
Ovvero delle Famiglie
Nobili e titolate del Napolitano, ascritte ai Sedili
di Napoli, al Libro d'Oro Napolitano, appartenenti
alle Piazze delle città del Napolitano dichiarate
chiuse, all'Elenco Regionale Napolitano o che
abbiano avuto un ruolo nelle vicende del Sud Italia.
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Famiglia Morra |
Arma:
di rosso a due stocchi, nudi, d’argento, manicati d’oro, con le
punte abbassate e passate in croce di S. Andrea, accompagnati da
quattro rotelle di sperone d’oro(1).
Dimora: Napoli |

© Napoli - Stemma Famiglia Morra |
L’antichissima famiglia napoletana Morra godette
di nobiltà a Benevento, a Salerno ove fu ascritta al
Seggio di Portanova
e in Napoli ove fu aggregata al Patriziato del
Seggio di Capuana e,
dopo l’abolizione di Sedili (1800), fu iscritta nel Libro d’Oro
napoletano con GIOVAN FRANCESCO Morra (n. 1781)
Un ramo si trasferì in Sicilia. |
Vari
sono stati i titoli concessi a questa famiglia, fra questi:
Baroni
di: Sanseverino
di
Camerota, Favale,
Monterocchetta (1588),
Morra (1618),
Mancusi (1677).
Marchesi di:
Monterocchetta (1627),
San Massimo
(1776)
Duchi di:
Mancusi (1679),
Belforte
(1776), Cantalupo
(1776),
Bovalino
(1891),
Calvizzano (1891).
Principi di:
Buccheri (1627),
Castrorao (1658),
Morra
(1664), San Martino
(1776)
I titoli di principe di S. Martino, duca di
Belmonte e di Cantalupo, e marchese di S. Massimo pervennero per successione
casa di Gennaro.
I titoli di duca di Calvizzano e di Bovalino pervennero per
successione casa Pescara di Diano.
I Morra
hanno inoltre posseduto numerosi feudi, tra i quali: Casella,
Castiglione, Centola, Morra, Roccagloriosa, Rofrano, Sanseverino.
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I PRINCIPALI RAPPRESENTANTI DEL CASATO |
I
suoi rappresentanti ricoprirono le più alte cariche in campo
militare, civile ed ecclesiastico sino ad arrivare al soglio
pontificio con ALBERTO Morra (Benevento,1100 † Pisa,17
dicembre 1187), figlio di SERTORIO Morra di Benevento,
eletto nel 1187 Papa col nome di Gregorio VIII, pochi mesi prima
della sua morte.
ROBERTO, vivente dal 1130 al 1153, figlio di
GIUZZOLINO, Signore di Morra e Castiglione, fu capitano di
Ruggiero il Normanno,
primo re di Napoli.
Nel 1198 PIETRO Morra
fu
creato
cardinale
da Papa Innocenzo III; legato di Francia, celebrò
il Concilio del 1204.
Nel 1223
ARRIGO, ai tempi degli Svevi,
fu
Gran Giustiziere del Regno di
Napoli; nello stesso periodo, GIOVANNI fu vicario imperiale
della
Provincie di Bari
e
Terra d’Otranto,
e Gran Cancelliere del Regno.
Nel 1399 FRANCESCO, Signore di Morra e Sanseverino risulta
aggregato al patriziato napoletano per il Seggio di Capuana.
Vestì l’abito di Malta nel 1522.
GIOVANNI MICHELE, barone di Favale e sposo di Luisa Brancaccio
dei baroni di Spinazzo, nel 1528, per aver parteggiato per
Lautrec, perse il feudo e fu costretto ad esiliare in Francia
ove morì.
La figlia ISABELLA (1516
† 1545),
poetessa, fu assassinata dai fratelli rea di aver avuto una
relazione amorosa con Diego de Castro.
Nel 1570 MARIO, figlio di PAOLO, Signore di Sanseverino, Podaria e Centola, ottenne la reintegrazione alla
Piazza del Seggio di Capuana in Napoli.
