
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Elefante |
Arma: d’azzurro, all’elefante al naturale avente sul
dorso una torre d’argento finestrata di nero, poggiata su un
drappo rosso.
Dimora: Barletta e Napoli. |

Stemma famiglia Elefante |
L’antica famiglia Elefante ha goduto di nobiltà nella
città di Barletta, un ramo della famiglia si trasferì a
Napoli nel XVII secolo. Il casato fu ascritto negli
elenchi delle famiglie ricevute, per giustizia, nel
Sacro Militare
Ordine di Malta, formati nel Regno di Napoli
per Sovrana disposizione, nel 1801. Passata nel 1721,
come uno dei quarti del cavaliere Giuseppe Campitelli di
Trani e nel 1780 come uno dei quarti del cavaliere
Giacinto Sozi Carafa
(1);
e passata ancora in Convento nel 1795, in persona del
cavaliere Scipione Elefante, vivente nel 1801
(2).
La famiglia risulta iscritta genericamente nell'Elenco
Ufficiale Nob. Italiano del 1922 col titolo di Nobile
(maschi) in persona dei discendenti dai germani
Giuseppe, Nicola, e Camillo, ascritti
nel 1801 all'elenco del Priorato di Barletta. |
Marcantonio Bonelli, sindaco di Barletta, sottoscrisse il voto
fatto dalla città nel luglio del 1656 affinchè cessasse la
peste, che fu firmato dagli eletti Scipione Elefante,
Giambattista de Micco, Antonio Amabile, Giuseppe Pacella e dai
deputati Orazio
Marulli e Giuseppe
Pappalettere. |
In data 13 dicembre 1772 i nobili patrizi della città di
Barletta: don Fulvio, Camillo, Nicola e Giuseppe Elefante
(gli ultimi tre fratelli), don Michele de Comonte, don Raffaele
Bonelli, il conte Paolo
Marulli, il duca
di Belgioso Francesco Maria Quarti, il marchese Saverio
Fraggianni, don Michelangelo Abbati, don Michelangelo Freda, don
Giuseppe Santacroce, il barone Fabio
Gargano, don Carlo
Campanile, don Serafino Ronchi, don Giovan Battista
Scioti, don Vincenzo Pecorari,don Francesco Parrilli, don
Ruggiero de Leone, don Nicola
Abbate Iuniore,
il marchese di Canosa Giuseppe Affaitati, don Gaetano
Pappalettere, si riunirono nel palazzo di don
Francesco Pandolfelli decano dei nobili di detta città, per
deliberare l’aggregazione della nobilissima famiglia dei Signori
Beaumont originaria di Francia e baroni di Castelvetere.
Nel 1774 il citato Fulvio Elefante fece parte della consulta della Real
Camera di Santa Chiara di Napoli. |

Gelatina(Lecce), stemma
famiglia Elefante
(www.visitgalatina.it/it/scopri-galatina/cosa-vedere-a-galatina/i-palazzi/index.html?start=24) |
Maddalena Elefante, figlia di Giacinto
nobile di Barletta e di Virginia Regna, patrizia di
Bitonto, in data 11-6-1761, sposò Nicola 2° Sozj Carafa (San
Nicola Manfredi, 2-9-1721 †
Napoli, 15-3-1781), figlio unico di Francesco Maria e di
Beatrice
Parisio,
feudatario di San Nicola Manfredi oggi in provincia di
Benevento, cavaliere di Giustizia del
Real Ordine
Costantiniano, vedovo di Francesca Marzati,
nobile di Sorrento.
Eleonora Elefante,
nobile di Barletta, sposò Francesco Saverio
Esperti,
valente archeologo, sindaco di Barletta, nel 1806 e nel
1832,
cavaliere
gerosolimitano, insieme ad altri nobili
locali fece costruire il primo teatro di Barletta.
Gaetano Elefante (1822 †
1911), nobile di Barletta, sposò Eleonora
Iovene di
famiglia nobile napoletana ed ebbero per figlio
Ferdinando, nato a Napoli nel 1864. |

Napoli, palazzo Elefante |
Gennaro Elefante (1856 †
1938), nobile di Barletta, sposò Maria
Giusso
dei duchi del Galdo (1863 †
1936); generarono nel 1892 Antonio, dottore in
giurisprudenza, il quale sposò a Napoli nel 1917 Giulia
Dupont.
Eleonora Elefante (n. Napoli, 1883), sorella del
citato Antonio, sposò a Napoli nel 1906 Giuseppe Cocozza
(†
1921), marchese di Montanara. |
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Note:
(1) - La nobile famiglia
Sozi acquisto nel 1575 il castello di San Nicola
Manfredi; aggiunse al proprio il cognome Carafa per
matrimonio Alessandro Sozi con Artemisia
Carafa della Stadera.
(2) -
Gran Magistero Roma, alberi
genealogici,N. 410 - Archivio Ordine di Malta 4187; e
Gran Magistero Roma Albero Genealogico n. 25.
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Bibliografia:
- Biblioteca Universitaria di Napoli,
manoscritto n: 153.
- Carlo Padiglione, “Trenta centurie di Armi
Gentilizie”, Napoli, 1914.
- Francesco Bonazzi di Sannicandro, “Famiglie nobili e
titolate del Napolitano”, Arnaldo Forni Editore, 2005.
- Vittorio Spreti, “Enciclopedia storico-nobiliare
Italiana”, Arnaldo Forni Editore, 1978.
- Erasmo Ricca, “La nobiltà del Regno delle Due Sicilie”,
Napoli, 1839.
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