
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Bellelli |
Arma:
d'argento alla sirena bicauda,
che regge le code con le mani, con tre stelle d'oro in fascia nel capo;
col capo scaccato rosso e argento; in punta la campagna d'azzurro, alla
piantina fogliata di tre pezzi d'argento, addestrata da tre stelle d'oro
poste in fascia e sinistrata da un falco d'argento.
Titoli: baroni.
Residenza: Napoli |

©
Napoli - 4^ Municipalità - Stemma Famiglia
Bellelli |
La
famiglia Bellelli fu una dei casati più illustri del Cilento e
precisamente della zona Capaccio Paestum (SA) in
Principato
Citra. Erano vassalli del principe
Doria
d'Angri e, quando l'ultimo principe d'Angri morì, le sue
immense proprietà nella piana di Paestum furono divise tra i
suoi 11 figli.
I
Bellelli che già occupavano parte di quelle terre come
suffeudatari, insieme ai Barlotti, divennero proprietari dei
vasti possedimenti terrieri dei principi Doria d'Angri
acquistandoli dai vari figli del principe, tanto è vero che
all'epoca si diceva che "il treno fermava ben 3 volte nelle
terre dei Bellelli" per indicare quanto fossero vaste le
proprietà di questa famiglia.
FULGENZIO
Bellelli, agostiniano (18.6.1677 †
22.1.1742), teologo, filosofo, diplomatico: Nunziatura a
Lucerna 1710, Procuratore generale dell’ Ordine Agostiniano,
1720, Prefetto della Biblioteca Angelica, 1721, Generale dell'
Ordine, 15 nov.1726, autore di importanti opere teologiche,
giuridiche, storiche.
FRANCESCO VINCENZO Bellelli,
cavaliere del
Sacro Ordine Costantiniano di S. Giorgio, Console
per la Nazione Maltese (Lettere Patenti 4 febb. 1797). |

© Paestum (Capaccio) - il tempio di
Athena |
I
Bellelli avevano una azienda agricola importantissima chiamata
CERRO ELISEO (CFR."Storia di una azienda agraria dell'Ottocento.
La «Cerro-Eliseo» dei Bellelli di Paestum"di Capo Angelo).
Avevano numerose masserie e vaste terre e grazie alla fortuna
fatta ebbero anche il titolo di Barone,
conferito il 24.11.1811 da
re
Gioacchino Murat a GAETANO Bellelli (1780
† 1838), figlio di
Pasquale (n. 15-4-1754) e di Agata
de Angelis, capobattaglione (1808) nella
Legione Provinciale di Salerno, Principato Citra; sotto il
comando del colonnello Vincenzo
d’Anna,
duca di Laviano, guidò le guardie provinciali alla rioccupazione
del Cilento e all’assedio di Maratea. Subentrò come colonnello
al comando della Legione (1809) al duca di Laviano.
Fu Cavaliere dell’Ordine delle Due Sicilie nel 1809 e
Commendatore dell’Ordine delle Due Sicilie il 28.6.1813,
Cavaliere di merito del
Real Ordine Militare di S. Giorgio della Riunione con
decreto del 7.10.1819. Sposò nel 1802 Francesca
Maresca dei marchesi di Cesa (†
18 gennaio 1854) che generò Federica (19-9-1817
† 23-6-1907) sposa
di Francesco
de Vito Piscicelli
dal 14-5-1847); Errichetta (Napoli, 3-6-1829 † 1-9-1850);
Gennaro (17-12-1812 † 21-5-1864); Pasquale
(9-5-1805 † 26-3-1867); Raffaele (1803 † 7-8-1867),
barone alla morte del padre;
Maria (16-11-1820 † 30-4-1884) sposa di Francesco
Nunziante dal 3 giugno 1846; Carolina
(25-5-1815 † 5-1-1855) sposa persona appartenente alla famiglia
Vulcano dei marchesi di Cercemaggiore dal 20-7-1833;
Luigi (settembre 1809 † 18-12-1809); e Giovanni.
La zia del Pittore Degas sposò il barone Bellelli e dipinse il
famoso quadro oggi conservato in Francia titolato "la famiglia
Bellelli”. |

© Edgar Degas - "La famiglia
Bellelli" - stampa |
La famiglia risulta iscritta nell’Elenco
regionale napoletano col titolo di barone nella persona di
FEDERICO, figlio di Gaetano primo intestatario del titolo.
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FAMIGLIE IMPARENTATE CON CASA
BELLELLI |
VULCANO:
Carolina
Bellelli sposò
Annibale Vulcano (1805 † 1839),
marchese di Cercemaggiore. |
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