Titoli:
Patrizi di: Napoli e Sorrento
Marchesi di: Montorio e Santomango.
Le
radici della famiglia Mastrogiudice sono in Sorrento, ove nel 1117
Sergio II fu duca;
ebbe tre figli, dei
quali
BARNADA diede origine al Casato, mentre
SERRO
o SARO diede origine alla famiglia
Sersale.
Nel 1278 Giovanni fu
Arcivescovo di Sorrento.
In Sorrento fu aggregata al Patriziato del Seggio di Dominova;
godette di nobiltà in Napoli ove fu annessa al Patriziato del
Seggio di Nido e, dopo
l’abolizione dei Sedili (1800), fu ascritta nel Libro d’Oro
Napoletano.
Nel 1532 il nobile
Matteo
Mastrogiudice da Sorrento, per osservare la
novena del Santo Natale, fece costruire un presepe con pastori in
terracotta dipinta.
Il feudo di Ripalimosani, sito in Contado di Molise, nel 1415 fu
donato a Riccardo de Aldemorisco dalla regina di Napoli
Giovanna II di Durazzo
(1414-1434); successivamente passò ai
Gambacorta,
quindi nel 1495 ad Andrea
di Capua, nel
1521 circa fu acquistato da Marino
Mastrogiudice. Il
feudo fu venduto, col diritto a ricomprarlo, a Giovan Vincenzo
del Tufo;
nel 1539 Fabio Mastrogiudice l’alienò per ducati 3.100 a Giulia
Pappacoda che sposò nel 1560 Orazio
di Costanzo.
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Castello di
Ripalimosani, tra i due stemmi partiti Mastrogiudice e
Gambacorta: "A Marino Mastrogiudice si deve il restauro
generale nel 1521, al marchese Riccardo nel Seicento e
al duca Mormile nel Settecento i successivi ampliamenti" |

Stemma partito
Mastrogiudice e Gambacorta |
Nel 1584 Fulvio di Costanzo cedette il feudo di
Ripalimosani a Gio: Antonio di Stefano; infine, passò alla
famiglia
Mormile con
titolo di marchesato.
La famiglia vestì più volte l’abito
di Malta con Attilio che nel 1565 partecipò alla
difesa di Malta e Gerolamo, cavaliere gerosolimitano dal
1560, entrambi di Sorrento; con i fratelli Sergio e Frà
Gaspare, cavalieri dal 1596, del Seggio di Nido di Napoli.

Napoli, Frà Gaspare
Mastrogiudice del Seggio di Nido con le insegne del
S.M.O. di Malta |

Napoli, Vincenzo Annibale
Mastrogiudice († 1613) |

Napoli, Sergio Annibale
Mastrogiudice († 1615) |
Don Annibale Mastrogiudice
sposò
Giovanna
Gambacorta; ebbe
Caterina che nel 1564 sposò
Giovanni Giacomo
Dentice (1546 †
1608).
Grazie al consistente lascito testamentario della nobile
Isabella Mastrogiudice del 1650 fu riedificata in
Napoli la chiesa di Santa Teresa a Chiaia, con l'annesso
convento. Contribuirono alla costruzione anche le elargizioni
dei vicerè
Inigo Velez de Guevara y Taxis (1648-1653) conte
di Onate e Gaspar de Bracamonte y Guzman (1659 - 1664), conte di Penaranda. |