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FABRIZIO Morra, patrizio del Seggio di Capuana,
per successione di Beatrice
Moltalto
ereditò nel 1586 il feudo di Buccheri.
GIROLAMO, patrizio napoletano, nel 1601 fu aggregato al
patriziato di Messina e nel 1627 fu decorato col titolo di
principe di Buccheri.
FRANCESCO († 1708), patrizio Napoletano, nobile di Messina, figlio del
principe Visconte di Isabella, principe di Castrorao, nel 1658
ereditò dalla madre il titolo di principe di Castrorao.
GOFFREDO I (1623
†
1693), patrizio napoletano,
marchese di Monterocchetta, dal 1664 fu decorato col titolo di
principe di Morra da re
Filippo IV di Spagna,
feudo acquistato da sua cugina Vittoria; sposò in prime
nozze ISABELLA
Morra, baronessa di Morra. Nel 1638 fu uno dei fondatori,
insieme ad altri 37 cavalieri Napoletani tra cui: Carlo Onero
Cavaniglia, Scipione
Filomarino,
Carlo
Dentice delle Stelle, Placido
Dentice del Pesce,
Tommaso
Filangieri
e altri, del MONTE GRANDE
DE’ MARITAGGI di Napoli
(2), istituzione benefica con lo scopo di assicurare una cospicua dote
alle fanciulle aristocratiche che si sposavano.
GIUSEPPE (1671
†
1711) figlio del precedente, dal 1688 2° principe di Morra per
refuta paterna; sposò
GERONIMA Morra 2^ duchessa di Mancusi.
GOFFREDO II
(1702 † 1774), figlio del precedente, 3° principe di Morra;
sposò Giovanna
di Gennaro.
CAMILLO
(Napoli, 1749 † ivi, 1796), 4° principe di Morra figlio del
principe Goffredo II e della principessa Giovanna
di
Gennaro, ereditò dalla madre
i titoli principe di San Martino, duca di Belforte e di
Cantalupo e marchese di San Massimo; sposò nel 1775 in prime
nozze Maria Giovanna
Colonna dei principi di Stigliano.
GOFFREDO III
(1780
†
1829), 5° principe di Morra, figlio del precedente, sposò Maria
Maddalena
Serra
figlia di Luigi 4° duca di Cassano.
GIOVAN FRANCESCO (1781
†
1864), 6° principe di Morra,
fratello del precedente; sposò Maria
Pescara di Diano 5^ duchessa
di Bovalino (†
1870), feudo in
Calabria
Ultra (oggi comune omonimo in
provincia di Reggio Calabria).
CAMILLO
(1818
†
1891), 7° principe di Morra e 6° duca di Bovalino per
successione a sua madre Maria; sposò Maria Luisa figlia del
conte Carlo Antonio Manhes.
GOFFREDO IV
(1843-1904), 8° principe di Morra e 7° duca di Bovalino per
successione a suo padre Camillo; sposò Maria de Paula.
LAURA
(Morra 1882
†
ivi 1931), 9^ principessa di Morra come erede di suo padre
Goffredo, con Regie Lettere Patenti del 21 gennaio 1929 fu
autorizzata ad usare ad personam il titolo di 8^ duchessa di
Bovalino ed ha trasmettere al suo primogenito
GOFFREDO
soltanto i titoli i titoli di principe di San Martino e duca di
Belforte provenienti da casa de Gennaro; nel 1910 sposò
Francesco Biondi, generale di artiglieria, il quale adotto il
doppio cognome
Biondi Morra.
GIOVAN FRANCESCO (1851
†
1935), 10° principe di
Morra, successe di diritto alla principessa Laura in virtù della
legge del 1925 che abolì la successione napoletana in linea
femminile in qualità di zio paterno e figlio ultrogenito del
citato Camillo 7° principe di Morra e 6° duca di Bovalino; nel
1933 gli vennero riconosciuti gli altri titoli di famiglia e
divenne il 9° duca di Bovalino; iscritto nell'Elenco Ufficiale
della Nobiltà Italiana; sposò Guglielmina Ferraro
(3).
