaella Narni Mancinelli e,
in sencode nozze, Marianna di Gaeta dei marchesi di
Montepagano.
- Mastelloni: Francesca Laviano (1851
†
1876), figlia di Francesco e di Marianna
di
Gaeta, impalmò don Mario
Mastelloni dei marchesi di S. Nicola dei Capograssi.
- Quaranta: Maria Laviano (Napoli, 1835
†
ivi, 1899), figlia di Nicola (1802 †
1833) duca di Satriano e marchese di Tito, sposò don
Giovanni
Quaranta, cavaliere d’onore e devozione del
S.M.O. di Malta. |
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Fonti bibliografiche:
-
Vittorio Spreti: “Enciclopedia storico-nobiliare
italiana”.
- Francesco Bonazzi di Sannicandro, " Famiglie nobili e
titolate del Napoletano", Napoli 1902.
-
Lorenzo Giustiniani, "Dizionario geografico-ragionato
del Regno di Napoli", Napoli 1797-1816.
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volume in preparazione di "LA STORIA DIETRO
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