
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Turbolo |
Arma: d'azzurro alla fascia
d'oro, accompagnata in punta da un delfino d'oro nuotante in un
mare agitato, e nel capo da una stella ad otto punte d'oro.
Titoli:
Patrizi di:
Sorrento
Baroni di:
Ischitella, Sanchirico
Marchesi di
Peschici (1622) |

© Napoli - Stemma Famiglia Turbolo |
L'antichissima famiglia Turbolo o Turboli ha goduto di nobiltà in Sorrento
dove era ascritta ai Seggi di Dominova e di Porta, in
Massalubrense e in Napoli
fuori Seggio.
Ischitella, terra in
Provincia di Capitanata, fu venduta nel
1572 dal S.R.C. su istanza dei creditori di Ferrante
di Sangro,
figlio di Giovanni e di Adriana
Dentice, per ducati 54.042 al
magnifico Berardino Turbolo. Nel 1596 Gio. Francesco
Turbolo vendette Ischitella a suo fratello Gio. Berardino
per ducati 54.000, pagandoli all’Ospedale degli Incurabili per
il legato fatto a detto luogo da Prospero Turbolo.
Nel 1576 Prospero Turbolo era governatore della Santa Casa dello
Spirito Santo in Napoli insieme a Camillo
Sanseverino, Jacovo
Tesone, Francesco Bonaventura, Gio. Antonio Summonte, Pompeo
Casnedi e Gio. Alfonso di Marino cancelliere. |

© Napoli - Cappella Famiglia Turbolo |

© Napoli - Scudo partito con le armi Turbolo e Rosa |
Teresa Turboli sposò Cesare
Pinelli, duca di Tocco.
Verso la fine del XVI secolo Lucrezia Torboli dei
marchesi di Peschici sposò
Pompeo
de
Guevara, figlio di Antonio e di Lucrezia
Pinelli, figlia di Cosmo duca di Acerenza.
I Turboli possedevano una cappella gentilizia in Napoli
dedicata all'Immacolata Concezione sulla quale papa
Gregorio XIII, nato Ugo
Boncompagni, nel 1576 concesse un
privilegio di indulgenzia; nella cappella fu sepolto,
tra gli altri, Berardino Turbolo, il quale con
testamento del 25 ottobre 1572 nominò eredi universali
la moglie Giovanna Rosa e i figli Giovan Battista
e Giovan Gerolamo. |
© Napoli - I ritratti dei coniugi Berardino Turbolo e
Giovanna Rosa nei due medaglioni |
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