ALBERTO
(1876
†
1963), 11° principe di Morra, 10° duca di Bovalino figlio del
precedente, sposò Rosa
de Lieto
dei duchi di San Martino.
ROGERO
(1914
†
2004), 12° principe di Morra, 11° duca di Bovalino, successore
del precedente, iscritto nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana;
sposò Anna Maria
Sanfelice
dei duchi di Bagnoli.
GOFFREDO V
(n.1948), 13° principe di Morra, 12° duca di Bovalino, patrizio
napoletano, patrizio di Benevento; sposato con Marta, nobile dei
marchesi di Clavarino.
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Famiglie
imparentate con casa Morra
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Parentele contratte dai Morra:
Caracciolo del Sole:
Vincenzo Morra (n. Benevento, 1598 † ? ), figlio di Marco
Antonio († 1618), barone di Morra, sposò nel 1624 Vincenza,
figlia di Francesco
Caracciolo del Sole.
de Gennaro:
il marchese di Monterocchetta Francesco Morra († 1632), patrizio
Napoletano e patrizio di Benevento, figlio di Marco Antonio (†
1618), barone di Morra e Monterocchetta, nel 1617 sposò
Eleonora, figlia di Alfonso de Gennaro, patrizio Napoletano. Dal
matrimonio nacque Elena Caterina (Napoli,1618 † 1697) che sposò
nel 1634 Orazio
de Gennaro, duca di Cantalupo e patrizio Napoletano.
Longo:
Beatrice Morra sposò Camillo
Longo, marchese di Vinchiaturo. |
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Note:
1)
- Libro d'Oro Napoletano - Archivio di Stato di Napoli -
Sezione Diplomatica.
2)
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Istituirono il Monte Grande de’ Maritaggi
38 nobili, essi furono: Tommaso (detto anche Giovan
Tommaso) Filangieri figlio di Luigi barone di San
Lorenzo e Filetto dei duchi di Laurino, Scipione
Filomarino Mastro di Campo, Carlo Dentice delle Stelle,
Pacido Dentice del Pesce, Carlo Cavaniglia marchese di
San Marco, Landolfo d'Aquino, Giovanni d'Aquino, Alfonso
del Doce duca di Cufriano, Giulio Caracciolo, Carlo
Andrea Caracciolo marchese di Torrecuso, Ettore
Caracciolo marchese di Barasciano, Giovan Francesco
Caracciolo, Giuseppe Caracciolo principe di Torella,
Marcantonio Carafa, Carlo della Leonessa principe di
Sepino, Donato Coppola duca di Cassano, Fabrizio de
Silva, Federico Pappacoda marchese di Pisciotta, Orazio
di Gennaro, Francesco Galluccio, Ottavio Guindazzo,
Giovan Battista Brancaccio di Cesare, Ferrante
Brancaccio di Rinaldo principe di Ruffano, Paolo
Marchese marchese di Camarota, Giovan Francesco di
Sangro principe di Sansevero, Scipione di Sangro duca di
Casacalenda, Giovan Battista di Sangro principe di
Viggiano, Goffredo Morra marchese di Monterocchetta e
Principe di Morra, Vincenzo Mora, Ottavio Monaco, il
Consigliere Tommaso de Franchis, Andrea de Franchis
marchese di Taviano, Francesco Maria di Somma, Carlo
Spinello principe di Tarsia, Giovan Battista Pisanello,
Antonio Castigliar marchese di Grumo, Orazio Suardo e
Vincenzo del Tufo.
3)
- Mario Pellicano Castagna “La Storia dei Feudi e dei
Titoli Nobiliari della Calabria”,Vol.I pag.281; Frama
Sud 1984. |
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